Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

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Scritta da: Alexandre Cuissardes

La corsa e rincorsa

Aspro sapore
quello del tuo fiato corto,
sempre di uomo in corsa,
sempre con qualcuno dietro,
mascheri il viso,
cambi sempre passo,
sobbalzi anche ad un tuo colpo di tosse,
brutto il tuo male,
colpevole di nulla,
quindi di tutto.
Per rallentare
per riposare un po'
ti appesantisci
con qualche sasso in tasca,
solo un attimo,
li getti e torni a correre,
senza sapere per dove,
senza sapere da chi,
solo il perché,
quello lo sai.
Vorresti sempre tempo piovoso,
il cappuccio in testa,
la maschera in faccia.
La porti tutta tu
la vergogna che dovrebbe essere di altri.
Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Per non sentire male

    Se rinascessi
    vorrei essere una cosa,
    utile o inutile,
    da prendere a calci
    o tenere in un angolo,
    dimenticata,
    una cosa che fa tenerezza
    o inorridisce,
    che sta in casa o al chiuso.
    Vorrei essere un'arma
    che difende da un arma che offende
    o viceversa.
    Tutto vorrei essere
    fuorché un essere pensante,
    che soffre.
    Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      La galleria chiusa al pubblico

      Fai della mia lingua
      la frusta leggera per il tuo piacere,
      usa la tua bocca
      ma non per parlare.
      Fai delle mie mani
      le tue carezze al corpo
      e del tuo alito
      quel tiepido calore
      che scalda i nostri incontri.
      Facciamo delle nostre vesti
      stese
      confuse a terra
      veli come mura
      a isolarci dal mondo.
      Ti osservo
      statua che si muove
      fatta di pelle e profumo,
      sembri scolpita apposta per stare sopra un letto.
      Io sono il visitatore
      di questo tuo corpo nudo,
      collezionista di un solo pezzo,
      unico,
      in questo museo,
      fatto per noi soltanto e chiuso a tutti gli altri.
      Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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        Scritta da: Alexandre Cuissardes

        Lezioni di benessere con ipnosi collettiva, corso in dieci sedute

        Abbiamo visto in fuga il deputato ed il senatore
        erano insieme al malfattore,
        qualcuno solo allora l'ha capito
        che forse qualche volta erano la stessa cosa.
        Abbiamo applaudito tutti insieme
        quando sono riapparsi con le catene,
        c'era chi gridava al muro al muro,
        chi li voleva lasciati in piazza,
        chi già lanciava ciò che capitava
        a mano.
        Poi ci hanno fatto
        con lo schioccar di dita
        svegliarci dalla seduta collettiva,
        -avete goduto per i minuti previsti,
        ora tornate ad essere i soliti poveri cristi,
        pagate il dovuto per la visione,
        tornate domani per un'altra illusione.
        Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          Il mare sul letto

          Che tuffo mi fa il cuore
          quando entra nel tuo mare,
          mare di pelle calda,
          mare profumato,
          mare da bagnare
          da prosciugare
          mare da navigarci sopra
          con la lingua come vela
          mare con molti porti
          dove soffermarsi,
          mare che fa tempesta,
          ma tempesta d'amore.
          Mare che mi riconsegna sfinito
          al desiderio della prossima volta.
          Composta lunedì 24 dicembre 2012
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            Scritta da: Alexandre Cuissardes

            Voi due

            indossi la sua camicia,
            bevi dal suo bicchiere,
            dichiari il tuo amore con i gesti.
            Vi vedo
            vi osservo
            vi invidio,
            io che indosso la mia camicia
            non la condivido con nessuno,
            io che sono il solo
            a bere dal mio bicchiere,
            oppure,
            quando vedo coppie come voi,
            ad attaccarmi alla mia bottiglia.
            Composta lunedì 24 dicembre 2012
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              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              Ancora diciotto dicembre

              Ho scritto,
              ho scritto ciò
              che non sono mai riuscito a dire,
              l'ho scritto a tutti,
              ma solo
              perché anche tu leggessi.
              Non so se l'hai fatto,
              non so se l'hai capito.
              Ti lascio poco
              parole e rabbia,
              lavoro da fare.
              In questo giorno
              che ricordo sempre da solo,
              in questo diciotto cominciato male
              di questa vita che finisce peggio.
              Composta domenica 23 dicembre 2012
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                Scritta da: Alexandre Cuissardes

                il testimone

                Io non ho visto,
                io non so niente,
                ero distratto,
                c'era già gente.
                Io non collaboro signor agente
                perché ho già dato,
                ho già pagato.
                Le faccia ad altri
                le stesse domande,
                a chi ancora crede
                che serva a qualcosa,
                a chi ancora spera.
                Lei non c'era quando chiedevo io,
                perché oggi che chiede lei
                dovrei esserci io?
                Composta domenica 23 dicembre 2012
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                  Scritta da: Alexandre Cuissardes

                  L'ultimo pensiero prima di dormire

                  Vorrei andarmene un attimo prima di te
                  perché non debba vedere te andare via.
                  Vorrei andarmene un attimo dopo di te
                  per vedere il tuo ultimo sguardo per me.
                  Vorrei andarmene un attimo prima di te
                  per aprirti le porte del paradiso,
                  un attimo dopo di te
                  per richiuderle dietro di noi
                  e godercelo da soli,
                  il paradiso,
                  lo meritiamo.
                  Ma soprattutto
                  vorrei che ce ne andassimo entrambi
                  dopo aver visto chiudere gli occhi
                  a tutti quelli che ci hanno fatto soffrire,
                  e che
                  mentre ce ne andiamo,
                  sfiniti,
                  perché questa è la realtà,
                  continuano a vivere,
                  come se niente fosse.
                  Composta domenica 23 dicembre 2012
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                    Scritta da: Alexandre Cuissardes

                    I buoni consigli

                    Spegni la luce,
                    spegni la voce
                    e le candeline degli ultimi compleanni,
                    Spegni la tua voglia di nulla,
                    rimasta accesa per sbaglio.
                    Accendi invece il fuoco,
                    quello intelligente,
                    quello che brucia gli altri,
                    e vai in mezzo alla gente,
                    diventa martire
                    carnefice o giustiziere.
                    Metti paura tu
                    per una volta almeno,
                    a chi l'ha sempre messa a te.
                    Composta domenica 23 dicembre 2012
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