Poesie inserite da Anna De Santis

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Anna De Santis

Perché Signore

Perché Signore chiedi il dolore,
forse a chi può sopportarlo,
ci vuoi eroi nel cuore,
ma siamo umani, con la nostra disperazione,
non puoi continuamente metterci alla prova,
qual è la tua soddisfazione?
Ci prometti una vita tranquilla,
al di là del mondo,
ma se in terra già fede vacilla,
cosa poi ci dobbiamo aspettare.
Sotto questo cielo di stelle,
stiamo a guardare,
a volte cerchiamo te, sempre lo stesso,
che difenderai noi tutti
ce lo hai promesso,
ma in terra chi hai messo a nostra difesa,
tra fede e amore non c'è più intesa,
non siamo eroi
ma ricorda quel che hai detto...
perché ci fai soffrire, siamo figli tuoi.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Anna De Santis

    Su per le montagne

    St'anno ho deciso, me faccio la montagna,
    na settimana ar freddo e ar magna magna.
    Se cominzava la mattina,
    giusto na colazioncina, tanto pe gradì,
    poi te mettevi tutto quer che c'havevi,
    te vestivi come a no yety e uscivi.
    Aspettavi che se faceva mezzogiorno
    e ricominzavi a magnà,
    co tutto quer vino e peperoncino pe nun te raffreddà.
    Na mattina me so svejato co la voja de scià,
    ho visto tutti sti burini,
    che scennevano da sopra a sta montagna,
    io so uno de loro ce la posso fà.
    Co le gambe larghe, co le stecche ar fianco,
    me so fatto tutto er manto bianco,
    me so ritrovato a fonno,
    mazza che so bravo, mo ce riprovo,
    ma dopo un po' me so stancato
    er ginocchio m'era scricchiolato
    cor culo pe tera me so ritrovato,
    devo dì che ce godevo anche in quella posizione,
    mentre l'artri ce rideveno io gridavo,
    ma non per il dolore
    le mie emorroidi in quella condizione
    sai che soddisfazione!
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Anna De Santis

      Ho paura

      Ho chiuso la mia aria,
      non voglio respirare,
      mi hanno toccato, odio quelle mani,
      cosa farò,
      mi laverò e sparirà quel tanfo di terrore
      che non mi lascia, non mi fa dormire.
      Non mi abbracciate più,
      non riesco a capire
      quale sia il giusto ora,
      voglio gridare, ma non ho più voce,
      inutile è stato,
      in quel momento, nessuno mi ha sentito.
      Ora non importa, si è pentito,
      questo ha detto e gli avete creduto...
      lasciatemi da sola, mi difenderò
      quando mai il dolore di una donna avete capito,
      ma potrà succedere ad una vostra figlia,
      una moglie, una sorella fatemi sfogare,
      se la vostra condanna è la stessa, starò a sentire.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Anna De Santis

        Tu

        Sei tu, il ricordo più bello, riposto qui nel cuore,
        tra le pagine di un libro che non riesco ad aprire.
        Ogni giorno scrivevo un minuto di te,
        e ti aspettavo, consumando i miei occhi.
        Accarezzo le tue lettere, chiamandoti
        respiro il tuo respiro,
        quel letto che ci ha visti amanti,
        ha mantenuto a lungo il suo segreto.
        Amore mio, ti prego, non voglio che i miei figli...
        Me lo dicevi sempre, lo ripetevi ancora,
        e quanto mi hai umiliato, ora per ora,
        lasciandomi da sola, con tutte quelle bugie,
        sei andato avanti per giorni, senza farti sentire
        e sempre ripetevi: cerca di capire...
        Le promesse di una vita insieme,
        non le hai mai mantenute, io dovevo essere discreta,
        eri un uomo sposato.
        Ma tempo è passato e non ne hai più parlato,
        volevi me, volevi tutto, ed era peccato.
        Ho vissuto la tua stessa vita, senza sapere,
        ero la tua amica, la confidente, l'amante
        e ti consolavo quando serviva, senza parlare
        e mi stava bene, perché troppo ti amavo,
        or non ci sei più, né per me, né per lei
        mi rimane il ricordo... nel cuore un profondo dolore.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Anna De Santis

          C'ero anch'io.

          Fuori si sentiva l'eco dei fucili,
          grida per noi incomprensibili,
          dentro questo vagone merci,
          eravamo stipati come porci.
          Non c'erano più mamme, né figli
          né famiglie da riunire,
          sicuro c'era un popolo da salvare.
          Distrutti, in quel lungo viaggio,
          mentre la neve cadeva
          e copriva quel treno che lento ci conduceva,
          dove non c'era più ritorno,
          dove finisce il mondo... la frontiera,
          quella linea per noi infinita,
          da dove ogni cosa non è più tornata.
          Bambini che piangevano,
          attaccati alle gonne ed al seno,
          scaldati da quella calca umana,
          che ancora di più stringeva
          e non se ne curava.
          Qualche preghiera, mista ad imprecazioni,
          urla e mortificazioni.
          Qualcuno è tornato dal mondo dell'oblio,
          mi ha raccontato... c'ero anch'io.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Anna De Santis

            La vergogna

            Si sentiva quell'acre odor di corpi,
            da quei forni, solo il fumo, usciva,
            come anime che salivano al cielo, nella sera.
            Pioveva, ma quel fumo bianco
            era una bandiera,
            sventolava col vento freddo della notte buia,
            erano migliaia innocenti, gementi
            rinchiusi in celle di vergogna,
            come topi di fogna, senza più nome.
            Numeri a fuoco, da pazzi marchiati,
            non sentivano più il dolore,
            bestie da macello....
            E noi dovremmo scordare,
            quello che è successo!
            Questa è la pena che dobbiamo scontare,
            anche noi tutti, abbiamo lasciato fare,
            quanti di noi hanno assecondato questo
            psicopatico e malato.
            Vergognarci è poco, non si torna indietro,
            ma in questo giorno
            il fumo di quel forno sventolerà ancora
            come una bandiera per ricordarci sempre quel che era.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Anna De Santis

              Difendiamo la terra

              Verrà quel giorno,
              partoriremo mostri senza emozioni,
              saranno perfetti, tutti uguali
              confusi tra i comuni mortali,
              non avranno aspirazioni,
              non avranno anima né cuore,
              non sentiranno il profumo di un fiore,
              calpesteranno tutto senza guardare.
              Non avranno paura, cambieranno colore,
              si confonderanno tra mille, o brilleranno al sole.
              Mostri, senza pensare, avanzeranno
              tra cielo e mare
              comandati da macchine infernali,
              li chiamano automi,
              saranno sempre più tra noi,
              prenderanno il nostro posto,
              senza darci il tempo per difenderci,
              proteggiamo la terra, cominciamo a cambiare,
              quella macchina infernale dovrà essere distrutta,
              torniamo a fare tutto in maniera naturale,
              ci terrà lontano dal male
              che noi stessi abbiamo procurato,
              non tutto è perduto.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Anna De Santis

                La carezza.

                Non riuscivo ad immaginare come sarebbe stato,
                e carezzavo il grembo,
                il seno mi scoppiava, l'avrei allattato,
                e stretto al mio cuore.
                Ancora non mi rendevo conto,
                del miracolo che mi portavo dentro,
                ora scalciava, si muoveva e si addormentava.
                Parlavo sola, sapevo che mi ascoltava,
                gli raccontavo favole, sicuro mi seguiva,
                il desiderio era forte e non si conteneva,
                senza strillare mi premeva.
                Ecco che la vita dà la vita,
                il mio amore usciva
                guardavo le sue mani, i suoi piedini era perfetto
                volevo gridare tutta la mia gioia,
                ma mi addormentai.
                Mi ritrovai che attaccato al mio seno,
                nei suoi occhi, accarezzava un sogno,
                quello che avevo avuto guardandolo,
                quello che gli ho promesso crescendolo.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Anna De Santis

                  Il segreto

                  Un amico sincero, riservato davvero,
                  un sorriso, una carezza, mi chiedevi solo dolcezza.
                  Mai una parola fuori posto,
                  sempre oltremodo gentile,
                  nessuno riusciva a capire, il tuo modo di fare.
                  Eravamo soli in quella stanza,
                  la tua bocca si trovò su quella mia,
                  volevi forse provare, solo con me lo potevi fare,
                  d'un tratto mi hai abbracciato
                  e stringendo forte la mia mano...
                  Anna, ti devo confessare,
                  ho un segreto grande che mi preme dentro,
                  io volevo con te, solo con te speravo
                  ma è più forte di me, non ci riesco,
                  non ridere, non lo potrei sopportare.
                  Accorgersi di essere diverso,
                  sforzarsi di sembrar normale e dentro ci stai male,
                  ma tu mi hai sempre amato, forse capirai
                  con te il mio segreto vivrà fino alla morte.
                  Ho stretto la sua mano, l'ho abbracciato.
                  Niente può cambiare quello che provo per te,
                  amico mio, ora sei libero, sei più forte.
                  Vota la poesia: Commenta