Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Uscivano nella notte vergine
gli spiriti danzanti della foresta.
Saltavano con le lunghe ombre
sotto la pallida luce delle stelle.

Il fuoco scoppiettava con le grida
delle giovani mamme danzando
per le figlie già diventate donne
lasciando la pubertà nell'ombra.

Come il fuoco che non muore
sotto la cenere che lo copre
così l'Africa canta la sua gioia
aspettando la nuova aurora.

I tamburi inebriano il silenzio
con ritmi e miti nati nella notte.
Il tempo in cui vissero i loro avi
lo toccano col cuore e le mani.

Le figure danzanti nella notte
sono statue di ebano puro,
sono movimenti di bellezza
al ritmo mitico della luna.

Escono dalla foresta umana
le grida chiuse nelle maschere:
sono i sogni e le grandi illusioni
chiusi nei loro cuori con canzoni.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Beati siamo noi che leggiamo l'alfabeto della vita
    seguendo con gli occhi e alcuni anche con le dita
    quello che qualcuno ha scritto su tanti codici antichi.

    Abbiamo appreso a leggere da maestri o maestre
    gente buona e onesta che ci preparavano alla vita
    senza scioperi o soprusi amandoci come loro figli.

    Quante cose abbiamo appreso dalla storia antica,
    i viaggi erano fantastici leggendo carte geografiche,
    la matematica si cantava sommando o restando.

    A questi antichi maestri di vita e di vera dottrina
    dobbiamo il nostro amore alla patria e alla famiglia.
    Per loro innalzo un monumento di puro sentimento.

    Spero che i moderni maestri dei nostri futuri bambini
    continuino a insegnare l'alfabeto per leggere la meta
    senza bugie iniziando dalla prima A fino all'ultima Zeta.

    Da bambini la vita è vista come un gioco all'infinito
    quando i giorni passano svelti giocando e insegnando.
    Da vecchi ritorniamo all'infanzia per morire sognando.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      L'umanità attende da sempre un ramo d'olivo
      portato nel becco da una bianca colomba
      su tutti i televisori accesi del nostro mondo.

      Arriverà questo domani non molto lontano?
      L'ora della pace è sempre bella sia di notte
      che di giorno, quando siamo svegli o si dorme.

      La pace l'abbiamo distrutta per secoli assassini
      noi uomini vestiti di ferro e l'anima a brandelli.
      La pace è un fiore che nasce dal cuore di fratelli.

      La pace vive sulle alte vette bianche della terra,
      lungo i fiumi e ruscelli limpidi senza detergenti,
      in caverne dove la brezza del mattino è eterna.

      Verrà il giorno che i leoni ruggiranno nella foresta
      giocando con i bambini a nascondiglio con l'agnello
      mentre il falco perderà i suoi artigli sotto le stelle.

      Domani gli uomini vivremo tranquili senza guerre,
      all'occhiello porteremo un rametto verde d'olivo,
      nei cuori la gioia di essere tutti finalmente fratelli.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Abbiamo vissuto solamente la prima giornata come uomini,
        non abbiamo ancora scoperto assolutamente quasi niente
        anche se dall'alba al primo tramonto ci sono cose belle.

        Il sole nasce e muore ogni giorno anche quando piove,
        la luna si diverte mostrandoci a tappe la sua bella faccia,
        tutti gli animali ci guardano dal basso in alto o viceversa
        eccetto noi uomini e donne che ci guardiamo in cagnesco.

        Nel primo giorno non abbiamo ancora scoperto quasi niente:
        dall'alba al tramonto non viviamo come veri fratelli e sorelle.
        C'è molta gente che oggi muore attraversando il mare nostrum
        sapendo che frontiere, lingue e bandiere hanno solo un giorno.

        Non sentite il nuovo profumo che aleggia nel cielo pieno di luce?
        Svegliamoci nel secondo giorno della nostra avventura umana
        con occhi aperti al futuro arricchendo il fagotto del primo giorno.
        Il futuro è chiuso nei nostri occhi aperti e nelle nostre due mani.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Sugli abitanti di queste antiche e nuove città
          sta cadendo la pioggia rivoluzionaria di domani.
          I nuovi politici che nascono senza basi umane
          stanno lasciando ferite aperte in occhi strani.

          I nuovi arringatori mitificano idoli senza speranza,
          i giovani baciano le ferite sognando il loro futuro,
          le bandiere di molti colori sventolano senza pudore,
          il mondo aspetta un cristo senza nessun dolore.

          Sulle strade del nostro piccolo e strano mondo
          si sono abbattuti cicloni, tifoni, lampi e forti tuoni,
          ma la violenza distruttrice della madre natura
          è molto più umana di quella che produce l'uomo.

          Le primavere nate da politiche senza cuore e ideali
          sono spazzate da venti che vogliono pane e libertà.
          Le falci e i martelli sono ormai strumenti arrugginiti
          in una società rifatta nuova con sogni in spazi infiniti.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Simona Buzzi
            in Poesie (Poesie personali)

            Richiamo magico

            Delicati colori pastello
            sfumature di rosa e d'azzurro
            si riflettono sul mare.
            Perfette pennellate
            di madre natura
            colorano la mia anima serena.
            Il cuore s'acquieta
            cullandosi
            sul lento sciabordio delle onde.
            L'anima festosa
            s'inebria d'infinito.
            La mente si libera
            nel vento dei pensieri.
            Respiro mare
            respiro azzurro.
            M'incantano e m'inebriano
            i gialli fiori di ginestra
            dalla fragranza
            gradevole ed intensa,
            mista al profumo
            dei verdi e odorosi pini marini,
            abbarbicati sulle rocce scoscese
            a picco sul mare.
            Mi basta sentirlo il mare.
            Chiudendo gli occhi sognanti
            assaporo la salsedine
            e la leggera brezza.
            Del mare sento il respiro.
            Un richiamo incantato, magico
            a cui non so resistere.
            Composta martedì 18 luglio 2017
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Scyna Suffiotti
              in Poesie (Poesie personali)

              Di colori

              Non ci sono giorni,
              non esistono anni,
              ci sono solo colori intercambiabili,
              essenze di vita verdi,
              miscelanze rosse,
              scomposte in grigio. Trasfigurazioni
              di attimi
              di impalpabile rosa, momementanee
              assenze di azzurri,
              e il nero.
              Immoti neri e grigi.
              Ma quando soffia il bianco,
              tutto diventa meno carico,
              leggero,
              volatile.
              I giorni diventano fogli
              e tele immense
              che prendono il largo,
              senza numeri,
              senza ore.
              Non parlano di niente,
              non ricordano nessuno,
              non amano.
              Non amano.
              L'amore è
              per chi è traffito dal carminio
              senza speranza...
              Composta lunedì 17 luglio 2017
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Simona Buzzi
                in Poesie (Poesie personali)

                Questa sono io

                Eccomi.
                Questa sono io.
                Piccoli segnali
                di sentimenti diversi
                particolari.
                Cuore ribelle
                di burro e di panna
                cristallo fragile
                che si smuove
                per un gesto
                di poco conto
                una frase gentile
                un sorriso inaspettato.
                Cuore di nuvole
                di zucchero
                che si scioglie
                al tepore
                di un raggio di sole
                allo splendere della luna.
                Un cuore nobile
                mai compreso appieno
                spesso equivocato
                senza motivo.
                Un pensiero silente
                mai cullato
                un giardino segreto
                un mondo
                di sogni incantati
                uno spirito libero.
                Composta lunedì 17 luglio 2017
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Nataly Laganà
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Vero

                  Vero
                  come un testamento
                  di un amore
                  vero,
                  come la voce
                  entrata nell'animo
                  vero,
                  come si è potuto
                  toccare un pensiero
                  vero,
                  come il sapore
                  del rimpianto
                  vero,
                  come può essere
                  un ricordo che non è
                  mai stato
                  vero,
                  come il senso di un
                  addio non detto ma...
                  vero,
                  come qualcuno
                  ha voluto che
                  non fosse
                  vero.
                  Composta domenica 28 gennaio 2007
                  Vota la poesia: Commenta