Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Andrò anche oggi in cerca dell'uomo
starò seduto davanti a uno specchio
avrò gli occhi umidi di lontani ricordi
in quest'ora di crepuscolo benedetto.

Trovo l'uomo camminando solitario
lungo la strada che porta alla vigna.
Il suo cane fiuta i pensieri dispersi
che il padrone appende a cardi secchi.

I pensieri si accavallano con le nuvole
in un giorno pieno di pioggia e di vento.
Il cuore segue il ritmo dei suoi passi
ascoltando le voci che gli parlano dentro.

Oggi è questo l'uomo che ho scoperto.
Non gli ho rivolto nemmeno una parola
avevo paura di trovarlo pieno di silenzio
quando invece lo volevo vestito di festa.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Un toro nero nel cerchio dell'arena
    solleva nervoso la polvere al cielo
    grida vendetta con gli occhi fissi
    annusando il color rosso della sera.

    Affonda le nere corna nell'aria calda
    descrive circoli stretti intorno al torero
    vestito d'oro e colori in movimento
    come una donna carica di sentimento.

    Due vite girano difronte alla morte
    in mezzo alle grida del tramonto:
    una forte del suo istinto animale
    l'altra sicura di essere umana.

    Un toro nero nel cerchio dell'arena
    un uomo solo con la sua danza
    un paso doble si posa su mantillas
    una spada uccide lenta la speranza.
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      Scritta da: Rosa Di Fraia
      in Poesie (Poesie personali)

      La mia vita

      Succede
      che la mia
      forte sensibilità
      mi porta a lasciare posti
      e condizioni
      che non mi appartengono
      allora cerco di capire
      dov'è l'errore
      e mi lascio condurre facendomi
      trasportare dall'istinto
      e da una forza interiore
      che mi avvolge.
      Mi accorgo che qualcosa
      sta mutando o crescendo
      e quindi preferisco "partire"
      allontanandomi dalle cose
      apparentemente "vuote"
      che mi circondano
      tuffandomi in qualcosa di diverso
      in una realtà diversa
      che mi spinge a capire e quandi a tentare.
      Allora ti accorgi quanto sia
      bello sentire l'odore del mare
      farti accarezzare dal
      profumo della primavera
      lasciarti baciare dai raggi del sole
      farti cullare dal dolce
      tepore del silenzio
      e stringere a te tutte quelle
      emozioni che solo il cuore
      riesce a farti provare
      e quanto sia bello
      continuare a "respirare" la vita
      a cui ringraziare nonostante
      quello che ti manca e che non hai
      mai dimenticato e
      a ciò che volevi e che non hai mai avuto e
      continuare a vivere con lo stesso desiderio
      di sempre perché in fondo quando "parti"
      ritorni con un altro spirito
      con una nuova consapevolezza di ciò che hai
      e che non hai ma ciò che ti resta
      è la tua vita.
      Composta domenica 26 marzo 2017
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        Scritta da: Alfonso Chiaromonte
        in Poesie (Poesie personali)

        Al mio paese

        Salve, mia terra, tranquilla e lieta,
        come il sorriso della tua bontà
        ispiri i canti del tuo asceta,
        gli rendi men triste la vetustà.

        Oh! Quanti affetti, quante memorie
        dei tuoi luoghi parlano a me!
        Della mia vita le prime storie,
        dolce mia terra, son chiuse in te.

        Presso il folto tuo colle silvestre,
        che l'alba imbianca dei suoi splendori,
        tra i morbidi cespi delle ginestre
        sopr'un tappeto d'erbe e di fiori,

        v'è l'angusta cara chiesetta,
        ov'io, fanciullo, pregavo sospetto
        l'angelo vigile di dolce casetta,
        che al pensier mio ritorna in petto.

        Torna alla mente tutto il tuo bene,
        la tua memoria porto nel cuore,
        e mi ripeto le cantilene
        che allietano gli occhi di tanto colore.
        La voce cupa delle canzoni
        lungo la piazza lontano vola;
        apre il mondo delle visioni
        e qui si posa dentro un'aiuola.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Quel bacio che tanto bramai

          Nulla saboterà
          questo solido sentimento.
          Tempeste e turbini
          che l'anima mia attraversa,
          le piogge di lacrime
          che inondano le mie gote,
          le rughe sul mio cuore;
          ferite di un dolore permanente,
          io le governo
          come il timone
          di una nave.
          L'amore mi porta a te
          pur soffiando venti
          turbini e tempeste,
          io mi aggrapperò
          alla tua anima
          mia amata!
          Non temerò i fulmini del destino
          saprò schivare
          le nebbie della sventura
          in questo marcio mondo
          e griderò fino al cielo
          che noi siamo sostanza
          mescolata in un corpo
          che vive in due!
          Composta sabato 1 aprile 2017
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            in Poesie (Poesie personali)

            Il bacio che tanto bramai

            Fra il dissonante frastuono
            la sua voce accarezzò
            la mia anima come
            l'eco di una lontana melodia
            e ne fui attratto!
            Come la fulgida luce di
            un lampo m'apparve
            nella sua smisurata bellezza,
            nei suoi occhi un bagliore
            nelle sue mani un fiore!
            Sentii un ardente desio
            percorrere la pelle
            dalle sue vesti
            discinte si elevavano
            marmoree le sue spalle,
            e nel petto mio
            il cuore faceva rumore
            da tanta armonica bellezza!
            Fissai i suoi occhi
            sembravan tremanti stelle
            ardenti pupille
            dove annegai
            nella loro luce
            per fondermi in un bacio
            che tanto bramai!
            Composta sabato 1 aprile 2017
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              Scritta da: Oliviero Amandola
              in Poesie (Poesie personali)

              L'infinito dura un attimo

              L'infinito dura un attimo,
              è questo il nostro amore
              - campo rosso di papaveri -
              profumo dolce amaro della solitudine.
              Dal blu, al viola, ronzio di lavanda,
              la scarna bellezza di una carezza
              negata... ai rumori delle strade
              si sommano i pensieri,
              maturano le ombre nel tramonto
              come lente risposte di ieri.
              Anche oggi l'infinito dura un attimo,
              dell'amore e quel che resta
              delle promesse, è nella lavatrice:
              Gira insieme alle fatiche di ieri.
              Composta giovedì 8 settembre 2016
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                La natura oggi è in preghiera
                non accetta rumori di fabbriche
                veleni di macchine in cammino
                strade sporche di rifiuti umani
                nuvole nere di acidi strani.

                La natura veste saio francescano:
                scalza ascolta il balbettio dei fiori
                il cinguettio di uccelli solitari
                il mormorio di ruscelli di collina
                il silenzioso camminare del tempo
                su raggi di sole mossi dal vento.

                La natura oggi è in preghiera
                ascoltiamo il suo umile silenzio
                racchiuso nel giallo della ginestra.
                Sostiamo sotto i grandi alberi
                ascoltiamo la musica dell'aria
                apriamo le mani alla speranza.

                La natura ci vuole umili e miti
                oggi è la festa di Francesco.
                I lupi sono già stati ammansiti
                solo le tortorelle ci chiamano
                per ringraziare insieme la vita.
                Composta martedì 4 ottobre 2016
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Quanti passi ho dato nella mia vita
                  quante mani ho strette senza conoscerle
                  quanti occhi ho visto ma non letti
                  quante parole ho detto e non ricordo.

                  Ho meditato solitario sotto vari cieli
                  ho sentito ridere e piangere molti fiumi
                  ho scalato alti monti e splendide colline
                  ho ascoltato il cuore di molti e loro ferite.

                  Quante cose si fanno salendo la scala della vita
                  tutte lasciano una scritta nelle rughe del viso.
                  Ho scritto come tutti un capitolo nell'unico libro
                  che solo Dio terminerà scrivendo l'indice.

                  Passano svelti i giorni insieme ai calendari
                  cammino tra cielo e terra sognando il mare.
                  Capto con le mani aperte i sospiri dei giorni
                  cercando che sboccino nel nuovo mondo.

                  Passano svelti i giorni insieme alle notti
                  il domani lo riempiamo di ceneri umane
                  per formare il tappeto fiorito della terra
                  che è il giardino futuro senza più guerre.
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Africa, ti porto appeso come il nero amuleto
                    appeso al collo del mio vecchio amico Jairosse
                    in questi giorni che vivo tranquillo la vecchiaia
                    rammentando nostalgie, caccia e tanti ricordi.

                    Ho vissuto all'ombra delle tue snelle palme
                    bevendo acqua di liane e di teneri occhi.
                    Ho dormito all'ombra delle tue palhotas
                    rispettato come amico e ospite d'onore.

                    Oggi cammino guardando vetrine troppo piene
                    in queste città piene di rumori e di semafori
                    dove la gente indaffarata non conosce nessuno
                    aspettando che il giorno la riporti in una casa.

                    Ogni giorno ti stringo nelle mie stanche mani
                    continente nero carico di allegria e speranza.
                    Non so se la mia nostalgia nasce dalla lontananza
                    o dal vento caldo che mi visita nella mia stanza.

                    È certo che ti porto nel cuore come un amuleto:
                    ti rivedrò un'altra volta nella mia ultima sera
                    quando spingeranno lentamente la mia barca
                    verso la tua terra ricca di sogni con sapore a miele.
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