Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

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Scritta da: Alexandre Cuissardes

È oggi

Alla madre
moglie di un cattivo marito,
alla madre del condannato,
alla madre del figlio fuggito.
A quella di chi ha fatto troppi errori,
o ha pagato per gli errori degli altri.
Alla madre di chi non ha voce,
e di quello che parla troppo,
alla madre pentita
ed a quella mancata,
a quella ferita.
A quella di ieri
e quella di domani,
a quella che spera
e quella che si dispera.
Alla madre santa in cielo
ed a quella di calcutta.
Che oggi sia almeno un giorno come un'altro,
non peggiore.
E le scuse a mia madre in cielo,
per lo scrivere scarso dell'ultimo momento.
Composta domenica 13 maggio 2012
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    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Il balzo

    Abbiamo sempre osservato le stesse immagini
    ma con sguardi diversi,
    e non volevamo ammetterlo.
    E le stesse parole che ascoltiamo
    hanno per noi effetti diversi,
    in me la riflessione
    in te lo stimolo.
    Non potevamo non precipitare,
    ma il fondo l'ho toccato io,
    da solo.
    Tu ti sei salvata,
    all'ultimo momento
    l'io della conservazione è subentrato ad uno stanco noi
    di coppia
    e sei saltata dall'altra parte,
    in tempo.
    Composta domenica 13 maggio 2012
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      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      Prima di andare a non dormire

      Acqua calda
      quasi a bollore,
      ed il pennello che muovo sulle guance,
      il viso allo specchio,
      non mi ha tradito,
      io l'ho ridotto cosi com'è.
      Adesso la lama
      per tagliare ciò che sporge,
      peli di barba,
      mi preparo a domani
      taglio la barba di una settimana
      da questo volto vecchio di una vita.
      Composta domenica 13 maggio 2012
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        Scritta da: Alexandre Cuissardes
        il sole stava dritto in mezzo al marciapiede,
        a farsi ammirare,
        veniva da un altro pianeta
        chiamato Francia,
        lo sfioravamo
        finché il fortunato cavaliere
        non ce lo rubava agli occhi.

        E tornavamo a casa a piedi
        con la mano destra che dava gas ad una manopola immaginaria,
        che faceva correre il nostro corpo.

        Anni 60 prima
        del grande buio,
        e quando rivediamo ciò che guardammo allora
        meglio voltarsi dall'altra parte
        tapparsi le orecchi
        mettere gli occhi in tasca,
        qualcuno dice che eravamo troppo illusi
        ma lo fa per nascondere
        che è uno di quelli che ci ha delusi.
        Composta domenica 13 maggio 2012
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          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          La cliente della sera

          Sei arrivata alla solita ora,
          avevi fretta,
          un breve saluto,
          un bicchiere di vino da freddo.
          La strada ti aspetta anche stanotte,
          la gonna corta
          le gambe in mostra,
          le calze a rete
          con qualche smagliatura,
          ma chi le nota,
          devi piacere
          per una volta sola.
          Puttana da stasera a domattina,
          e per il giorno donna,
          madre e moglie delle migliori,
          pantofole,
          cucina
          e pulizie,
          fino alla sera,
          al bicchiere di vino da freddo.
          Composta domenica 13 maggio 2012
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            Scritta da: Alexandre Cuissardes

            Le spalle voltate

            Ti ho lasciato le mie scarpe
            giusto per lasciarti qualcosa
            a me non servono più.
            Ho sparso molliche di pane per tracciare il mio percorso
            ma sono piccole,
            non le vedrai.
            Le formiche si,
            ma ci metteranno molto tempo a trovarmi.
            Ho fatto una piccola truffa alla mia coscienza,
            ho bruciato tutti i segreti per non farteli sapere,
            per non farti star male,
            e per non farteli usare.
            Composta domenica 13 maggio 2012
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              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              Qualcuno alle spalle

              Cerca di impararlo presto,
              e non scordarlo mai,
              scappa da dove vuoi
              per dove vuoi
              ma scappa,
              chi ti rincorre non importa.
              Scappa di giorno o di notte,
              su qualunque strada,
              discesa,
              salita,
              in acqua.
              Continua a scappare,
              anche se non lo vedi
              c'è sempre qualcuno che ti insegue.
              Composta domenica 13 maggio 2012
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