Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Luce tarda di occidente

Luminosità, del cielo a occidente, tramonto settembrino
abbraccia me con la tua dolcezza incantevole,
sospira la brezza crepuscolare, sulla mia pelle,

come carezza leggera, piena di amore e calore,
sciogliendo il cuore di pietra, come confortante gentilezza,
il tramonto grida a tutti, di non piegare la testa

ai dolori della vita, ai dispiaceri e disfatte,
il gentile tramonto, con l'armonioso canto
avvolge ogni vita sulla terra e i suoi angeli vespertini,

con costante tenerezza aiuta le anime bisognose
asciugando lacrime e cuori bisognosi di affetto,
con il tocco magico di Dio, risana gli spiriti malati.
Composta martedì 15 settembre 2015
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    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie personali)

    Buonanotte

    Smetto la pelle dai giganti denti
    per coricarmi e per spogliarmi
    tolgo ad una ad una le serpi dai capelli
    svuotando dalle tasche i coccodrilli
    tengo solo gli occhi
    quelli consueti, quelli belli
    per i miei sogni.
    Non ho lame affilate di coltelli
    cerco la pace, là dove non piove
    notte dopo notte
    cerco la vita e vivo
    io, tra i vivi e il sogno
    un mondo di fratelli.
    Composta sabato 12 settembre 2015
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      Scritta da: Marco Galvagni
      in Poesie (Poesie personali)

      Il sogno più grande

      Sei il sogno più grande mai coltivato
      sin da quando la magia dei tuoi occhi nocciola
      ha rapito il mio cuore un freddo inverno
      e l'immensa luce che emana il tuo volto
      ha abbagliato gli occhi miei ora solo per te:
      solo te esisti nei miei pensieri d'amore.

      E mai per nessun altra ci sarà spazio
      nel bosco incantato della mia mente
      in cui sei canto d'usignoli e profumo di ciclamini.
      Sei il velluto di terra su cui pongo le orme,
      ogni boccata d'aria che respiro,
      l'unica stella che brilla nel mio cielo.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Dove sfocia l'orrore

        Annoverando scheletri d'amore
        sfiora il cielo la cima di pensieri
        ma suona ancora sempre
        contro il tempo
        una qualche anima impostata
        dagli atavici geni, modellata
        dalla voce distorta che conduce
        ad ancorare crediti di voglie
        debilitando il cuore.
        Una vita non basta a contenere
        il peso di uccidere la gioia
        negli occhi di bambini,
        il conto del castigo si protrae
        oltre la frontiera...
        forse potrebbe il pentimento
        scerbare il torto
        lottando con i muscoli del cuore,
        ma pagine di storia degli orrori
        esultano ancora, il pentimento
        rigettato da nuvole si perde
        dentro un labirinto di parole.
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          Scritta da: Stefano S.
          in Poesie (Poesie personali)

          Al finir d'un funesto viaggio

          Al finir d'un funesto viaggio
          mi ritrovo qui a scrivere,
          fui colpito da un mortal raggio,
          che mi sradicò la passion nel vivere.

          Il crescente imbrunir dell'anima
          rende atroce ogni pinsier e respiro,
          esta selvaggia angoscia con me ansima,
          e succhia la linfa vitale come un vampiro.

          Quel tempo fu breve ma bastò a rapirmi,
          un'angelica carezza come te è solo rarità,
          per cotanta distanza nei miei ricordi nuoto.

          Entra nel mio animo così vuoto,
          esplora la mia oscurità,
          cosicché dalla morsa delle ombre... tu possa salvarmi.

          La mezzaluna non fu mai così splendente,
          l'emetter di quel bagliore mi dà ancora i brividi,
          come se una spada mi avesse trafitto, con un fendente,
          e tutt'ora ne avessi le prove, le ferite, i lividi.

          Scendi da quel ponte, piccolo avventuriero,
          le campane non hanno gridato la tua fine,
          spera ancora ad un reincontro, sii un forte guerriero,
          sii una spiga... su un campo di mine.

          Se non rivedrai più quel seducente viso
          non importa, è vivo nei ricordi il suo sorriso,
          il mio battito requiem abbatte ogni muro del suono,
          e quando giungerà, capirai, che in quella tempesta sarò io il tuono.
          Composta mercoledì 9 settembre 2015
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            in Poesie (Poesie personali)

            La rotta dell'amore

            Agguanto ogni tuo ricordo,
            nulla più mi sfugge,
            quella luce degli occhi
            come un faro ad indicarmi la rotta,
            la rotta dell'amore.
            Sulla tempesta
            nel languido spazio di vita,
            approdai sulla terra ferma
            della tua bocca,
            un bacio inaspettato,
            acquietò il mio dolore
            e avvolto dalla forza delle
            tue braccia sentii
            il calore riscaldarmi l'anima dal freddo
            del mondo!
            Forse un Dio ad indicarmi
            la via, a districarmi dalle tempeste,
            dai tuoni della freddezza
            dai lampi del veleno,
            chissà quale stella
            a indicarmi la tua anima
            ad approdare sul tuo corpo,
            e abbandonare la scialuppa
            dei ricordi infranti.
            Composta giovedì 24 settembre 2015
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