Scritta da: Alido Ramacciani
in Poesie (Poesie personali)
Sei l'aurora
sei il giorno
al tramonto prendimi la mano.
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Sei l'aurora
sei il giorno
al tramonto prendimi la mano.
Bambini lievitano in cielo senza ali,
levigherò armi di dissenso.
Sono arrivato nel mezzo dei tuoi giorni tristi.
Ho camminato con te sotto la stessa pioggia,
anche se dall'altro lato della strada.
Ti ho sentito ridere e cantare.
Ti ho visto piangere e correre.
Ti osservavo mentre eri furiosa,
e piena di nostalgia di notte.
Ti ho visto annusare i tulipani
e guardare serena il cielo di giorno,
e in tutti quei giorni
ti ho amato allo stesso modo,
quando eri pioggia,
quando eri primavera.
Io aspetto la luce di luna
per ammirare il mare
nel suo fragoroso silenzio,
le onde ricalcano gli scogli
come ad accarezzare un amore inamovibile,
quel fruscio impetuoso
come a ripetere una melodia
d'amore alla vita!
Tutto finisce quando cala il sipario
quando si placano i pensieri
quando si raggiungono i sogni
un salto nel buio
quando arriva la notte
con il sole acceso del giorno.
Cala il sipario.
Non sei più tu
sei in un altro universo.
Però tu lasci la notte,
forse perché da stella
hai illuminato il mio cielo.
Mi consola che tu brillerai
più della fioca luce dei tuoi occhi
anche se
questo maledetto silenzio pesa,
come l'abbandono di chi ti ha amato.
Se questo silenzio a te dà pace,
per me va bene e ti saluto
dolce stella non con un addio,
ma un arrivederci
quando ti incontrerò nei pensieri
e la tua luce sarà la mia forza
perché niente finisce,
nessun sipario cala
quando si resta nel cuore.
Non muore mai nulla
che sia passato dal cuore.
Dolce color di miele,
fresco color d'acqua,
soffice color di pane,
piccante color di fuoco,
aspro color limone,
forte color acciaio,
amaro color veleno
come un arcobaleno nasce e muore,
si scruta nel cielo,
che sempre più vicino si allontana,
ma resta sempre lì,
effetto della luce
impresso nel cuore
di ogni uomo che ha odiato,
questo è il sapore dell'odio,
indelebile, e via a via più amaro.
Viva la guerra,
la guerra alla stupidità umana,
la guerra alla gogna della vendetta,
la guerra all'infamia e all'odio.
Viva la guerra.
Non sperare di trovare la pace,
perché la sete di sangue,
te l'ha portata via,
tutti vogliamo la guerra,
tutti quelli che non hanno visto il sangue,
poi come stupidi ci accorgiamo
che non era ciò che volevamo
ma solo ciò che non conoscevamo.
Il mistero più grande dentro di noi
e che non pensiamo come faremo noi
ma come fa la nostra ira.
Viva la guerra contro noi stessi,
un giorno porterà la pace nel mondo.
C'è solo fumo intorno a me,
i volti, le case, l'orizzonte,
non sono ben definiti
e non riesco a spiegarmi il perché.
C'è solo fumo intorno a me,
ora so perché tu che t'amavo
più della mia stessa vita,
sei volato via in cielo,
ed è rimasto il fumo intorno a me.
Quante volte si cade,
quante volte ci si rialza,
quante volte non abbiamo la forza di farlo.
Ed è proprio allora che cadiamo in un tunnel,
dove non c'è via di risalita.
L'alba colora i monti.
L'alito delle zolle affaccendate
a fecondare trepidi germogli
carezza il sole,
tripudio spande l'ugola del merlo
tra i cespi sulla riva del torrente.
L'estasi accende un canto,
primavera
bagna di verde i campi,
l'aria è profumata di viole
e margherite cantano
coi capini lavati di rugiada,
gli alberi sono in fiore
e passeggeri ronzano tra i rami,
accende gioia di volteggi il cielo.
Passa il torrente,
l'acqua che scintilla
perde il sorriso
all'ombra delle fronde
come il mio cuore
velato dietro l'ombra di un pensiero.