Poesie inserite da Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Una notte di luna

La luna imbrigliò i cavalli,
corse su per il cielo, per le valli
sparse luce velata.
Una festa nel paese,
sotto quelle stelle
il tuo sorriso mi colse impreparata,
non mi avevi mai cercata...
sul telefonino c'era la chiamata.
Pensai subito che se mi fossi lasciata andare,
cosa restava dopo quella sera,
dopo un festa cosa resta?
Ma quella notte non poteva passare,
ed ai tuoi occhi ed alle tue mani lasciai fare,
la voglia di sentire il mare,
di lasciarmi trascinare...
scivolai tra le tue braccia senza capire,
fu bellissimo sotto quella luce velata.
Ci trovammo abbracciati,
la sabbia ci scaldava
era già l'alba ed il sole ci guardava,
le mani strette, ed ancora un bacio...
La festa per noi non è mai finita,
dopo quella notte sotto la luna
ho capito che eri la mia vita.
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    Scritta da: Anna De Santis

    Perché Signore

    Così hai deciso,
    se d'Angeli c'hai pieno er Paradiso,
    perché quella vita ancor giovani hai voluto?
    Forse noi semo un po' ignoranti,
    nun te riusciamo a capì,
    non siamo preparati,
    ma ce dovrai da na spiegazione
    perché te li sei presi?
    Facce capì qual è la tua intenzione.
    Noi stiamo tutti a piagne addolorati,
    er nostro amico che soli cià lassati,
    era ner fiore delli anni,
    qual è lo scopo de facce sentì drentro ar core,
    tutto sto dolore.
    Tu solo da lassù ce poi spiegà,
    e ce devi convince
    che se doveva da fa,
    me vengono li dubbi...
    mo, nemmanco te risponno se me chiami,
    sto troppo male... e nun me dì ancora che m'ami...
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      Scritta da: Anna De Santis

      Pasqua

      Dov'eri,
      quando quest'uomo portava la sua croce?
      Forse era la tua e non te ne sei accorto,
      e lui senza un gemito continuava a camminare,
      sapeva che di lì a poco sarebbe morto.
      Eppure senza lamentarsi ha sopportato,
      i nostri peccati,
      pesavano tutti sulle sue spalle.
      Il suo calvario abbiamo seguito
      senza intervenire,
      mentre lui andava a morire.
      Non sono state alleviate le ferite,
      il sangue scorreva sul suo viso,
      siamo rimasti a guardare e lasciato fare,
      ma lui era sereno,
      perché presto sarebbe salito in paradiso.
      Qualcuno ha tentato di pregare, di aiutare,
      ma tutto già era stato stabilito.
      Con grande sacrificio,
      il padre ci lasciò suo figlio,
      deciso a lasciarlo sacrificare,
      sulla croce e sull'altare,
      ogni giorno corpo e sangue,
      pane e vino... dobbiamo ricordare,
      nel nostro cuore, Il signore,
      che ci ha salvato solo per un immenso amore.
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        Scritta da: Anna De Santis

        Primavera

        Saprò dal profumo del glicine,
        dal mio prato fiorito,
        da quel cielo di un blu infinito
        che l'inverno è passato,
        dalle rondini in volo,
        ma chi dividerà la mia gioia
        a chi aprirò il mio cuore,
        se ora sono da solo.
        Guardo dalla finestra,
        saluto con la mano,
        ma la gente passa e non resta,
        le parole non si dicono più,
        neppure gli occhi s'incontrano,
        tutto è accelerato,
        ed è inutile se l'inverno è passato...
        rimane freddo il mio cuore,
        un altro anno in fretta se ne è andato.
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          Scritta da: Anna De Santis

          Trema la terra

          Notte di stelle, dorme il paese,
          tra i lampioni qualcuno passeggia,
          tra quei vicoli antichi,
          la serena nottata e quel clima assai mite
          non si aveva da un mese.
          Ma ad un tratto quel cielo divenne pesante,
          quella notte di stelle un boato scuarciò....
          Non capire più niente,
          la pacifica gente nel suo sonno turbò.
          Fu l'inganno di un sogno, era dura realtà,
          quanta polvere si alzò,
          un momento e l'inferno,
          tutt'intorno d'improvviso crollò.
          Il risveglio non era per tutti,
          e la vita smise di andare,
          nella notte, troppi lutti,
          e la fretta di scappare e non pensare,
          ma girarsi verso amore,
          e ricordi perduti,
          rimane solo un immenso dolore.
          Non rendersi conto che la morte passava,
          in quella notte serena la terra tremava...
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            Scritta da: Anna De Santis

            Profumo di te

            Ancor caldo quel talamo,
            profumava d'amore,
            io seduta sul letto a guardarti,
            ne sentivo l'odore.
            Profumo di te, di lei,
            dei respiri il rumore,
            ancor piena la stanza,
            e sentivo il calore.
            Nei tuoi occhi, la voglia di me,
            continuavi a fissarmi,
            ma passavano l'ore,
            io vogliosa e tremante,
            situazione eccitante,
            scrutavo i tuoi gesti,
            diventavo l'amante...
            Poi una mano sul viso,
            un bacio e all'improvviso
            tutto viene normale,
            e sul letto abbracciati,
            non pensare più a niente.
            Non sentire la colpa,
            liberare la mente,
            né futuro, ne presente,
            solamente il mio cuore,
            accelerava i battiti,
            e di nuovo profumo di te e di me,
            nell'estasi d'amore.
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              Scritta da: Anna De Santis

              Un fiore appassito

              Ho visto quegli occhi,
              sembravano specchi,
              freddi e privi di umore,
              non poteva parlare,
              ne riusciva a reagire,
              voleva morire.
              Han toccato quel fiore,
              senza stare a pensare,
              e l'han fatto appassire
              senza urla, ne lacrime,
              non si è fatto sentire
              e continua a morire.
              Ma bastardo chi pena non sente,
              chi bacato ha la mente,
              chi ha perduto il controllo,
              chi appare e poi mente.
              Sarà dura curare quel fiore,
              per non non farlo appassire,
              far capire che il mostro
              non farà più paura.
              Ci vuol solo l'amore,
              pazienza e calore,
              questa è l'unica cura.
              Finalmente da quegli occhi
              scenderà quella lacrima
              per lavare il dolore.
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                Scritta da: Anna De Santis

                La tua bocca

                Dove ora schiuderai le labbra,
                vita mi regalerai o mi farai morire,
                la tua bocca umida e calda,
                un dolce fremito e la voglia che in me cresce.
                Accarezzami tutta,
                i nostri corpi, come due tralci uniti,
                due acini al sole,
                succo che diventa mosto,
                e pigi ancora ed ancora, quel grappolo maturo,
                nel mio tino che pieno di vino impazzisce.
                Ma ogni cosa bella finisce,
                tu continua ancora,
                sento le tue labbra sfiorarmi,
                più giù, poi ancora su,
                hai ancora mosto da distribuire,
                ed io dolce nettare da gustare.
                Il sole al mattino ci troverà sfiniti,
                ma felici, perché sa amore che ti ritroverò
                e di nuovo a sera... ti avrò.
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Angeli

                  Muto nel mio dolore,
                  con gli occhi chiusi per non sapere,
                  ma intorno Angeli,
                  che si danno da fare.
                  Forse sono in Paradiso, è un sogno,
                  non voglio pensare,
                  sento la mia fronte fredda,
                  una mano amica la viene a riscaldare,
                  una carezza sul viso provato
                  comunque ad alleviare una pena può aiutare,
                  a credere che c'è ancora del buono intorno,
                  e per quel tempo che sembra non passare,
                  non è poi così lungo il giorno.
                  Angeli che semplicemente aiutano,
                  con dolci parole,
                  angeli sottoposti ad estenuanti prove,
                  mai stanchi,
                  volano intorno, proteggono, sorreggono
                  questi corpi stanchi,
                  e ti tengono stretti e ti affidi alle loro mani.
                  Ti addormenti sicuro, anche nel tuo dolore,
                  c'è comunque quell'Angelo a vegliare il tuo sonno,
                  lo senti vicino e la notte leste passano l'ore.
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