Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Arcangelo

Chi brama l'orizzonte
le anime, il cielo
fugge il tuo nome.
Fiero respiro
del divino comando
legge di spada.

Terribilis est locus iste
ombra di guerra
Hic domus dei est
non sarò io a tacere
et porta coeli
a spegnere la croce.

La morte sorride
soffoca l'indulgente attesa
e china il capo
dinanzi al tempo tuo,
tempo senza stagioni
senza pietà
tempo di approdo.
Composta martedì 29 settembre 2015
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    in Poesie (Poesie personali)

    Dolce sentire

    Basta un nonnulla,
    anche una parola
    nei vicoli assetati
    dove germoglia un fiore
    per abbracciarlo
    fino all'illusione
    del traguardo.
    Dolce sentire
    parole sulla pelle
    che conducono brividi,
    dolce ascoltare il volo
    di una stella
    che si lancia
    nell'infinito spazio
    e infiamma il cielo
    per appagare un sogno,
    e dolce immerso
    nel bagno di un cuscino
    che conquista
    un sentimento grande
    che si muove
    negli occhi di un pensiero.
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      Scritta da: Eugenio N.
      in Poesie (Poesie personali)

      La farfalla che urla

      Odio le vostre porte blindate
      odio i marmi nei vostri androni
      odio i vostri ascensori
      odio le vostre tende di cotone
      odio i vostri citofoni
      odio le vostre auto parcheggiate
      odio le vostre costruzioni
      odio le vostre conversazioni
      odio il vostro possedere
      odio il vostro moralismo
      odio la vostra ipocrisia
      cammino
      e non sento niente
      e non imparo niente
      solo di notte mi pare d'esser contento
      mentre voi dormite
      e la mattina quando uscite presto
      io dormo
      e vorrei che non faceste tanto rumore
      il giovane
      che dice di fare poco casino
      al vecchio
      il giovane che vuole dormire
      che odia il vostro vivere
      una farfalla che urla
      chi l'ha mai sentita?
      Composta martedì 29 settembre 2015
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        I tre arcangeli

        Michele, Gabriele, Raffaele, loro sono
        i grandi arcangeli di Dio, principi del firmamento
        appartenenti alla corte celeste, con gradi diversi.

        Michele, difensore del popolo di Dio,
        Gabriele, messaggero di Dio,
        Raffaele, guaritore dei mali della terra,

        i tre amati arcangeli, gli spiriti più elevati
        della gerarchia angelica, sfere di bellezza,
        preservano la trascendenza e il mistero di Dio,

        giorno e notte essi servono Dio e, contemplando
        il suo volto, lo glorificano incessantemente.
        tra la gioia e la luce del paradiso,

        in una dimensione che non ha eguali,
        nell'amore del cuore dell'eterno,
        attraverso questi principi celesti

        è percepibile la vicinanza salvifica
        del Signore, per noi che viviamo sulla terra,
        Il bene del Signore è infinito e

        gli angeli sono i suoi esecutori.
        Composta martedì 29 settembre 2015
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          Scritta da: Giuseppe Cutropia
          in Poesie (Poesie personali)

          La mamma

          Quel soffio d'amore che ci ha donato la vita.
          La sua promessa di una vita d'amore.
          La certezza di questo immenso amore.
          La sua amorevole presenza per ogni volta che siamo caduti.
          L'amore che ci ha reso ciò che siamo.
          Quell'abbraccio che ha riscaldato il nostro cuore, la nostra vita nel suo amore.
          Quello sguardo colmo di amore.
          Quella carezza che ci ha donato amore.
          Una parola d'amore, quando ne avevamo bisogno sempre
          cos'è la mamma, è amore.
          Composta venerdì 25 settembre 2015
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            Scritta da: Giuseppe Cutropia
            in Poesie (Poesie personali)

            Il mio cuore

            Un pensiero ha sfiorato
            il mio cuore
            qualcuno di importante nella mia vita,
            e in quell'attimo nel mio cuore è
            comparso il tuo viso.

            Non ho pensato a cosa legasse i
            nostri cuori, né perché il tuo viso fosse
            apparso.
            Ho domandato solo al mio cuore
            cosa desiderasse.

            E lui rispose

            che nonostante non avesse potuto
            trovare risposte per un tuo timore,
            o per un tuo dubbio, sarebbe stato lì, per ascoltarti.

            Nonostante non avesse potuto
            trovare una soluzione per un tuo problema,
            o impedire che un dolore ti facesse cadere
            sarebbe stato lì, pronto a sorreggerti
            e ad offriti il suo affetto per aiutarti a
            rialzarti.

            Che malgrado non avesse potuto
            evitare che una lacrima solcasse il
            tuo viso, sarebbe stato lì,
            pronto a raccoglierla.

            Che non avrebbe potuto dirti cosa
            essere, ma che ti avrebbe voluto
            bene per ciò che sei.

            E anche se non avesse potuto
            donarti la felicità che avrebbe voluto,
            sarebbe stato colmo di gioia nel vederti
            felice, e che nel tuo sorriso avrebbe
            trovato la sua felicità.

            Che nonostante non avesse potuto
            donarti nulla di più,
            avrebbe donato tutto se stesso
            nella sua totalità, e con tutto l'amore
            che poteva contenere.
            Composta martedì 22 settembre 2015
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              Scritta da: Giuseppe Cutropia
              in Poesie (Poesie personali)

              L'autunno

              Nel continuo alternarsi delle stagioni,
              ecco che sopraggiunge lui
              l'autunno.
              Custode dei nostri ricordi
              di quei viaggi estivi appena conclusi,
              delle amicizie ritrovate e di quelle nate
              nelle caldi notti.
              L'autunno,
              il crepitio delle foglie, che donano ai tuoi pensieri
              il colore di una dolce malinconia,
              lasciando spogli i rami del tuo cuore.
              Ma nel tripudio di quei colori nostalgici,
              ecco spuntare due occhi.
              Uno sguardo gioioso, che dona al nostro cuore
              il colore dell'amore.
              E la malinconia muta in allegria,
              un sorriso che nasce sul nostro viso,
              nell'attimo in cui quella coda scodinzolante ci viene incontro,
              con tutto il suo amore
              ricordandoci, che anche nelle giornate
              dove la tristezza fa ombra sui nostri cuori, lui è sempre lì
              al nostro fianco.
              L'autunno,
              un dolce e lento arrivederci
              a quel sole estivo
              che ha riscaldato le nostre giornate,
              ma consci che l'amore del nostro cane,
              continuerà a riscaldare i nostri cuori.
              Composta martedì 22 settembre 2015
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