Scritta da: Rosanna Russo
in Poesie (Poesie personali)
Siamo mùsici dell'amore
È un accordo di cuori
ricamo su un pentagramma-
quella nota sublime
che ora diviene sinfonia.
Mùsici siamo dell'amore.
Composta venerdì 19 giugno 2015
È un accordo di cuori
ricamo su un pentagramma-
quella nota sublime
che ora diviene sinfonia.
Mùsici siamo dell'amore.
Non è ancora domani
confine del non più oggi-
squarcio color dell'ambra,
dimora di pensieri sospesi.
È dinanzi a me la nicchia del tempo
ove echeggia il suon di vitale fonte.
Ora mi accingo a varcarne il confine,
lascerò dietro me il consunto appiglio,
fresche acque lambiranno nuova vita.
D'intorno a me è un giacere di terra arsa,
ha obliato l'amor che l'ha nutrita,
il fior che avevo colto e al cuore stretto,
sparge su essa i suoi petali rosati,
memore di gai giorni presi d'amore.
Ombrati ricordi fan capolino
rimembrando fremiti d'amor che fu.
Petali di un tempo mi carezzano,
rivedo i luoghi dove un giorno ho pianto,
stilla una lacrima e or si posa sul cuor.
Leggiadre ali di brezza
che van sfogliando i miei pensieri,
è l'alba e il nuovo dì sorge
dei suoi colori or tinge il mare,
così nel tacito suo fluire
questa vita mi prende.
Composto stai
sull'orlo della strada
con l'occhi appesantiti
capaci, così diversi e un poco divertiti
che non nascondon dolo e freddo
per niente intimorito dai pallidi volti
ci guardi avvolti nei cappotti
incespicando, presi dalla corsa
sei a irriderci un poco per vendetta
con benevolenza
e ti domandi cosa stiamo a fare
oltre forzatamente al faticoso
inutile respiro
tu amico mio, che nemmeno hai più la voglia di volare
tu che pazienti il vivere
non hai parenti?
Amici? Una compagna da ammirare?
Tu solitario e fermo
tu che aspetti e non domandi troppo
che sconti il giorno e attendi
che il tempo grato arrivi con l'ultimo volo
per scendere di giostra a testa alta
senza compiuti torti
invidio la tua quiete che si lascia stare
invidio quel tuo modo rassegnato
l'attesa che si fa aspettare
ridi di me che piango, io che sto male
io che vorrei volare ancora e non ho cielo
io che lamento di presunzione vana
d'inutile ambizione
io che di giorno muoio
d'angoscia e di sgomento
e che di notte, solo
mi alzo in volo e sogno.
Guarda la luna,
può dare riflessi romantici,
regalando momenti unici.
Guarda il mare,
con la sua immensità,
regala un'immagine spettacolare.
Guarda le stelle,
con il loro splendore,
fanno brillare ogni amore.
Notte calda di un'estate, senza tempo
pensieri e sospiri, mentre la luna splendida
osserva la terra con malizia solita,
i sussurri notturni avvolgono, ognuno di noi,
travolgono il cuore, fanno piangere l'anima,
incapace l'umanità, di amare il prossimo,
sulla terra regna l'egoismo, corruzione e violenza,
la speranza sembra irragiungibile, io mi rifugio tra le stelle,
dove tutto brilla di serenità, dove tutto è amore.
Ascolto l'armonia del cosmo, sperando di sentire
l'armonia di Dio, perché di lui ho bisogno,
ogni giorno della mia vita.
L'universo è spettacolare, e pieno di amore
vivo e pulsante di luci e respiri
è l'aspetto costruttivo, della buona realtà,
l'universo è il pensiero di Dio, è la mente stessa
la sua intelligenza, la sua potenza, la sua sapienza,
la sua determinatezza, la sua incrollabile, coerenza.
L'universo è una spirale, di amore infinito,
nel buio di un vuoto, misterioso e sconosciuto,
nell'armonia di un cosmo, che batte come il cuore,
noi siamo qua, piccoli, arroganti, superbi,
padroni di un pianeta che, abbiamo rovinato,
dove la natura si ribella contro di noi,
niente è nostro, né mio né tuo,
noi siamo insieme, legati alla terra
incatenati alla nostra galassia
la quale a sua volta, è legata alle altre galassie
e segue il suo giro interminabile
forse verso il cuore di Dio.