Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Quella sera e tu

Quella sera e noi,
quanto tempo,
gli anni sono scappati via,
e con essi anche la giovinezza;
quella sera,
venni in soggiorno,
e tu eri lì al buio,
e poi,
le nostre mani vicine,
e tu,
un lungo bacio tra noi,
che ancora sento,
che ancora provo,
che non ho più dimenticato;
e adesso che tu sei affaccendata,
e non hai tempo,
ripenso a noi,
a quella prima volta,
se tu stessi un attimo ferma,
e ascoltassi,
se solo ci fosse,
un'altra primavera tra noi.
Composta martedì 17 maggio 2016
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Sta tornando...

    quando siamo stati creati
    Dio ha alitato su di noi, il suo spirito celestiale
    il nostro corpo è il suo tempio,

    senza lo spirito di Dio, nulla possiamo
    saremmo come inermi pupazzi di pezza
    senza energia, vigore, vita

    Quando siamo stati creati
    Dio ha alitato su di noi, il suo spirito celestiale
    il nostro corpo è il suo tempio,

    senza lo spirito di Dio, nulla possiamo
    saremmo come inermi pupazzi di pezza
    senza energia, vigore, vita,

    in questo tempo di apocalisse,
    abbiamo più che mai bisogno del Santo spirito di Dio
    che aiuti tutti dalle cose cattive, e orribili di questo mondo

    con la sua luce saremo protetti, dalle forze crudeli dei nemici
    no lasciare che ingordigia, voracità, lussuria, sete di potere
    conquisti la nostra anima, la cupidigia avvolga il nostro cuore,

    amare la sobrietà, frugalità, semplicità, temperanza,
    amare piccole abitudini, di vita semplice,
    amare Dio nel suo mistero di amore.

    Gesù Cristo sta tornando.
    Composta lunedì 16 maggio 2016
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      La mia chiesa

      La mia chiesa è la mia casa,
      sono al sicuro tra le vecchie mura,
      le sue pietre trasudano amore,

      racchiudono mille angeli celestiali
      che non lasciano mai sola, la santa eucarestia
      cantano la gloria del signore,

      regna pace e serenità, sia nella gioia che nel dolore,
      il campanile sembra tagliare il cielo stellato,
      la grazia di Dio è sopra il suo tetto,

      il profumo d'incenso la avvolge, deliziando ogni cosa,
      e la parola del signore tuona nel cielo sereno,
      per tutto il firmamento, ed entra dentro il nostro cuore.
      Composta lunedì 16 maggio 2016
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        Scritta da: M. Manca
        in Poesie (Poesie personali)

        Quella ragazza

        A quella ragazza che ha cambiato la mia vita in meglio
        a quella ragazza disagiata che ne è fiera
        a quella ragazza che riesce a mantenere sempre un perfetto equilibrio
        e che nonostante ciò continui ad inciampare
        a quella ragazza vivace nonostante tutto
        a quella ragazza che ha sempre il sorriso
        quel sorriso che riesce ad illuminare un'intera vita
        a quella ragazza,
        io auguro il meglio
        e auguro a me stesso, il ricordo di lei.
        Composta lunedì 23 maggio 2016
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          in Poesie (Poesie personali)

          L'orticello

          Nel mio orticello di famiglia
          sono stati piantati due fragili
          alberelli da mia figlia.

          Sono giovani virgulti ma presto
          cresceranno sani e forti, per
          adesso sono deboli e spioventi

          come due piccoli salici piangenti
          in balia del maltempo e degli eventi.
          Ma già si vedono i primi teneri boccioli

          timidi segnali di incipienti fusti
          diventeranno presto come
          noci, forti, alti e robusti.

          Mostrano già il loro innato istinto
          preferendo i giochi interattivi che
          risultano sani e stimolanti

          sono attratti dai libri per bambini
          e conoscono tutti gli eroi positivi
          esternano viva intelligenza e
          senza musica non sanno stare senza!

          Sanno canzoncine, filastrocche e strofette
          che senza orecchio musicale non
          si può capire che le note sono sette!

          Sono sicuro che del loro futuro
          saranno veri protagonisti attori
          e non dei semplici spettatori

          Se buon sangue non mente e
          il buongiorno si vede dal mattino
          perché in qualsiasi posto li metti

          Gioele e Matteo sono due genietti
          e ve lo dice uno che il naso fino
          l'osservatorio privilegiato e li
          osserva spesso da vicino!
          Composta martedì 17 maggio 2016
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            in Poesie (Poesie personali)

            La pena capitale

            In tua dolce compagnia
            è bello naufragare
            ma lassù per l'universo
            siam giunti alla deriva
            di un pianeta, ahimè, deserto e,
            senza cinguettio di uccelli
            né sibilo di vento
            manca pure la natura
            col profumo e i suoi colori,
            non c'è niente da poetar.
            E quassù da soli adesso,
            non ci si può manco toccar,
            l'eternità del tempo,
            nostra pena capitale,
            sarà dura da scontare
            per aver turbato le menti
            e tediato finanche i cuori,
            tu in veste di donna fatale
            ed io con l'ardire del poeta.
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              in Poesie (Poesie personali)
              Foglio bianco, mani in mano.
              Nulla più.

              Un bicchiere di vino, poi un altro, e
              nulla più.
              Basta una risata,
              bastano gli amici,
              un'estate da vivere e
              un traguardo da non raggiungere.
              Una corsa al contrario la nostra.
              Verso la fanciullezza,
              verso un'età che non torna più.
              E il vento infuria,
              ci spinge con forza verso un presente che vogliamo conservare,
              perché da un momento all'altro non diventi passato.
              E poi?
              Poi nulla più.

              Mi risveglio in un presente
              che svanisce minuto per minuto.
              E dimentico.
              Dimentico questi e quei momenti,
              come dimenticherò quelli che non ho ancora vissuto.
              Calpesto i secondi passati,
              attecchiti al suolo un attimo dopo aver sfiorato il mio viso
              giungono le stagioni e svaniscono sotto i miei occhi ciechi.
              E vorrei afferrare ogni attimo e tenerlo con me, come vorrei afferrare te.
              Quel te che non ho mi conosciuto e che forse mai conoscerò.

              Ho teso la mano,
              eppure non sono riuscita
              neppure sfiorare una
              delle gocce di pioggia che hanno iniziato
              a cadere
              dal cielo in lacrime.
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                Scritta da: Spaceman
                in Poesie (Poesie personali)
                Mi chiedo dov'è l'alba ora che è notte
                sui miei giorni guardo indietro
                e mi accorgo di torcermi il collo

                nelle mie mani tutta la potenza dell'infinito
                eppure nulla ho mosso?

                C'erano sogni c'erano fili semplici
                ma nodo su nodo tutto si complica
                e sulle mani resta il segno dei fili troppo tirati

                sbiadita sparisco nei volti che incontro
                così come il mio dentro traballa
                in bilico sull'orlo dell'ennesimo cassetto

                tutto il fuori dentro di me è tutto
                tutto il dentro dentro di me è niente.
                Composta mercoledì 18 maggio 2016
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                  Scritta da: binelsabi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La voce del tempo

                  La voce del tempo.
                  Ascolta la voce del tempo
                  che scorre impercettibile
                  nel silenzio delle ore avvolte
                  dei giorni e delle notti
                  e delle albe, che recano
                  il ricordo di altre albe perdute
                  e degli infiniti tramonti.

                  Lento si leva il profumo
                  delle ore morte, ma non per sempre
                  vivono quelle ore,
                  nei miei sogni
                  ed è d'amore l'attesa
                  come note di violino
                  accordate dal creatore divino
                  levo gli occhi al cielo,
                  guardo le belle pleiadi
                  è lì che si offre tutto l'universo
                  e in quell'immensità, mi perdo io.
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