Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Disturbo pomeridiano

Sottile, un arto di mosca
posato sul dorso
delle tue pelli
solca, di lembo in lembo,
parecchi nervi.

Non si direbbe
la mole d'insetto
capace di tante scosse.

Eppure,
lontano dall'erba,
lungi dai campi,
spira nell'aria un lamento
l'ode il respiro
lede lo spirito
e fremon le membra.
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    in Poesie (Poesie personali)

    la casa un pò appartata

    Salgono in coppia
    e scendono divisi.
    A salire la voglia ed i sorrisi,
    a scendere il pudore,
    l'andare via veloce,
    di chi ha pagato.
    Ha goduto.
    Per portarla su gli ha offerto anche da bere. Quando è finita neppure un bicchier d'acqua.
    Lei scende lenta
    giusto un po' più indietro.
    L'aria di chi ha finito.
    Il viso è ravversato
    per la volta dopo.
    Trucco su trucco,
    così fino a stasera,
    a stanotte,
    a domattina.
    Composta domenica 14 settembre 2014
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      Scritta da: Fidanka Kostadinova
      in Poesie (Poesie personali)

      King's Cambridge

      Una sete sempre presente,
      un'astronave che vola,
      il punto finale è invisibile, ma esiste,
      sembra al settimo cielo.

      Informazioni, studio, viaggi,
      caotico percorso,
      amori, ambizioni, crolli,
      è fine del mondo.

      Mi alzo per ennesima volta,
      la luce trascina avanti,
      che cosa affascina, brilla,
      forse solo un sogno lontano?

      Sono davanti alle porte famose,
      è domenica tranquilla, soleggiata,
      il cuore batte, batte,
      la mente è soddisfatta,
      il giorno è particolare,
      compio precisi anni.

      Le porte di King's
      si aprono lentamente,
      due portieri con divise antiche
      mi fanno inchino davanti:
      "Wellcome, please, ben arrivata!"

      Ma come, sempre pensato,
      che forse non lo merito,
      forse non sono adatta!?

      "Sei stata sempre apprezzata,
      sei stata sempre aspettata,
      l'unico ostacolo è stato-
      la posizione geografica,
      dove sei nata.
      Cambridge te saluta:
      Happy new Birthday to you!"
      Composta lunedì 1 settembre 2014
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Ho lanciato l'ancora della mia barca
        in acque profonde di antiche memorie.
        Le onde silenziose bussano alla mia porta
        portandosi sulla spiaggia il mio volto.
        Guardo la luna e l'ultima stella
        prima di volare con un gabbiano
        in cerca della primavera
        che porta sulle ali.

        Non riconosco più la voce della natura morta
        trafitta da raggi di un sapere sciocco.
        L'uomo cammina su deserti di sale
        odorando prati verdi visti in un giornale.

        Prende vela la mia vecchia barca
        l'ancora è rifugio di un polipo ferito
        mentre i remi giocano con le onde.
        Il nome della mia barca galleggia lontano,
        un pesce lo morde pensandolo animale.

        Solo sotto un cielo che si apre alla luce
        va la mia barca in cerca del suo porto.
        Non vi sono né reti né boie
        in questo mattino aperto come un fiore.

        Dormo tranquillo in questa barca amica.
        La brezza lava le ferite aperte dalla vita.
        Non ho tempo per baciare la notte.
        Suona una sirena che viene da altri lidi:
        è il mio orologio senza lancette
        a richiamarmi nuovamente alla vita.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Un sogno di gioventù si trasforma in fiore
          quando il giardiniere ascolta una brezza
          sollevare la terra al bacio del sole.
          Portiamo nel cuore un balcone di luce
          con vasi di terracotta e un cuore che brucia.

          Guardiamo l'ombra giocare con un ragno
          in un angolo tessuto con filigrana di ricordi.
          Abbiamo costruito il camino con muri di pietre
          tessendo fiabe popolari e fiori dai petali secchi.
          Mettiamo le mani nella bisaccia del tempo,
          estraiamo un album di foto color seppia.

          Solo gli occhi credono ancora al passato
          con covoni di grano nell'aia dei nonni
          insieme a cavalli sbandati da cani randagi.
          Le mani sono aperte al prossimo dono
          appeso a un filo che dà vita al cuore.

          Nel giorno siamo bambini ancora lattanti
          mezzo addormentati e mezzo stanchi.
          Eppure siamo stati giardinieri attenti
          sentivamo i bulbi germinare all'alba,
          udivamo le canzoni delle foglie morte
          accompagnare la nascita delle gemme.
          Capivamo le note d'amore dei nostri fiori
          quando la farfalla li visitava con il sole.

          Abbiamo ancora tempo a rifarci il giardino
          con fiori colorati e gocce che cadono
          dal nostro fiorito balcone della vita.
          Sbirceremo allegri la camminata
          di un'umanità rinata con cuore di bambino.
          Composta sabato 13 settembre 2014
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            Scritta da: realtà
            in Poesie (Poesie personali)

            Lo spirito della quercia

            Come una grande
            bianca crisalide,
            aspettando la primavera
            per potere
            dalla neve
            risbocciare
            e le verdi foglie
            veder riapparire.
            la quercia,
            la primavera
            vorrà festeggiare,
            con il vento
            la vedrai ballare
            e con le foglie
            come mani in aria
            agitare.
            preparati i semi
            della prossima
            generazione
            aspetta paziente
            l'estate,
            per la nuova
            azione.
            giunto il calore
            della nuova estate
            libera i semi
            con grande arte,
            poi il tempo
            si mette a sfruttare
            finche le foglie
            non cominciano
            a cambiare
            e con il vento
            andranno a volare
            avvisando la madre
            dell'innverno l'arrivare.
            Si prepara allora
            quercia la grande
            alla nuova, bianca,
            cristallina crisalide.
            Composta sabato 13 settembre 2014
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              Scritta da: realtà
              in Poesie (Poesie personali)

              La danza del vento

              Gira, gira,
              la foglia nell'aria,
              balla insieme
              a tutta la patria,
              sale e scende
              la foglia collabora,
              insieme al ritmo dell'aria,
              danza ancora
              la piccola foglia,
              danza ancora
              con tanta voglia,
              danza ancora
              se il vento vorrà,
              se cessa
              il vento
              la foglia
              cadrà.
              Composta sabato 13 settembre 2014
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                in Poesie (Poesie personali)
                L'amore
                quando lo incontri
                non puoi fare a meno
                di subirne il suo incantesimo
                ti colpisce come un dardo
                scoccato da una balestra stregata
                non puoi contrastarlo
                poiché è lui che guida i tuoi passi
                è detta le regole del cuore
                non conosce limiti ne barriere
                la sua potenza trascende ogni forza
                naturale e innaturale
                non c'è via che possa impedire
                l'adempimento di un destino già segnato
                sconfigge ogni paura.
                Uno sguardo un bacio
                e tutto attorno
                non c'è più nulla
                solo due anime indivisibili
                l'amore
                varca i confini della vita
                lascia nel tempo un'impronta indelebile
                e l'affermazione.
                D essere immortale.
                Composta venerdì 12 settembre 2014
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Canto

                  Canto la donna ed il suo olezzo,
                  canto l'amore con gran fervore,
                  canto col cuore, come sono avvezzo,
                  canto la luna ed il suo chiarore.

                  Canto le stelle, il mare, il tramonto,
                  l'alba, l'aurora, la pioggia e il vento,
                  che il poeta in qualsiasi momento
                  con le emozioni mette a confronto.

                  Canto ancora la fauna e la flora,
                  la natura canto e la sua amenità,
                  che ha i pregi della bella Pandora
                  e i mali, che Giove con crudeltà
                  mise nel vaso, che Epìmeteo aprì;
                  indi si sparsero su tutta la Terra
                  e l'uomo per ciò soffre ed erra,
                  ma la Speme lo sorregge ogni dì.

                  Canto forte l'ira e lo sdegno,
                  assistendo ai disastri sociali.
                  Gli scellerati di sottile ingegno,
                  dischiudendo lo scrigno dei mali
                  e uccidendo anche la Speranza,
                  che sola rimase in fondo al vaso,
                  ricavano salute dalla doglianza,
                  che i deboli al suolo ha spesso raso.

                  Così la vita non è una favola bella:
                  veni, crevi, deinde sudavi et alsi;
                  ebbi il vento a prua e la procella,
                  saepe bibi fel liquoresque salsi.

                  Gino Ragusa Di Romano
                  Dal mio libro "LACRIME E SORRISI"
                  Composta venerdì 10 settembre 2010
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                    Scritta da: Rosita Matera
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Storia di una foglia

                    Groviglio di terra che ha preso fuoco,
                    la foglia sull'albero prepotente rosseggia.

                    Pagina accartocciata
                    su cui si legge ancora
                    un brivido caldo rubato all'estate.

                    "È vecchia la foglia" mormora il cielo,
                    ma ha ancora tanta vita da raccontare alla terra
                    che si nutre delle sue storie
                    ed ascoltandole
                    si fonde in un abbraccio e se ne innamora all'istante
                    fino a generare
                    un seme da germogliare.
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