Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Un figlio in poche parole

Ogni mattina ti do il buongiorno,
ti prendo la mano per portarti a scuola.
Ascolto il tuo brontolare
e ti tiro un po' per non farti fare tardi.
Ti lascio con un abbraccio
e faccio volare il tempo
per trovarmi dopo un solo attimo di nuovo lì al cancello,
ad aspettarti
e siamo ancora insieme,
tu col tuo diario del giorno
ed io a raccontarti solo buoni fatti.
Ceniamo scherzando.
Poi ti bacio per la buonanotte
e mi addormento subito.
Ho fretta di sognare che sia stato tutto vero
e che domani sia come oggi.
Composta lunedì 28 settembre 2015
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    in Poesie (Poesie personali)

    Il salto d'ottobre

    Sento quell'odore.
    Sono i giorni di novembre,
    quelli che non hanno data.
    Che non ti fanno spalancare gli occhi
    perché il freddo non ti geli lo sguardo.
    Sono i giorni di novembre,
    quelli che ci zoppichi sopra
    perché sono segnati col gesso per terra
    da bimbi pittori.
    Il novembre del tuo ieri ci saltellavi dentro,
    ma era cento anni fa.
    Composta domenica 27 settembre 2015
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      in Poesie (Poesie personali)

      Destinatario mancato

      Il vento fa il postino
      ma nessuno mi scrive sulle foglie.
      Ho mucchi di foglie davanti al mio posto a sedere.
      Ho un muro di posta non scritta
      davanti al mio posto a sedere.
      Non vedo niente,
      non vedo oltre,
      ma non importa.
      Aspetto il vento spazzino
      che porti via tutto
      e lasci il vuoto
      per il prossimo vento postino.
      Composta venerdì 25 settembre 2015
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        Scritta da: Giuliana Z.
        in Poesie (Poesie personali)

        La magia della montagna spaccata

        In una serata magica,
        sotto un cielo stellato,
        dove i nostri tristi pensieri
        abbiamo abbandonato,
        per una sera, da Anguane
        ci siamo immedesimate,
        sorridenti e belle un po' regnanti
        ammalianti, splendide e lucenti
        noi spiriti fatati ladre di pensieri
        realtà degli uomini di ieri.
        Noi che lavavamo i bianchi panni
        in ginocchio con la testa china
        e li stendevamo al chiaro di luna
        con una maestosa danza
        e il nostro canto di speranza.
        Dentro quella montagna
        la magia nell'acqua ancor ristagna
        ognuna di noi con i sui pensieri,
        io sognatrice e voi sognanti,
        con le persone amate
        nel cuore lì presenti.
        Ecco siamo donne di oggi
        con un tuffo nel passato
        in una leggenda che par vera
        noi che, entrando in quelle rocce
        quel canto udiamo ancora.
        Composta venerdì 14 agosto 2015
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