Poesie personali


Scritta da: Sannino Michele
in Poesie (Poesie personali)
Un eco nella notte.
Un eco nel silenzio
di questa notte
invade ogni angolo,
ogni luogo.
È un cuore che sta soffrendo,
e l'eco si fa più profondo,
io corro, corro, ma non so
dove andare,
è l'eco risuona ovunque
anche dentro me.
Cuore, cuore mio, dov'è
questo cuore triste.
E lui con imponente voce risponde:
quanto sei scemo non senti
che sta in petto a te!
Composta lunedì 30 novembre 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giuseppe Cutropia
    in Poesie (Poesie personali)

    Cuore di madre

    Tu che vivi la tua esistenza,
    donando l'unica cosa che hai,
    te stessa.
    Lo fai sempre, anche quando la vita sembra toglierti il sorriso.
    Ma tu sei lì
    attingendo la tua forza dal tuo
    cuore di madre.

    Un cuore capace di celare,
    di mutare lacrime in sorrisi.
    Tu sei lì
    col tuo cuore di madre,
    un cuore, pura essenza d'amore.
    Un amore vissuto tra rinunce e dolori.
    Un amore donato in ogni battito di questo tuo cuore.
    Questo amore che non conosce il rancore,
    ma che vive nel perdono.

    E poi la vita mi porta via,
    lontano da quello sguardo che incessantemente veglia,
    protegge, ama.
    Il mio corpo muta da crisalide,
    per divenire farfalla.
    Desideroso di volare via,
    ma consapevole che tra le tue braccia,
    troverò sempre un meraviglioso
    fiore sul quale riposare le mie ali
    stanche, pronto a donare il calore di un abbraccio.

    Braccia mai chiuse,
    tra le quali trovare il conforto e l'amore del tuo cuore di madre.

    Ed io
    in questo viaggiare,
    mi lascio trasportare dai venti della vita,
    tra intemperie e delicate brezze
    mattutine, scrutando cieli nuovi
    ma consapevole che ovunque le mie ali mi porteranno,
    in te troverò sempre il mio orizzonte,
    troverò sempre il tuo cuore di madre.
    Composta lunedì 9 novembre 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Martina Z.
      in Poesie (Poesie personali)

      Paralisi nel ricordo

      Scendevo gradini,
      Salendo anni
      Finché il cuore era vivo,
      E ancora caldo il mio respiro.
      Affannata e prostrata
      Percorrevo un lungo viaggio tra le rose
      Molte le spine, poche le belle cose.
      E scendevo salendo
      Consapevole del passato,
      Esitante sul presente
      Con l'occhio rivolto avanti,
      Ma comunque assente.
      E mi guardo indietro
      Rivolta nel passato
      Come Orfeo che nell'Ade
      La sua Euridice aveva cercato.
      Eppure egli guardò indietro,
      Per un futuro nel passato,
      Errò nella scelleratezza
      Del suo sentimento inviolato.
      Così il passato ci avvince
      In languidi nodi d'amore
      Rallentando i passi,
      Ma lenendo il cuore.
      Una vita a guardare indietro,
      Sepolti in ciò che è stato
      Senza sbalzi di furore
      Fin quando l'amaro rimorso
      Giungerà a consumarci il cuore.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Martina Z.
        in Poesie (Poesie personali)

        Fallibilità

        Siamo ombre che camminano
        Invisibili tra la gente.
        Opere e gesti che compiamo
        Poi non servono che a niente.
        Ma viviamo indaffarati
        Intrappolati, in orologi immaginati
        Fino a quando sopra un letto
        Chiudiamo gli occhi affaticati,
        Pronunciando nenie storte
        Mentre esaliamo l'ultimo respiro
        Che già sa di morte.
        Così l'anima fino ad allora intrappolata
        Vola via in un soffio,
        Brezza fresca in mezzo all'aria.
        E gli occhi si chiudono
        E le membra dissolte
        Mentre un livido pallore
        Colora le labbra di morte.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Adèle Blanc
          in Poesie (Poesie personali)

          Donna selvaggia

          Il disperato pianto di una donna
          Soffocato sotto un velo di incoscienza
          Lacrime nel vento di ferite lontane
          Aghi pungenti di un calvario profondo
          E lenta e luttuosa scoperta delle radici di un dolore viscerale

          Rinacque da un'ultima lacrima,
          Rifiorì luminosa da un nuovo esulto
          Fiera e indomabile
          Donna selvaggia.
          Composta martedì 8 dicembre 2015
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Maurizio Orsi
            in Poesie (Poesie personali)

            Alcune volte si siede al mio fianco

            Alcune volte si siede al mio fianco,
            e poi, silenziosa,
            fuori mi scruta...

            ... e, dentro,
            vetri appannati
            di un piovigginare d'autunno
            o di uno spiove di primavera,
            e, insieme,
            un accampamento di emozioni
            che non esistono quasi
            ma che vuoi catturare,
            e loro, che senza apparente motivo,
            vanno a nutrire non lacrime
            ma un groppo alla gola
            che ti sembra sia fuori...
            ... e, dentro hai,
            come riflessi
            scomposti di specchi
            del tuo passato in frantumi,
            e, anche,
            la voglia di non andare
            verso il futuro
            se non per capire,
            quali, di quelli,
            in questo mosaico di vita
            devi incollare tra loro
            perché tutto ti quadri là fuori...
            ... e, dentro, loro,
            che appesi alla parete
            dei tuoi ricordi
            vorresti staccare
            per restaurare,
            per poi, riappendere ancora,
            che vorresti non fossero mai stati prima,
            come gli amici, perduti negli anni,
            o gli amori, finiti senza alcuna ragione,
            o i padri e le madri, che ancora vorresti,
            e che ti consegnano a questa malinconia
            che è lì, fuori...

            ... ma dentro mi fa compagnia,
            e, alcune volte,
            si siede al mio fianco.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Maurizio Orsi
              in Poesie (Poesie personali)

              Forse non è il Paradiso

              Forse non è il Paradiso
              ma soltanto un sorriso!

              Siamo, magari, soltanto fenomeni inermi,
              e dentro vuote apparenze,
              senza cagione di vanto,
              invano cerchiam di bruciare gli inferni
              insieme ad altissimi muri di pianto.

              Certo, lo so,
              non sempre dev'essere tempo di sogni!
              Ma forse, neppure quello di aridi segni
              abbandonati in cantuccio ad avvizzire,
              come fiori da sempre troppo assetati
              sotto il sole rovente
              di questo nostro fatuo fluire.

              Se però il nostro sognante
              arrancare annaspare
              ratto si trasmutasse in un altissimo
              volo reale!

              Verso la vita, verso la vita il nostro volare!
              Oltre le facce incomprese del nostro Io,
              e dando agli altri, d'infinitesima parte di Dio,
              anche, e magari, soltanto un sorriso.

              Allora, qui,
              forse sarebbe così,
              il Paradiso!
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Doddy
                in Poesie (Poesie personali)

                Il vento

                Nei miei lunghi silenzi ascolto
                il parlare del vento.
                Racconta di poesie sussurrate e
                di occhi piangenti
                accarezzati.
                Grida di voci allegre e vivaci,
                di paure, fughe e
                grande sgomento.
                La ventata
                ora si fa leggera
                parla di baci
                e carezze nell'imbrunire della sera.
                Ora si placa
                sul viso di un bimbo
                che sogna di volare
                nel vento...
                Composta lunedì 12 settembre 2011
                Vota la poesia: Commenta