Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Poesie (Poesie personali)
La corsa e rincorsa
Aspro sapore
quello del tuo fiato corto,
sempre di uomo in corsa,
sempre con qualcuno dietro,
mascheri il viso,
cambi sempre passo,
sobbalzi anche ad un tuo colpo di tosse,
brutto il tuo male,
colpevole di nulla,
quindi di tutto.
Per rallentare
per riposare un po'
ti appesantisci
con qualche sasso in tasca,
solo un attimo,
li getti e torni a correre,
senza sapere per dove,
senza sapere da chi,
solo il perché,
quello lo sai.
Vorresti sempre tempo piovoso,
il cappuccio in testa,
la maschera in faccia.
La porti tutta tu
la vergogna che dovrebbe essere di altri.
Composta mercoledì 26 dicembre 2012