Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Una macchia di luce nel crepuscolo
appesa nella nebbia sonnolenta
richiama il cuore a cantare
insieme alla sera che ci aspetta.

Scendono anche i colori della notte
su volti scavati da dolore di guerra
in occhi aperti a lontani orizzonti
su mani giunte con calli di sempre.

Una macchia di luce nel crepuscolo
una voce di bimba nel cuore
una lacrima brilla negli occhi:
la donna ritorna a sognare.

Sbocciano fiori nel giardino sognato
gli uomini sono ritornati fratelli
senza paure racchiuse in fantasmi
spariti al chiarore delle stelle.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Mio solo

    Ho scandito parole e pensieri a lungo
    ho scandito errori nati da incertezze e dubbi
    ho scandito vita vissuta mai appartenuta
    ho scandito istanti ch'erano tempo su scacchiere tremule
    ho scandito ciò che l'inenarrabile non trova ancora parola di sè
    ho scandito la mia vita dove altrui mai sarebbe giunto
    ho scandito foto come diario della mia mente silente
    ho scandito il mio solo dove tutto era comunione
    ma non ho saputo scandire il senso del mio cuore
    e di esso ne ho scandito solo ombre di me stesso.
    Composta domenica 2 aprile 2017
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      in Poesie (Poesie personali)

      Raccolta di lacrime

      Se le lacrime versate
      nella vita fossero raccolte
      non ci sarebbe più aridità
      nel deserto dell'anima
      e nell'arsura
      che sprona l'istinto
      a correre nel vuoto.
      Basterebbe una sola
      vera lacrima
      per sedar la brama
      che logora i sensi del piacere.
      Condensar le altre
      in una nuvola rosa
      per coprire la nudezza della terra
      e far risorgere la vita
      in un magico albero fiorito
      senza lacrime.
      Composta martedì 1 marzo 2016
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        in Poesie (Poesie personali)

        È finito il tempo del perdono

        È finito il tempo del perdono
        è finito il tempo perso
        dove io aspetto ciò che tu non farai mai più,
        il chiedere perdono ed il rispetto che da te non mi aspetto più,
        è la mano che tu non mi hai mai dato
        che da sempre cercavo
        ma che è come se
        avessi in anticipo già lasciato
        a cui io ora ci rinuncio
        perché non ce la faccio più!
        Composta sabato 10 giugno 2017
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          Scritta da: Linda Viezzoli
          in Poesie (Poesie personali)
          Stavo con te
          e tu mi assomigliavi
          come nella notte un sogno
          come nel pensiero un ricordo.
          Ti cercavo e con te mi ritrovavo
          nel silenzio del tempo che se ne andava
          Forse ti amavo
          ed era più forte di ogni regola
          e di ciò che ero stata
          Ed ora che sono senza nome
          mi ritrovo a non dimenticarti ancora.
          Composta mercoledì 29 marzo 2017
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            in Poesie (Poesie personali)

            Sapori di marzo

            Nell'aria c'è l'urlo
            di alberi spogli
            che gridano al vento.
            Il sole s'affaccia
            da coltre di nubi
            e guarda il torrente
            che parla coi sassi,
            lo alletta giocando
            coi guizzi di raggi
            e scompare,
            al vento che corre
            tra versi giganti di pini
            rimuove le ombre,
            passeggia
            sull'onda dei campi
            di vecchi canneti riarsi
            e plaghe di verde risveglia
            tra ciuffi di sterpi
            e bianco di fiori e di giallo
            su suolo sentiero che odora
            di primi sapori di marzo.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Tramonto primaverile

              Il sole sulle zolle
              sta giocando con le margherite
              traccia filigrane di colori
              scivola sul torrente
              sotto raggi rosati di tramonto,
              l'alito verde della primavera
              muove sull'acqua
              l'ombra degli arbusti,
              oziano inginocchiati sulla sponda
              gli acheni rossi
              secchi dell'autunno...
              ora si è dipinto di vermiglio
              sta scrivendo l'ultima poesia
              prima di scomparire,
              si avvale di tutta la sua arte
              per farla diventare
              un capolavoro,
              perciò lascia la veste
              di splendore
              si spoglia tutto e mostra
              i lineamenti nudi
              e il suo sorriso.
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                Scritta da: Nobodywrite
                in Poesie (Poesie personali)
                Mille voci, mille luci
                che corrono frettolosamente,
                non si sa da dove vengano
                né dove vadano.
                Migliaia di facce,
                gente mai vista e conosciuta,
                tutta in un luogo
                per un obiettivo comune.
                Minuti che si trasformano in ore,
                ore che si trasformano in delusioni,
                perdite di coincidenze.
                Un'unica via che unisce miliardi di persone.
                Composta domenica 26 febbraio 2017
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