Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

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Scritta da: Alexandre Cuissardes

Fine giorno

Uno sbattere di porta,
sarà un uomo arrabbiato
o soltanto un maleducato.
Una nuova presenza
sarà uno in più
fra i già troppi
o sostituisce un'assenza.
Ogni dieci domande ho solo 5 risposte,
posso farne ciò che voglio,
su 5 riposte solo due sono buone,
le altre sono brodo per tutti i giorni.
Non voglio rischiare,
le cestino tutte le risposte.
Dal cassonetto
tiro su la solita bottiglia,
ingoio tutto,
domande,
risposte,
e me ne frego,
non per colpa mia.
Composta sabato 17 novembre 2012
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    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Le cinque di mattina, in attesa del treno per andare al lavoro

    La posizione del giorno è sugli attenti,
    sguardo fisso,
    la notte posizione di riposo,
    ma sempre in piedi.
    La domenica
    si organizzano i pensieri
    per la settimana che verrà.
    Per non farci distrarre
    con inutili ricerche
    durante le lunghe guardie,
    non ci hanno permesso di fare i bagagli.
    Da qua
    se si esce
    si esce distesi e portati,
    ma per adesso
    non si vede nessuno interessato
    ne a prendere noi ne il nostro posto.
    Qualcuno è scappato
    al momento opportuno,
    il primo momento,
    ma anche il momento opportuno è scappato.
    E "scappare" è una parola tabù,
    non si può pronunciare.
    Era il fortino di santa speranza,
    adesso lo chiamano
    il fortino di santa pazienza,
    forse la speranza è rimasta
    ma molto nascosta,
    e non è santa,
    meglio non citarla.
    Composta sabato 17 novembre 2012
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      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      storia uno archiviata, storia due in attesa

      Fu incontro
      fra paste e caffè della prima mattina,
      il piatto del giorno
      con quel poco di vino,
      parole
      e racconti la vita
      di entrambi,
      rumore di ruote del piccolo trolley che ti portava con me,
      e mille parole ci legarono a vita futura.
      E poi fu scontro
      davanti ad un piatto vuoto,
      due anelli in due cassetti diversi,
      rimpianti e rinfacci,
      cenere sulla testa mai
      nessuno dei due.
      Adesso
      fra paste e caffè della prima mattina,
      il piatto del giorno
      con quel poco di vino,
      aspetto di nuovo parole
      e racconti di vita
      in un'altra te.
      Composta mercoledì 14 novembre 2012
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        Scritta da: Alexandre Cuissardes

        Tu ed io

        Tu mi hai visto
        partire per le battaglie quotidiane,
        fatte tutte dalle parti intorno casa,
        mi hai visto spezzare con rabbia
        l'ombrello contro un muro
        per la pioggia scarsa ed illusoria,
        pioggia mancata
        sui miei capelli sporchi di grasso.
        Mi hai visto dare pugni alla porta,
        hai visto il sangue
        uscirmi dalle mani.
        Persona di compagnia
        ma mai compagna,
        sempre in silenzio.
        Tu che dalla finestra socchiusa
        continui ad osservare i miei passi,
        il mio andare zoppicante,
        come la mente persa.
        Tu che rimandi sempre ogni partenza
        per stare ad aspettare
        chi non vuol partire,
        ne tornare
        e neppure stare.
        Io lo so che non ti ho dato niente
        e niente ti darò domani,
        vivo il mio peccato verso di te
        con consapevolezza,
        non so fare di più,
        solo questo
        solo il peggio.
        Composta mercoledì 14 novembre 2012
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          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          Tu ed io

          Tu mi hai visto
          partire per le battaglie quotidiane,
          fatte tutte dalle parti intorno casa,
          mi hai visto spezzare con rabbia
          l'ombrello contro un muro
          per la pioggia scarsa ed illusoria,
          pioggia mancata
          sui miei capelli sporchi di grasso.
          Mi hai visto dare pugni alla porta,
          hai visto il sangue
          uscirmi dalle mani.
          Persona di compagnia
          ma mai compagna,
          sempre in silenzio.
          Tu che dalla finestra socchiusa
          continui ad osservare i miei passi,
          il mio andare zoppicante,
          come la mente persa.
          Tu che rimandi sempre ogni partenza
          per stare ad aspettare
          chi non vuol partire,
          ne tornare
          e neppure stare.
          Io lo so che non ti ho dato niente
          e niente ti darò domani,
          vivo il mio peccato verso di te
          con consapevolezza,
          non so fare di più,
          solo questo
          solo il peggio.
          Composta mercoledì 14 novembre 2012
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            Scritta da: Alexandre Cuissardes

            I vari perché

            Chi non beve per festeggiare
            lo fa per dimenticare,
            chi non beve per dimenticare
            lo fa per ricordare,
            magari a modo suo.
            Si beve per chi parte,
            si beve per chi torna,
            per chi nasce
            ed anche per chi muore,
            per affogare il dolore
            o perché è morta una carogna,
            ma dietro tutti questi motivi
            veri od inventati
            forse c'è solo una gran voglia di bere,
            escluso quando muore una carogna,
            allora è per un vero festeggiare.
            Composta mercoledì 14 novembre 2012
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              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              Manifestazione spontanea a roma

              I fatti sono scesi in strada
              protestano contro i giornali,
              reclamano la verità.
              Lanciano palle di carta.
              La carta partecipa convinta,
              fiera
              di non sentirsi più carta straccia
              piena di parole,
              inutile
              mantenuta.
              Qualcuno osserva,
              qualcuno scuote la testa,
              sparge forfora.
              Nessun giornalista assiste,
              nessuna televisione riprende.
              Giornata normale di un paese anormale.
              Composta mercoledì 14 novembre 2012
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                Scritta da: Alexandre Cuissardes

                Si va in onda

                Teste posanti
                più che pensanti,
                fatte per gli schermi
                più che per governare.
                Cerone e trucco,
                parole e trucchi,
                come a carnevale
                o in un teatro.
                Per renderli ridicoli ci sono i truccatori,
                a rendersi ridicoli
                ci pensano da soli.
                Parole scritte da altri,
                venditori porta a porta,
                stando fermi,
                distrutti dal ridicolo comune,
                eppure lì,
                qui.
                Composta mercoledì 14 novembre 2012
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                  Scritta da: Alexandre Cuissardes

                  Pazzi di noi

                  Abbracciami,
                  lega il mio corpo a te,
                  con le tue braccia,
                  lunghi rami sottili,
                  corde di seta.
                  Soffia il tuo vento fatto di parole
                  verso il mio viso attento
                  verso il mio corpo innamorato.
                  Distendiamoci,
                  come le radici di quell'albero
                  dai lunghi rami sottili.
                  Non sciogliamoli
                  i mille nodi delle corde di seta.
                  Non pensiamo ad altro
                  che a restare legati.
                  Composta mercoledì 14 novembre 2012
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                    Scritta da: Alexandre Cuissardes

                    Le tante te

                    Sei un gelato da leccare,
                    un ghiotto cioccolatino
                    da buttare giù in un solo boccone,
                    intero.
                    Sei cibo da mordere e gustare
                    per saziare,
                    vino buono da berci sopra,
                    e sotto.
                    Sei materasso su cui giacere
                    e lenzuola da tenere addosso,
                    sei la coperta per far sudare,
                    e la scoperta per fare impazzire.
                    Ogni pretesto,
                    ogni fantasia è buona,
                    per poterti guardare,
                    per toccarti,
                    per avere la conferma che ci sei.
                    Composta mercoledì 14 novembre 2012
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