Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

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Scritta da: Alexandre Cuissardes

Tardi ma l'hai capito

Quando la vita ti ha visto apparire
ha scelto di farti soffrire
e non è servito il tanto incazzarti
ne il pregare,
o il bestemmiare
neppure l'inutile debole lottare.
Fino in fondo hai dovuto pagare,
e adesso,
che finalmente
hai in mano la corda
pagata con gli ultimi spiccioli in tasca,
ecco la vita
beffarda
che ti toglie il coraggio,
e decide per te.
Non è adesso il tuo tempo,
resta ancora così.
Composta lunedì 18 febbraio 2013
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    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Fatte solo per lei

    Anche oggi è la prima ad entrare,
    la stessa signora,
    cliente fedele,
    anche oggi ritira
    la solita scorta
    di camicie da notte
    rinforzate nei punti
    più giusti,
    sartoria militare.
    Ha il marito violento
    la picchia sempre
    di mercoledì,
    e quando fa caldo
    e quando fa freddo,
    per lei condizioni speciali
    e l'apposito nome "camicia da botte".
    Composta lunedì 18 febbraio 2013
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      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      Il mestiere

      Ho respirato margherite alla menta
      tappandomi il naso per la puzza violenta,
      ho messo in piedi progetti di sogno
      per attirare gli illusi di turno.
      Mi sono messo in testa corone di spine
      appartenute a persone buone,
      ma solamente per fare il santone.
      Forse sono cattivo,
      chissà,
      io non so
      ma così mi va
      e continuerò.
      Composta domenica 17 febbraio 2013
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        Scritta da: Alexandre Cuissardes

        Due vite

        Mentre in tv discutono
        qualcuno perde il lavoro.
        Mentre stanno in poltrona
        ad una conferenza
        qualcuno si trascina sfinito per strada.
        Mentre si fanno fotografare nei ristoranti qualcuno fruga nei cassonetti.
        Mentre sono in vacanza
        qualcuno si è dato fuoco.
        Mentre sono ad un congresso
        qualcuno si impicca,
        qualcuno si rovina.
        Mentre parlano di giustizia
        qualcuno ruba,
        e non paga.
        Mentre loro litigano
        qualcuno chiude la porta di casa
        per l'ultima volta.
        Mentre predicano bene in televisione
        razzolano male nella vita.
        Mentre loro si ricordano di noi
        per il voto
        noi ci ricordiamo di loro,
        sempre,
        con odio.
        Composta domenica 17 febbraio 2013
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          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          Rumore secco

          Io ho sparato,
          con odio
          e con giusta mira.
          Io ho sparato
          quando ero sicuro di poter sparare.
          Io ho sparato
          mentre pensavo ad altri,
          ed ho colpito,
          in quello specchio
          la mia immagine,
          caduta in pezzi
          lasciandomi in piedi,
          vivo,
          senza più l'ultimo colpo.
          Io ho sparato,
          ma ho sbagliato.
          Composta domenica 17 febbraio 2013
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            Scritta da: Alexandre Cuissardes

            L'arcangelo

            Mentre stanno in poltrona
            ad una conferenza sul nulla
            qualcuno si trascina sfinito per strada.
            Mentre si fanno fotografare nei ristoranti
            qualcuno fruga nei cassonetti,
            mentre sono in vacanza
            qualcuno si è dato fuoco.
            qualcuno si è impiccato,
            qualcuno muore di crepacuore,
            o si è rovinato.
            Mentre parlano di giustizia
            qualcuno ruba,
            e non paga.
            Mentre loro litigano
            e fanno il quotidiano esercizio di cattivo esempio
            qualcuno chiude la porta di casa
            per l'ultima volta.
            Ma chissà che non ci sia qualcuno
            che si incazza davvero
            e pensa
            a come organizzare la loro ultima volta.
            Composta domenica 17 febbraio 2013
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              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              Avventura sventurata

              "da dove vieni?"
              "Sono olandese,
              come il formaggio",
              che frase banale.
              Ma mi era sfuggita,
              che figura di merda.
              Non ci fece caso,
              donna intelligente,
              o forse il mio inglese
              era poco comprensibile
              e mi aveva salvato.
              A letto fu un fiasco,
              non ero pronto
              o forse fu un fiasco e basta.
              Io lo capivo l'inglese,
              -you have done it seven times-
              È rimasta una sciarpa,
              ancora la porto
              mi avvolge il collo il suo ricordo.
              Composta domenica 17 febbraio 2013
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