Poesie inserite da Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Er gatto e er topo

Disse un giorno er topo ar gatto,
facciamo un patto,
nun ce scannamo più,
nun me te magnà te prego
te ne sarò eternamente grato.
Passa un po' de tempo,
e parea che er gatto avesse capito,
m come er sorcio je venne a tiro,
s'acquattò, se fece un giro
e l'aspettò ar buco della tana,
ce fece un sol boccone,
se dice: nun fa la fine der topo, nun fa er fregnone.
Nun te fidà mai delle promesse e de chi troppo se lagna,
perché d'istinto pe la rabbia te se magna.
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    Scritta da: Anna De Santis

    Speranza...

    Speranza, poi più niente.

    Speranza, l'ultima, sola a rimanere,
    quando tutto è deserto, come bere?
    Quest'arsura che impolvera la gola,
    come dissetarsi?
    Non puoi pronunciar parola,
    solo annuire o dissentire,
    per dire basta.
    Orgoglio no! Niente più mi resta
    caduta così in basso,
    mentre da lontano un ombra s'appresta,
    cosa vorrà da chi non ha niente da offrire,
    l'ultima goccia, si l'ultima goccia,
    da chi non parla per non dover sentire,
    solo la vita, per chi in vita, si credeva roccia.
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      Scritta da: Anna De Santis

      Le frecce tricolori

      Sono aquile vere
      che solcano il cielo
      con bagliori accecanti
      ed ali possenti.
      Son lingue di fuoco
      che prede ghermiscono in volo.
      Hanno occhi di lince,
      lo sguardo è assai fiero
      e tutto l'ardore ce l'hanno nel cuore.
      Eroi senza terra,
      padroni dell'aere, veloci sparvieri.
      Fedeli alla patria,
      ai loro valori,
      le frecce tricolori;
      coprono di onori la nostra bandiera,
      che all'inno d'Italia, sventola fiera.
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        Scritta da: Anna De Santis

        Vi consegnerò la mia vita

        Vi consegno nelle mie poesie,
        tutta la mia vita,
        amori, segreti e dolori,
        da ricercare nelle mie parole,
        per chi ancora non mi ha capita.
        Vecchi rancori, offese ed onori,
        amici rimasti, amici ormai andati,
        con tante promesse, pochi risultati.
        Un fiore dato, un sogno mancato,
        una mano che non ho stretto,
        una scusa che non ho fatto,
        eppure tanto ho offerto, con tanto amore,
        l'anima mia ha sofferto.
        Vorrei comunque ringraziare la mia buona sorte,
        perché ogni mio desiderio si è avverato,
        tutti quelli che mi hanno insegnato a vivere,
        e a non aver paura del peccato,
        a pensare sempre positivo,
        quando ancora il mondo io non conoscevo.
        Ora che son grande, guardo la mia vita,
        sono contenta di come l'ho vissuta,
        tutto rifarei, e le cose lasciate a metà,
        vorrei portarle a termine se il Signore mi dà questa possibilità.
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          Scritta da: Anna De Santis

          Non odiarmi

          Capisco la mia colpa,
          è stata una follia,
          non posso fingere,
          ma liberare il cuore,
          devo lasciarlo andare dove vuole.
          In questo momento,
          capisco il tuo tormento,
          ma non mi devi odiare.
          Dentro me resterai,
          non scordarlo mai,
          sei stato un grande amore,
          poi quello che c'è stato,
          e perché è finito
          non so spiegartelo.
          Non portarmi rancore,
          anch'io ho un gran dolore
          ma non potevo fingere,
          voglio provare e poi
          se ancora lo vorrai...
          Non so se durerà
          ma sono pronta sai, io non mi illudo mai,
          ma quello che ho nel cuore,
          devo lasciarlo andare, fammi provare...
          non costringermi in una bugia, non mi devi odiare.
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            Scritta da: Anna De Santis

            Ormai non ci sei più

            Non mi son resa conto,
            che ormai non ci sei più,
            guardo il letto disfatto,
            una lacrima vien giù.
            Da quando sei partito
            più niente sai ho toccato
            sicuro che ho sbagliato
            ma giuro che ti ho amato,
            forse a modo mio.
            Mi rimetto in gioco,
            mi rifaccio il trucco,
            sì ci vuole poco, su ferite stucco,
            con la faccia nuova
            e rimessa in sesto
            stasera ci riprovo
            e farò poi presto
            con un nuovo amore,
            senza farmi illusioni
            proverò nuove sensazioni.
            Ma cosa sto a pensare ormai non ci sei più.
            Torno delusa a casa con l'amaro in bocca,
            metto a posto ogni cosa,
            il letto non si tocca,
            è come l'hai lasciato,
            sto diventando pazza e cerco il tuo profumo,
            adesso sono sola,
            perché non torni più...
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              Scritta da: Anna De Santis

              Er collegio

              Me ricordo ancora l'anni belli,
              quanno piccolina scavalcavo i cancelli,
              quanno c'era da scappà, corevo,
              ero un maschiaccio e nun, me coreggevo.
              Avoja a famme mancà li dorci,
              me li annavo a fregà come li sorci.
              Ne ho combinate de marachelle
              ho messo in croce le mie monachelle.
              Un giorno stavo nella chiesa inginocchiata,
              dove le monache ce passano la vita,
              me so fissata sopra l'ostia consacrata,
              perché a me nun me l'hanno mai data?
              Quanno ch'è finita la funzione,
              me so nascosta dietro ad un bancone
              e quatta quatta me so fregata L'Ostia.
              L'indomani, ar momento della consacrazione,
              annavano tutti cercanno quella bestia.
              Sarà sicuramente un sorcio o che mai sarà,
              senza sapè che ancora me la stavo a magnà,
              ma giuro, nun capivo niente a quella età.
              Presto m'hanno scoperto e pe punizione,
              m'hanno fatto fa la prima comunione.
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                Scritta da: Anna De Santis

                Luna park

                Non lasciar la mia mano, la mia mamma diceva
                ti porto in un posto incantato.
                Mi rivedo bambina,
                una favola, tra luci e colori,
                non volevo svegliarmi da quel sogno,
                col naso spiaccicato su dolci in vetrina.
                Ed ora eccomi quà,
                non è così che doveva andare
                ma la vita è tutta un'altra cosa.
                La rabbia ti prende nel ricordare,
                che la sua mano hai dovuto lasciare,
                ti rendi conto che è andato tutto diversamente
                e tutte quelle favole che ti raccontava,
                sapevano di niente.
                Hai avuto pochi attimi per distrarti,
                vorresti essere ancora al Luna Park,
                su quella giostra che girava, che girava vorticosamente
                e non ti dava tempo di pensare.
                Ora sei grande, devi scendere,
                ma non riesci a camminare,
                e cadi e piangi, cerchi ancora la sua mano,
                e di nuovo su quella giostra vorresti tornare,
                per dimenticare.
                Forse l'uomo dei palloni ti può salvare
                ed allora ne chiedi uno,
                per poter volare in cielo e non tornare.
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Per una notte

                  Ti ho cercato per non morire,
                  mia finta compagnia di storie facili,
                  pagate ad ore per non morire,
                  non dirmi mai che te ne vai.
                  Dammi il tuo amore per non soffrire
                  Senza pensare fammi sognare,
                  sei qui solo per me, dimmi sei unica,
                  scaldami il cuore, per non morire.
                  Non ti conosco, non so il tuo nome,
                  chiamami amore, lo griderò
                  ma non mi dire mai,
                  che te ne andrai,
                  fai finta che, sia solo tua.
                  Sono io l'unica, stringimi forte
                  non ti racconterò, la mia tristezza,
                  fammi sai compagnia, amami come puoi,
                  non ho pensato mai, sei come me.
                  Baciami ancora, stringimi come sai,
                  per una notte ormai, dimmi sei mia...
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                    Scritta da: Anna De Santis

                    Sono principessa

                    Voglio essere principessa,
                    ed aspetto il mio principe azzurro
                    ho buttato messaggio e bottiglia
                    poi qualcuno lo leggerà.
                    Ora aspetto qui sulla spiaggia,
                    la mia casa è vicino al mare
                    ogni tanto sento bussare spero sempre e lo faccio entrare.
                    È passato un pescatore
                    era bello e abbiam fatto l'amore
                    sotto il cielo, sotto le stelle: vuoi sposarmi? Ho detto di no.
                    Io aspetto il mio principe azzurro
                    so che un giorno da qui passerà
                    sul suo cavallo bianco, principessa mi farà.
                    Ha bussato un marinaio
                    sceso appena dalla nave
                    a lui anche ho dato la chiave ogni volta che vuole son quà.
                    L'ho amato con tutto l'ardore,
                    sotto il sole abbiam fatto l'amore,
                    mi ha chiesto: vuoi essere mia, anche a lui ho detto di no.
                    Aspetto il mio principe azzurro,
                    so che un giorno da qui passerà
                    sul suo cavallo bianco principessa mi farà.
                    Son passati ormai tanti anni,
                    principessa io vengo chiamata,
                    senza corona e dignità
                    non mi chiede nessuno più in sposa
                    ed il principe non passa di quà,
                    poco importa, sapete una cosa?
                    Principessa lo sono già.
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