Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Quando s'avviva un vento

Dispiuma il flabello roggio
che nel botro specchio riverbera
un veemente vento di ponente,
col suo fiato amplificato
spennacchia volatili appollaiati
chiome scuote e scrolla
nuvolaglie scardina e disgrega;
astuto, da spiragli o mal chiuso
si intrufola per porte e scale
mulina tra piazze sagrati e vie;
traversale a pioppi e salici
di terrose fiumane lontane mugola
pareti rocce e muri come boomerang
colpisce e si allontana.
Se soffia tanto e alla valle
in cui ebbi natali un giorno
acceso va il ricordo
su, oltre i querceti e i pruni,
nel cimitero sotto il greppo
forse lo udirà nell'aldilà
mia madre da tempo seppellita
e si rispolvererà un pezzo di vita
passato e insieme consumato.
Cade questo ritaglio di tempo
ventilato che non mi allieta
nel risucchio di un greppo;
ora, tra mulinelli di solitudine
fa stragi di pensieri e sogni.
Atterrami, rovesciami e scalzami
pure vento ma non immalinconirmi.
Invidia, non vedi, da noi si alza
per te che anche se muori risorgi.
Composta lunedì 16 dicembre 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Strade di sabbia

    Aveva parole dentro le mani e carezze sulle labbra.
    Aveva capelli d'oro e arcobaleno negli occhi.
    Aveva voglie e corse, desideri e porti.
    Aveva notti e aveva giorni riposti in valigie fatte di sogni.
    Aveva strade, aveva vette, aveva mari da esplorare.

    Aveva paure, aveva rimorsi, aveva frammenti di amore e di sale.
    Aveva pioggia di lacrime e neve nel cuore.
    Aveva strade di sabbia e il vento come direzione.
    Aveva un tempo da reclamare ed emozioni da rifiutare.
    Aveva me nella tasca e la voglia di scappare.
    Ha tolto me e tenuto il resto ma più alcun posto dove andare.
    Composta mercoledì 8 gennaio 2014
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      Scritta da: A. Cora
      in Poesie (Poesie personali)

      Venti casuali

      L'oscura
      parentesi, travolgente
      del tempo che forte
      avanza

      Racchiude la greve tua assenza
      in giorni fatti di
      niente

      Più non s'ode un sorriso, a render
      chiassoso, il momento, ne il batter felice
      del cuore, a dare importanza agl'istanti

      Sospiri, come soffi di venti casuali, offuscano
      gl'occhi ed il cuore, dove si perde l'essenza
      che ancora ricordi
      l'amore

      Raggi infuocati d'un sole, abbagliano muti pensieri
      del'oggi, ancor in memoria presenti
      a fredde carezze
      del ieri

      Ed ecco che torna il respiro, mentre
      un presente ancor vivo, in
      cocci dagl'occhi
      amati

      Che lascian disperso
      il passato.
      Composta mercoledì 8 gennaio 2014
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        Scritta da: Emanuele Gentili
        in Poesie (Poesie personali)

        Siamo la punteggiatura del mondo

        La nebbia sta avvolgendo questo mia serenità
        guardo fuori
        una finestra è aperta
        lontano
        forse sto vivendo il sogno di qualcun altro

        ed è allora che apro le braccia
        prendo il volo
        attraverso tutta la mia Italia
        la amo di più
        piccola e da lontano
        mentre cercano di farmela odiare
        la mia Italia

        Scendo e bagno i piedi
        al sole
        ed è tutto un lontano ricordo

        Mi sdraio su questa spiaggia
        tiepido il viso ai raggi
        accendo un respiro
        lo proteggo dal vento
        mi infiammo
        scaldo il mare
        l'aria
        il tuo ricordo

        Mi avvolgo con il tuo sguardo

        Suono la tua voce
        a memoria pongo l'accento
        finisco le frasi per iniziare nuove pagine
        di vita con te

        Siamo la punteggiatura di questo mondo
        il punto che ci riporta a casa
        la virgola che da respiro al nostro rincorrerci
        il quesito sul come farei senza
        la riposta esclamativa che arriva con i tre punti
        uno dentro l'altro
        amanti appassionati
        ammassati
        come dei pensieri sconnessi
        apostrofati a darsi un senso

        Ed è allora che ho voglia di andare
        nella stanza blu dei tuoi occhi
        dove il senso trova risposta.
        Composta sabato 12 ottobre 2013
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          Scritta da: Sabrina
          in Poesie (Poesie personali)

          Parole

          Parole, tante parole, a migliaia,
          come piccole gocce di pioggia,
          che cadono sulla tua pelle,
          ti bagnano, ti entrano dentro
          e scorrono in te, nel profondo.

          Parole, come piccoli fiumi impetuosi,
          portano in se idee, sensazioni e pensieri,
          uniti, abbracciati tra loro,
          che avanzano veloci nella corrente
          e lottano per sopravvivere
          nella tua mente.

          Parole, belle parole, preziose,
          che esprimono i grandi valori,
          che portano pace e donano forza,
          colmano il cuore e danno coraggio,
          infondono gioia e ti fanno sognare.

          Parole sospese, quelle mai dette,
          magari importanti,
          non cambiano niente e rimangono vane,
          si perdono e muoiono vuote e lontane,
          sono inutili semi di fiori mai nati,
          nel grande giardino delle buone intenzioni.

          Parole, che sono cattive e fanno male,
          che sembrano frecce,
          sferzano l'aria e sono veloci,
          ti arrivano addosso e ti bucano dentro,
          danno dolore e sono feroci.

          Parole bugiarde, figlie dell'inganno
          e nate per tradire,
          sono come coltelli affilati
          e ti scavano solchi nel cuore
          che non verranno mai più sanati:
          ti rubano la quiete, la serenità
          e la fede nelle premesse che verranno.

          Parole imperfette,
          che nascono dai bambini,
          meravigliose creature,
          scaldano il cuore
          e, se anche con un po' d'incertezza vengono dette,
          sono molto importanti:
          te le porti dentro e le mantieni care.

          Parole, magiche e preziose,
          che fanno star bene,
          arrivano diritte dal cuore,
          nascono spontanee e sincere
          e profumano d'inchiostro
          mentre nel foglio
          prendono forma e colore.
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            Scritta da: Alis Lavoisier
            in Poesie (Poesie personali)

            Memorie ridon d'infligger assillo

            Graffia l'anima stanca l'artiglio
            del dolore al cuor cerca appiglio
            nel profondo del nero tormento
            triste dilania anch'il sincer sentimento.
            Memorie ridon d'inffliger assillo
            ad ogni mia parte ridotta brandello
            pugnal ch'infonde buio mi colpisce truce
            priva la mia mente d'ogni sua luce.
            Ricordo dolente straziante e sincero
            ch'io ritrovi ci¨° di cui ho pi¨' bisogno
            che sorrida ella contro il mio far guerriero.
            Tempo all'eternità ruberò una volta
            ch'ora finge il mio mal sia solo sogno
            speranza temo nell'insicurezza avvolta.
            Composta venerdì 3 gennaio 2014
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              Scritta da: Gianluca Cristadoro
              in Poesie (Poesie personali)

              Parole

              Le parole
              sono stille di vita.
              Il brulicare impazzito di formiche
              che annusano cibo.
              Le gocce di pioggia di nubi cariche
              a stento trattenute,
              d'un tratto scroscianti copiose
              su terre arse dal sole e dal tempo.
              Le parole
              seducono indulgenti i poeti e
              se ne stanno lassù ad osservarli,
              attendendo pazienti.
              Le parole
              sono frammenti di un mosaico
              di pensieri smarriti
              per caso raccolti da anime gentili.
              Sono i vagoni deragliati
              del mio treno senza meta.
              Le stelle variopinte
              di un cielo generoso e sognante.
              Gli amori pronunciati al vento
              e negati all'amore.
              Composta mercoledì 8 gennaio 2014
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