Poesie personali


Scritta da: Giovanni Piscopo
in Poesie (Poesie personali)

Era mio padre

Dalle mie braccia protese
fino ad oggi;
che t'imploravano di sollevare,
di accarezzare;
al giorno che mi son dovuto allontanare,
nel suono elettrico di un avvitatore.
Ho ingerito milioni di parole
contribuendo a migliorare
il nostro dialogo,
intento solo a tremare le mani.
Le tue azioni oscene e meschine,
abitano nelle mura sporche di rosso,
e così sempre più distanti le tue braccia.
E tu, diventavi così il mio rimpianto,
sciogliendo in lacrime di sale le tue braccia;
e io, abituato a vederti roccia,
mi accorsi lì ch'eri come burro.
Ora è giunto quel domani,
che tanto sognavo da bambino,
di essere un buon ragazzo, un buon figlio,
per mia madre.
Soprattutto un padre.
E quando i miei figli diranno;
"il nonno com'era?
E io gli dirò;
come un inizio e fine di fiaba;
" era mio padre. "
Composta sabato 16 maggio 2015
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    Scritta da: Marco Galvagni
    in Poesie (Poesie personali)

    La luce d'un'estate in una fortezza

    È un'estate degli schiavi d'una guerra
    priva d'un ideale per la patria non amata.
    I raggi dorati e bollenti del sole
    spaccano le pietre di granito
    d'una fortezza in cui si pone rifugio
    nelle ore di tregua dell'aspra battaglia.
    Una vita animalesca, d'un incauta lucertola,
    perde la coda, ansima ma prosegue il cammino.
    Seduti intorno ad un tavolo sudicio
    puntiamo il poco denaro in giochi di carte,
    giochi di furbizia, nel reciproco inganno
    all'unico fine d'accaparrarci una somma,
    una ricchezza fittizia, il giorno dopo sparisce.
    S'elevano le colonne di fumo delle sigarette,
    un fumo denso, traspaiono solo i visi di fronte.
    Sono gli unici momenti di vaghi discorsi,
    una matura esperienza di sofferenza in ciascuno.
    Nella veglia delle ore notturne di tregua
    s'odono solo echi di spari nel silenzio,
    nel cielo sferzano lampi di proiettili.
    L'unica luce è risorgere in un mondo di pace,
    fare ritorno in un paese trasformato,
    non accecato, unica mira espandere i confini,
    dove la dolce ferita sarà ascoltare la vita.
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      Scritta da: Silvia Franco
      in Poesie (Poesie personali)

      Tempo

      Il tempo passa.
      Il tempo passa mentre noi decidiamo chi vogliamo essere.
      Passa mentre decidiamo con chi passarlo
      e nel frattempo avanziamo soli.
      Il tempo che non è uguale per tutti
      perché è un bene troppo di lusso
      che non tutti posso permettersi di spendere.
      Il tempo che con il suo schiaffo
      lascerà il segno dei suoi 5 minuti sulla nostra fronte.
      Il tempo che passa a prescindere da tutto.
      A prescindere.
      Sempre e comunque.
      Composta martedì 12 maggio 2015
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        Scritta da: Oliviero Amandola
        in Poesie (Poesie personali)

        È la sera la più dolce esca d'amore

        Basterebbe un tuo bacio per rendere
        immortale la notte e levigar sul mio viso
        quel malessere che il sorriso solo,
        a quest'ora, governa la voce ed il corpo consola.

        Fresco e crudele, come il vino dolce
        che rende casto il peccato nelle parole,
        è la sera un'esca di maliziose speranze,
        dove potersi consegnare all'amore come fanciulli.

        Ma basterebbero i tuoi occhi, talvolta,
        per intimare ad ogni lacrima versata
        la veglia; tu, corsiera maturata di grazie,
        che vai cercando fiera l'ombra di luna,

        sopra la quale adagiar le tue pose,
        scintille costellate dai raggi sapienti,
        quando l'uno nell'altra, chiusi gli occhi,
        scavalcheremo la notte fino all'ultima stella.
        Composta martedì 19 maggio 2015
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          in Poesie (Poesie personali)

          Mancanza

          L'alba mi ricorda quanto sei bella.
          Il canto degli uccelli a primavera mi ricorda la tua voce.
          La dolce brezza di maggio mi ricorda le tue carezze.
          Il sole con i suoi caldi raggi mi ricorda i tuoi baci sulla mia pelle.
          Cerco in ogni modo di resistere alla tua mancanza mio dolce amore.
          Resisto, ma conto ogni minuto che mi separa da te.
          Resisto, ma cerca di venire presto da me.
          Composta domenica 17 maggio 2015
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            Scritta da: sossio
            in Poesie (Poesie personali)

            Ad un drogato

            Non guardare ogni giorno
            negli occhi di lete
            senti il profumo dei campi
            delle viole, delle rose
            guarda in te stesso
            segui il volo dei gabbiani
            vai lungo i viali illuminati dal sole
            cavalca con la fantasia
            l'eterna ebbrezza della felicità e
            dell'amore
            allontana per sempre la spirale
            di questa mera illusione.
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