Poesie personali


Scritta da: Bryan Finadri
in Poesie (Poesie personali)

L'Essere e il Nulla

Ricolmi vibrante di superba vacuità
Dimori nell'atomo, nel paradosso della tua infinità
Sei grembo che acclude, l'Istante, l'Eterno
Sei germe che quieto aspetta passi l'inverno

Sei la somma dei più, la sottrazione dei meno
Sei il serpente, la mela, sei Eva ed Adamo
Dall'Alpha all'Omega, dal Santo alla strega
Tu l'esercito vinto, tu il vittorioso stratega

Ti celi oltre i limiti d'umane rappresentazioni
Che designano il Tutto come opposte fazioni
E l'uomo si perde tra i mille e più specchi
Bendati son gl'occhi, tappati gli orecchi

Si confonde nel flusso, nella corsa dei giorni
Frenetici e apatici le andate e i ritorni
Nel vano tentar di dare un senso a quel vuoto
S'ingozza d'impegni, s'ingozza di moto

Futile e vana compulsione lo scorta
All'ultimo giorno, alla soglia, alla porta
Tremori e sussurri, candela morente
Che aspetta l'oblio, l'arrivo del niente

Ma il nulla cos'è, se non ciò che contiene
Non vi fosse luce chi il buio sostiene?
Strappa di dosso fardelli e bendaggi
Osserva che Sole. Contempla i suoi raggi.
Composta giovedì 16 luglio 2015
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    Scritta da: Bryan Finadri
    in Poesie (Poesie personali)

    Flusso indistinto

    Attimi.
    Sguardi fugaci di Anime a confronto,
    Vibrazione,
    Risonanza,
    Istantaneo è il Riconoscimento.
    L'estraneo si fa compagno, si fa fratello.
    I confini? Dissolti.
    Forse mai esistiti.
    Intimo contatto, in un metrò, all'angolo dell'ennesima strada, all'ennesima svolta dell'ennesima vita.
    Mille differenti esistenze incastonate tra un concepimento ed un singolo ultimo respiro;
    Vite nella vita che scoprono il riflesso di se stesse in uno specchio ad ogni viso, ad ogni atomo, inesorabilmente riproposto.
    Un'unica, medesima, camaleontica esistenza, immersa e composta essa stessa dal Flusso che pacifica gli opposti.
    Cuore Unico pulsante, Ironica Armonia che errando cerchi il Perfetto, la Perfezione, con gaudio dilettandoti tra magnetismo e repulsione, proponendo l'illusione stimoli l'Io a cercar la Verità;
    Memorabile,
    Indelebile,
    Rivoluzionaria Rivelazione.
    Tutto è Uno.
    L'Uno, è Tutto.
    Ed anche di più.
    Composta mercoledì 15 gennaio 2014
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      Scritta da: Alessandro Lemucchi
      in Poesie (Poesie personali)

      Cuore perduto

      Una bottiglia vuota
      ai piedi del divano
      nascondo nel suo fondo
      un'anima travagliata
      lacerata dalla rabbia.
      Cuore ghiacciato
      liquido ambrato
      dispensatore di effimere illusioni.
      Visioni appannate
      momenti mancati
      occasioni perdute.
      Lacrime amare
      versate in silenzio
      euforia isterica.
      Stretta al petto
      quest'ultima muta compagna
      non giudica.
      Io schiavo
      ubbidiente al suo richiamo.
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        Scritta da: Alessandro Lemucchi
        in Poesie (Poesie personali)

        Chi sono

        Chi sono io
        anima tormentata o brezza leggera
        che dolcemente sfiora le cime degli alberi.
        Chi sono io
        oscura ombra notturna
        o stella nascente a prima sera.
        Chi sono io
        stagno melmoso
        o spuma d'onda marina.
        Chi sono io,
        veleno mortale
        o nettare d'ambrosia.
        Chi sono io
        uomo che brama la morte
        o luminoso alito di vita.
        Io sono figlio
        dell'aria
        dell'acqua
        della terra
        del fuoco.
        Io sono atomo ed energia.
        Io sono l'universo
        tetro vuoto e astro splendente.
        Io sono in equilibrio,
        tra oscurità e luce
        e in questo eterno conflitto.
        Io sono
        perché esisto.
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          Scritta da: Rosetta.Z
          in Poesie (Poesie personali)

          Perché tu mi possa sentire

          "... quando costretta con un sorriso,
          a guardare il suo viso,
          per non fargli capire
          quanto le sue spine mi fanno soffrire..."

          Me ne sto in silenzio
          perché tu mi possa sentire,
          e saprai ascoltare,
          anche quello che non so dire,
          e senza che io debba parlare.

          Vile può sembrare il mio dolore
          che si nasconde per non mostrarsi fuori,
          dietro coriandoli di colori.
          Ma ha più importanza ora la sua allegria
          che la mia tacita vigliaccheria.

          Gli occhi innalzati al cielo
          mostrano ciò che è il vero
          raccogli le mie lacrime e toglimi questo velo,
          che copre sul mio viso
          la paura di perderla all'improvviso.
          Tramuta il mio dolore
          in giorni ancora insieme al suo amore
          e guarisci cosi il mio triste cuore.
          Composta venerdì 22 gennaio 2016
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            Scritta da: logos probus
            in Poesie (Poesie personali)

            La vita delle rose

            La rosa,
            in arte
            può essere uno specchio
            dal "volto" d'oro,
            tra i più rari e belli,
            ma nessuno sguardo
            si riflette nel sole...

            Può tingersi
            del colore che pare

            eterno,
            dopo poco sfiorisce:
            come un soffióne
            libera i suoi ricordi di piuma.

            Se il cosmo perenne, oltre il cielo
            sempre in affari di bilanci,
            potesse seminare questo vento di passione,
            raccoglieremmo i frutti di altri mondi,
            Incontrandoli.

            Il profumo della libertà
            è sempre oltre la necessità.

            La nostra esistenza,
            è breve e a volte infuocata
            con un tocco di rosa.
            Composta venerdì 22 gennaio 2016
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              in Poesie (Poesie personali)

              Mea Culpa

              Sono le parole che non ho detto
              che hanno ferito il cuore,
              nelle sere con il focolare spento.
              Sono le carezze che non ho dato,
              nella notte
              con le mani screpolate dal freddo.
              Sono le lacrime che non ho saputo versare
              che hanno inaridito le ore,
              come i miei sorrisi
              mai mostrati al tempo.
              Brucio l'anima
              tra baci mai assaporati
              dalle labbra serrate
              e per tutto quello che non ho dato,
              mi inginocchio
              a tutto ciò
              che non ho voluto amare.
              Composta giovedì 21 gennaio 2016
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                Scritta da: Sannino Michele
                in Poesie (Poesie personali)
                Vivo in solitario
                non potrai imprigionarmi
                né potrai domare quest'anima
                né imprigionarla.
                Vivo di ciò che trovo
                e ascolto il vento
                e sento i tuoi battiti
                ogni tuo battito di ciglia
                catturo la tua anima.
                Non puoi seguirmi
                se non conosci il mio eco
                cercami e non mi troverai
                ma so dove sei.
                Se mi guardi non saprai
                ascoltare il mio ego.
                Composta martedì 5 gennaio 2016
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