Scritta da: Maurizio TED
in Poesie (Poesie personali)
Un mese con lei
Vidi una bellezza
e la presi;
un mese abitai nei suoi luoghi
e ne rimasi incantato.
Così decisi di amarla,
e contemplare il suo ardore
come mio amore.
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Vidi una bellezza
e la presi;
un mese abitai nei suoi luoghi
e ne rimasi incantato.
Così decisi di amarla,
e contemplare il suo ardore
come mio amore.
Taccio
nel tempio degli occhi
a te votati.
Scorro nelle vene
di un vento antico
e sento
e posso
accudire in un brivido
le ali del mattino.
Mi coglie l'immensità
così, planando
sull'azzurro frinire.
La possente rupe
scruta gli orizzonti
adagio
sino a perdersi,
a dissetare
queste mie radici.
Ho l'età del sogno;
nel sole morente
ripara il mare,
profondo singulto
della sperata ora,
custode arcigno
di tanto splendore.
Mia Mylae
regina,
ai petali di un tramonto
affido il tempo
del bramato ritorno.
Mi rifletto
nell'acqua
chiara
e penso,
riflettersi
è riflettere
su noi stessi...
Quando sei
nei tuoi pensieri,
non sei cosciente
del mondo
dove ti trovi.
Se pensi
a tutto,
non pensi
che a niente.
Il pensiero
è avere
d'essere,
tra i due
in equilibrio,
per trovarsi
nell'unicità.
Essendo un'idea,
la qualità
oltre la quantità,
sta
in un viaggio, con bagaglio
noi stessi.
Siamo
liberi
da ogni universo
come il pensiero stesso,
perché non siamo del tutto
dentro ad esso,
immersi
in un nostro spazio,
nell'immenso.
Non abitiamo
e non viviamo
per sempre,
dentro il presente.
Conosciamo l'universo
Umano,
conoscendo
il più complicato:
semplicemente
non può esaurirsi,
in un'idea
come
"fatale",
Fine.
Mi immagino,
con mani in grembo,
un calore per carezza,
la mia mano sfiora te.
I lunghi capelli sciolti,
dondolando su una sedia,
ti canto la mia ninna nanna.
Ti racconto,
la vita e i colori,
i profumi e i sapori.
I miei occhi,
son i tuoi,
finché in me vivrai.
Ti stringerò,
quel giorno forte al petto.
Ecco la felicità
Ed ora,
in quest realtà,
lasciatemi sognare.
Sono solo una donna.
Scrivo questi versi
affinché non muoiono mai,
con la speranza che un giorno
torneremo a vederci nei nostri sogni;
dove non esistono le distanze,
dove posso prendere la tua mano
e baciarti contro il muro dell'oblio,
nonostante il presente,
nonostante le avversità,
continuando sempre
ad amarci
a favore del domani,
Anche quando siamo persi
dalla voglia
di rivederci ancora.
E se tu fossi frutto della mia
fantasia
di emozioni che ho sempre cercato
che sentivo mie
ma orfane di quell'anima in cui riconoscermi
sguardo in cui perdermi
braccia in cui trovare il calore che solo l'amore sa donare
labbra da cui abbeverarmi
per far nascere quella scintilla che da vita al viversi
al cercarsi per non più lasciarsi
al completarsi
ma apro gli occhi e ti vedo qui
accanto a me che mi sorridi
no tu sei la mia realtà.
Cara e bella donna
raminga
il cuore senza rughe
giovane come l'acqua
sembri una nuvola di cotone bianco e leggero
pronta a tornare com'eri prima di essere nata.
I soldi non bastano mai,
e coi soldi fai tutto,
vai dappertutto,
e i sogni diventano realtà,
e ti compri ogni cosa,
e tutto ha un prezzo;
anche la felicità,
anche l'amore;
ogni cosa diventa possibile,
se hai i soldi;
e la povertà,
è la cosa peggiore,
in una società,
basata solo sul possesso,
e sul potere economico,
lo schifo della nostra società,
il suo lato peggiore.
Pozzo notturno,
la luna, c'è caduta dentro
e non si vede;
il tempo nicchia,
vento notturno;
una moto nella notte,
sfreccia verso il suo destino;
degli sfaccendati, girano di notte;
sera notturna.
Osservo la pioggia
mi immergo in ogni goccia
e in fondo a quel destino
scopro un'alba dolce
che sfoggia riverberi lunari
da cui il mattino sboccia,
la calma di una rosa,
la penombra di odori rari,
inebrianti nelle narici,
mi avvolgono nell'embrione
di un nuovo giorno che nasce
e anch'io ritorno in fasce.