Poesie personali


Scritta da: Sandra Piogia
in Poesie (Poesie personali)
Fosse affine l'anima mia
a una fredda stagione come l'Inverno
porterebbe con sé gelo e vento
per spazzare pioggia e nostalgia.
Ma ahimè lontano è
questo cuore dalle intemperie
incosciente e in catene
di dubbiose emozioni.
Lui è caldo, lui sente
e si logora lento cercando riparo
nell'ipocrisia del tempo.
Composta martedì 14 ottobre 2014
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Normali

    Normali,
    vedo la gente passare,
    e svanire piano dalla vista,
    perdersi tra i tanti;
    invidio la loro normalità,
    la calma,
    vita regolare;
    come è difficile a volte,
    diventare normali,
    essere accettati;
    a volte non sei capito,
    vilipeso,
    etichettato,
    mal giudicato;
    non è facile
    essere normale,
    sei come una trottola,
    vittima di interessi,
    calcoli e opportunismi;
    la tua vita è spesso un gioco,
    in mano a d altri;
    la mia vita deve essere solo mia,
    e la decido io,
    o non decido niente,
    se non voglio;
    non è facile essere normali.
    Composta martedì 14 ottobre 2014
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      Scritta da: Alba Nuova
      in Poesie (Poesie personali)

      Il volto innocente dell'amore

      Anima mia,
      non abbandonarmi qui
      tra le spoglie inermi
      di questa ingannevole nostalgia

      Restami accanto, prendimi la mano
      e mostrami sempre la via della luce
      quando gli occhi saranno annebbiati dalle paure

      Non deludermi anima,
      obliata, in questa scaltra dimora
      dove affatico a comprenderne il senso

      Continua a svelarmi il tuo ciglio eclissato
      finché io possa vivere l'autentica ascesa
      per appurare l'innocente volto dell'amore

      Non mi abbandonare anima
      e rammentami sovente
      l'arcana e la mistica fiaba d'origine
      beato così il cuore,
      possa piangere le sue lacrime solitarie.
      Composta mercoledì 8 ottobre 2014
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        Scritta da: Mauro Albani
        in Poesie (Poesie personali)

        La solitudine

        Gettare un sasso in uno stagno e ammirare i cerchi che l'acqua crea.
        Seguire con lo sguardo quel movimento così speciale e naturale.
        Solo il mio pensiero si ferma e nel silenzio un'emozione che brucia.
        Quanti cerchi abbandonati, quante anime perse mentre la mia solitaria vaga nell'infinito.
        Il silenzio risuona nella testa, è come un'incudine battuta dal ferro freddo di un dolore.
        Giorni che passano nell'alternanza di emozioni stanche e ormai sbiadite, mille facce da usare per convenienza ma nessuna che riconosce la mia anima.
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          Scritta da: ines sansone
          in Poesie (Poesie personali)

          Io sono una guerriera

          Quante volte
          mi sono creata dei cancelli immaginari
          dove per anni ho aspettato, ho sperato,
          ho pianto.
          Un cancello rappresentava la mia vita fino a che non sono
          diventata una donna,
          ero impigliata ad un edera vicino a quel cancello
          era un ricatto,
          una disperazione che vivevo da piccola.
          Volevo che tu mamma mi amassi
          perché ero tua figlia, punto,
          non perché qualcuno ti dovesse dare una motivazione.
          Volevo che tu sentissi la paura di non essere abbastanza
          e che mi chiedessi scusa.
          Quel cancello un giorno
          l'ho spalancato
          ti ho guardata negli occhi
          e ti ho detto che io volevo solo potere avere fiducia in te.
          La tua risposta
          "non vai bene per me fatti la tua vita".
          Mamma la vita di una donna
          è la sua mamma.
          Ho stretto i denti in quest'anno
          la poesia è stato il mio grido
          e sono andata avanti.
          Io sono una guerriera.
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            Scritta da: Sannino Michele
            in Poesie (Poesie personali)
            Era come un bel sogno.
            Volavo altissimo
            ed era tutto stupendo,
            come le mie Ali.
            Era una emozione unica.
            Volavo a quote altissime
            quando un dolore atroce,
            un bruciore fortissimo,
            sentii sul mio corpo.
            Fui ferito, tornai giù.
            Ora quell'Angelo cerca di guarire
            il suo Cuore, le sue Ali,
            per ritornar a volare lì in alto
            dove Dio vorrà portarmi.
            Composta sabato 11 ottobre 2014
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              Scritta da: Marisa Marimare
              in Poesie (Poesie personali)

              Le gabbie d'acciaio

              Le gabbie d'acciaio
              contengono respiri,
              battiti di rabbia,
              oleosi sudori.
              Del loro male
              vivono incatenati,
              insensibili delle famiglie altrui
              ma docili per le proprie.
              Scenari finti e astratti
              predominano come torri
              fondati su un terreno di sabbia
              fragili alla prima tempesta.
              Non esiste fra loro l'unità dei popoli
              eppure cercano consensi da loro
              vogliono la libertà dell'ego... e
              come ubriachi insensati
              scatenano guerre, inimicizie
              in un paese di pace.
              Composta venerdì 10 ottobre 2014
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                Scritta da: Mariella Mulas
                in Poesie (Poesie personali)

                Una lacrima di donna

                Quel verso di destino
                che intristisce
                solchi di vita,
                inaridisce labbra
                in sensi di terrore.
                E quella lacrima
                sul viso di donna
                scivola dagli occhi
                stupiti in un respiro
                che va oltre.
                Ed, esanime, segna
                in getti rossi fatali
                il suo spegnersi...
                dolorosamente trafitta
                dalla violenza,
                dall'abuso,
                dall'impazienza,
                dal martirio.
                Ah, lacrima di donna
                che irrori di perché
                gote ormai pallide,
                sei ultima traccia
                a chiedere giustizia
                in questo mondo umano
                che s'infiamma feroce
                d'irrazionali delitti.
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