Poesie personali


Scritta da: Alessandro Lemucchi
in Poesie (Poesie personali)

E della morte

Se cotanta vita
è su menzogna antica costruita
la morte compagna sia.
Ignito spiro l'alma arde
psiche insania
dal pensier discorde
il cor schernia.
Angoscioso il tormento
dell'irreale sogno
trae godimento
e dall'esistenza repugno.
Nella nera melma
l'ego si dibatte
è eterea salma
e l'oscuro male non più combatte.
Lenimento dal non essere trova
dono supremo è l'unione
nell'eterna alcova
che dell'umana vicenda è conclusione.
Libero nell'universo
senza più catene
l'oceano del tempo attraverso
e all'intelletto tutto chiar diviene.
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    Scritta da: Michele Gentile
    in Poesie (Poesie personali)

    Scrivi

    Sino a farti male
    fino a far sanguinare
    le tue solitudini.
    Scrivi sui giorni
    per dare un nome alla vita.
    Scrivi la notte
    seguendola di nascosto
    sino a farle compagnia
    fino a sopravvivere.
    Senza fiato
    scrivi,
    brutalmente
    sino a consumarti
    fino a goderti,
    per donarti la speranza
    di un cielo più clemente.
    Composta venerdì 14 marzo 2014
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      Scritta da: Luigi Berti
      in Poesie (Poesie personali)

      Una stella

      Vorrei scriverti una canzone che ti faccia capire,
      come è bello stare insieme anche quando fuori piove,
      vorrei prenderti una stella allungando la mia mano,
      e posarla sul tuo viso per vedere il tuo sorriso,
      poi la sera guardo il cielo e fra tutte quelle stelle,
      una sola si avvicina al tuo volto di bambina.

      Vorrei fare tante cose con il cuore di un bambino,
      che vibra e si trasforma quando sfiora la tua mano,
      vorrei essere quell'onda per poterti trasportare,
      dentro tutti i miei pensieri e farteli sfogliare,
      poi la sera sulla spiaggia sento forte il tuo odore,
      e la sabbia mi nasconde una frase fra le onde.

      Vorrei sempre non mancare a una parte del tuo cuore,
      dove tengo custodite tutte quante le parole,
      vorrei leggere i tuoi occhi come un libro aperto,
      e correggere un errore con lo sguardo se l'ho fatto,
      sento forte il tuo battito che abbraccia il mio cuore,
      e poi senza dire niente gli occhi leggono la mente.

      Vorrei rapire quella stella che mi culla e mi sorveglia,
      la sua immagine è nel cielo senza macchia e senza velo,
      vorrei essere la sua fonte come l'acqua scorre a monte,
      scivolando lentamente accarezza cuore e mente,
      il suo sguardo è lontano ma ogni notte mi protegge,
      e seguendo la sua scia la mia anima vola via.
      Composta venerdì 14 marzo 2014
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        in Poesie (Poesie personali)
        Ricordi che mi dolgono

        Madre mia,
        mi frustano i ricordi
        per quello che ho fatto
        per quello che non ho fatto,
        quando tu eri il mio sole
        e m’illuminavi di vita,
        e quando la luna
        che mi hai coperto con le stelle.
        Madre mia angelica fata,
        fai un miracolo,
        a far spuntare
        un meraviglioso paio di ali
        per volare in alto,
        sempre più lontano,
        dove i ricordi ancor non son nate,
        al primo bacio d’un amor grande,
        che germoglia una
        nuova vita.
        Composta lunedì 17 marzo 2014
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          Scritta da: Simone Sabbatini
          in Poesie (Poesie personali)

          Permettete una domanda?

          Sapete voi dirmi, grandiosi scienziati,
          studiosi di quello ch'avviene in natura,
          geniali inventori di buoni rimedi,
          o d'armi cattive da fine del mondo,
          sapete voi dirmi, con calcoli astrusi,
          con anni di conti e di formule strane,
          vi chiedo, sapete cos'è più veloce:
          la luce che mai non è stata raggiunta,
          che ancora dà dubbi di moto e natura;
          il tempo, che varia secondo il momento,
          che scorre a partire da dentro di nöi;
          la mente, che mentre tu dici una cosa,
          già cento ne pensa, e non v'è chi la fermi?
          E mentre cercate la giusta risposta
          gettate un'occhiata ad un raggio di sole,
          che gira in un'ora che dura un minuto,
          nel quale i pensieri si fanno a milioni.
          Composta lunedì 23 agosto 1999
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            Scritta da: Simone Sabbatini
            in Poesie (Poesie personali)

            UOMO

            Investito da piccole gocciole
            bombardato cammino veloce.
            Questo suolo di spagna mi bagna
            di tantissime tiepide lacrime.
            Macroscopiche inutili ondate
            microscopica pioggia mi portano.
            Questo cielo trasmette apatia,
            questo vento mi porta già via.
            Razza umana, d'ominidi vani,
            vanità del lamento vi porta.
            Coinvolgente, e non poco, lo ammetto,
            ora prende anche me, che son io,
            che non posso più esistere io,
            che oramai non c'è più modo mio.
            Composta domenica 2 aprile 2000
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              Scritta da: Lucia Quarta
              in Poesie (Poesie personali)

              L'amicizia

              L'amicizia è come un fiore
              con splenditi petali,
              l'amicizia è affetto,
              fiducia e rispetto.

              Quando un amicizia è vera
              la chiudi dentro di te,
              sarà comunque, dovunque.

              Se sarà vicina lontana,
              sarà sempre li la vorrai ascoltare,
              non perderà mai ai tuoi occhi il suo valore.

              L'amicizia è come quando guardi il cielo,
              che è così immenso davvero,
              come il sole che riscalda l'aria
              così l'amicizia riscalda il cuore.
              Composta mercoledì 12 marzo 2014
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                Scritta da: Michele Gentile
                in Poesie (Poesie personali)

                Atena

                Perdente di lungo corso,
                omaggio all'indecenza
                un'ombra che mendica
                manciate di sole.
                Piove ruggine
                sul tuo pugnale,
                da queste parti oramai
                non muore più nessuno.
                Il rancore spalanca gli occhi
                ed io neppure me ne accorgo.
                Conto di rinascere
                tra qualche secolo
                schiavo della stessa fede,
                armato fino ai denti.
                Sui nostri altari
                solo il sangue
                di un lento dimenticarci.
                Composta mercoledì 12 marzo 2014
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