Poesie personali


Scritta da: TERESA AVERTA
in Poesie (Poesie personali)

Mamma pura poesia

Mamma, volto dolce dell'amore,
pezzo di cielo strappato dalle mani di Dio.
Amore coraggioso, forte, insaziabile,
che si dona, al mondo, sfidando l'impossibile!
Silenzio e pace nella valle angusta
delle miserie dell'esistenza,
coraggio e pazienza nel mare tempestoso della vita.
Ammirabile angelo di quel prepotente cielo
che ti guarda e illumina d'immenso il tuo pensiero,
chiamandoti "mamma creatura divina",
tu sei grande e ti senti regina.
Mamma!
Alba dei nostri rumorosi e affaticati giorni,
carezza al tramonto nel quieto calar della sera;
sei cuore che batte forte dentro al petto,
anima e vita e che si dona fino alla morte.
Mamma sei storia irripetibile,
oggi, mi trema la mano
nel dirti quanto ti amo
e non so scrivere.
tutto ciò mi sembra incredibile, vita mia.
E i miei versi sono davvero nulla
perché tu mamma sei pura poesia!
Composta domenica 8 maggio 2016
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    La dea primavera

    La primavera altezzosa, boriosa,
    conosce il suo fascino prodigioso,
    la sua prorompente bellezza! La sua magia

    con il suo delicato tocco... ogni cespuglio rinverdisce
    carezza i prati e spuntano migliaia di fiori colorati
    la dea scintilla sotto il sole, lascia dietro di se

    aromi, profumi, effluvi, fragranze indimenticabili
    danza la primavera, con balli misteriosi
    applaudita, amata, vezzeggiata, adulata,

    accolta e voluta dal mondo intero!
    La dea è circondata da miriadi di farfalle colorate,
    capricciosa, bizzarra, viziata,

    tutti amano lei.
    Composta sabato 14 maggio 2016
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Quando siamo tristi

      Quando ci sentiamo tristi e soli
      l'anima sembra nascondersi in un meandro profondo,
      tutto sembra estraneo, non abbiamo voglia di parlare,

      il sole sembra oscuro e le stelle sono come smorte, opache,
      non usciamo di casa perché nulla ci attira,
      il nostro sorriso è come morto sulle nostre labbra,

      l'unica cosa da fare è fuggire in un bosco
      sederci sotto una quercia e ascoltare il silenzio,
      il gorgoglio del ruscello, mormora a noi dolcemente,

      i cardellini cantano, il fruscio del vento scuote le foglie
      e asciuga le nostre lacrime, alcune farfalle volano allegre
      sembrano giocare, mentre un piccolo cerbiatto

      gusta germogli verdi e invitanti, i raggi del sole scintillano
      tra i rami ondeggianti, tutto improvvisamente diventa melodia,
      che entra dentro di noi accarezza l'anima, rincuora lo spirito,

      abbraccia il nostro intimo, capiamo che nulla più ci angoscia,
      la pace la serenità regna in noi e intorno a noi,
      perché capisci che noi siamo molto importanti nel pensiero di Dio,

      su questa terra tutto ci può accadere, ma angosce, dispiaceri,
      malattie, delusioni, ognuno di noi passa
      ma non ci annienteranno mai, perché noi

      stiamo andando verso l'eternità, un altra esistenza ci attende
      la vera vita, la sola e potremo finalmente ripetere
      le parole di Dio: "... il padre tergerà ogni lacrima,

      perché le cose di prima, sono passate..."
      Composta sabato 14 maggio 2016
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        in Poesie (Poesie personali)
        La dolcezza di questo sapore
        sembra uno spiraglio d'amore
        in un momento buio.
        Occhi che scrutano altri occhi,
        bocche socchiuse e sanguinanti,
        brandelli di carne cospargono la mia mente
        come se un solo essere umano
        potesse contenere tutto il dolore del mondo
        e farlo suo.
        Dove si trova la misura del dolore?
        In quale angolo di cielo posso chiedere aiuto?
        Da sola potrei sprofondare nella terra
        e solo i demoni mi tenderebbero la mano.
        La mia salvezza non è che un passaggio angusto
        fra i vetri che si stanno chiudendo.
        E la tua mano mi tiene forte per farmici entrare.
        Sono quasi in salvo e ho ferite dappertutto.
        La mia bocca non osa più pronunciare troppe parole,
        i denti serrati e la lingua asciutta.
        Ritornerò alla vita, ma non ora, non ancora.
        Devo percorrere un altro spazio senza tempo né limiti
        passare attraverso fessure infuocate e scottarmi di nuovo la pelle.
        Sono più vicina, ma non ti ho ancora raggiunto.
        Eppure tu continui a tendere la tua mano
        e io l'afferro disperata e grata.
        Non dimenticarti della mia fatica e del mio pianto,
        sono solo un essere umano.
        Composta sabato 14 maggio 2016
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          Scritta da: Taurio Luigi soli
          in Poesie (Poesie personali)

          Capello bianco

          Nel volger lo sguardo verso la rasatura
          m'accorsi con sommesso stupore
          che della scalata capigliatura
          lo sbiancar era ormai evidente
          e con fare sì deciso esclamai

          Tempo, assoluta forza della natura
          nemico impassibile che di vita ti nutri
          che nella vasca di rimpianti ti abbeveri
          e davanti al cielo di rimorsi ti sollazzi
          fammi divenire ombra del mio passato

          Ma l'ombra del tempo mai rispose
          con instancabile ticchettio continuò
          a voltar pagine nelle membra e negl'occhi
          e a prendere anime in Terra col suo silenzio
          finché sull'ultimo mio giaciglio sentenziò

          Arrivar al termine la tua vita ora deve
          o tristo uomo di scollata capigliatura
          ma non temere il sonno per te sarà lieve
          quando il volto tuo coprirò di neve scura
          chiuderai per sempre lo sguardo, abbi fede.
          Composta sabato 17 dicembre 2016
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            in Poesie (Poesie personali)
            Stanotte non mi sono specchiata nelle stelle,
            ho accolto le tue parole
            e le ho trasformate in un graffito,
            quel muro ha preso forma e colore
            e io l'ho guardato attraverso i miei sogni,
            per non perderti nemmeno un istante.
            Ho letto le scritte
            e provato a risponderti a modo mio
            ma niente può fermare due cuori
            che hanno deciso di aversi
            il loro segreto è protetto
            e la loro immagine prenderà forma
            sul palcoscenico della vita
            fino a vibrare nella giusta frequenza
            fino a dilaniarsi per ogni errore
            e cantare di gioia ad ogni vittoria.
            Composta sabato 14 maggio 2016
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              in Poesie (Poesie personali)

              Penso... e

              Penso e graffio l'anima,
              io assassina di un cuore
              che mai mi perdona.
              I giorni, le notti
              tra il sole e la luna,
              penso e graffio l'anima.
              Mi muovo, sto ferma,
              mi scherno e graffio l'anima,
              come croce che pesa
              e che invoca la resa
              e quel cuore in disuso
              che mai più resta illuso,
              piange e graffia l'anima,
              cadendo fra i brandelli di carne
              che più sangue non hanno,
              muore stanco al mio fianco
              e lei, anima sola
              si abbandona trafitta,
              vestita di bianco!
              Composta lunedì 12 maggio 2014
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