Poesie inserite da Anna De Santis

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Anna De Santis

Noi due

Soli, abbracciati, su questo scoglio,
mentre il sole al tramonto
sparse brillanti sopra il mare
e di merletti di spuma
s'addobbarono l'onde.
Sparse le barche dei pescatori,
a ritirar le reti
e noi a sognare.
Un giorno sei andato via,
per tutto questo tempo ti ho desiderato,
tutti negli occhi ho guardato
ma non ti ho più trovato,
poi mi sono persa e non ti ho più cercato.
Un giorno son tornata e ti ho visto arrivare,
i tuoi occhi nei miei, un dolce turbamento,
è stato un momento, mentre lei ti baciava.
Volevo urlare, per quello che sentivo,
non era giusto, ma dalla rabbia morivo.
È sera, seduta sullo scoglio, sola volevo dimenticare,
ma una tua carezza mi ha fatto ricordare,
noi due abbracciati di fronte al mare.
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Scritta da: Anna De Santis

M'hai dato troppo core

Caro er mio Signore
m'hai dato troppo core,
me sciorgo a na carezza,
davanti ar tramonto, a un fiore
nun sopporto er pianto de na creatura
tutto me fà tenerezza.

Me dovevi da fà
er core più duro
privo de sensibilità
così che davanti a tutti
me potevo parà
e sicura nelli occhi a li guardà.
Certo che un poco e un poco
puro m'accontentavo
ma cor core così bono
tutti se n'approfittano.
Bè, nun fà niente
vojo esse così come sono.
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Scritta da: Anna De Santis

Santiago del cile

Cantavo al mio bambino,
per non fargli sentire l'eco dei fucili
in piazza grande.
Lo tenevo stretto al cuore per non morire.
Tremando si addormentò.
Angelo mio quanto soffrire,
in questa terra meravigliosa e affranta
dove la gente è ormai stanca di tanto subire.
Soli io e te, mi bastava guardarti,
tutto il mondo fuori,
e ad ogni bacio, ad ogni carezza
avere la certezza
che quell'incubo presto sarebbe finito,
e che Il sogno ormai di averti si era realizzato,
il desiderio di sentirmi donna e mamma,
il mio cuore aveva pacato.
Ricordo ancora la voglia di tornare,
di arrivare finalmente a casa,
e non ti finito mai di raccontare,
di quell'uccello dalle ali possenti
che ci riportava, sopra cielo e mare
dove cominciava il sole.
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Scritta da: Anna De Santis

Ad Isabella dolce zitella

La voglia di sentirti pienamente donna
e la paura,
ancora in te è continua guerra,
non affrontare, è dura,
non calcolare,
sarà un'altra avventura?
Che vuoi che sia, lasciati andare,
non serve sia per sempre,
comincia ad amare,
si pensa sempre troppo
e si lascia stare,
per quanto vuoi negarti all'amore,
non hai paura d'invecchiare?
Ancora bella, dolce, seducente,
ma la paura di essere coinvolta,
di dare alla tua vita quella svolta
ti fa tremare, ti sconvolge la mente
sola nella tua stanza, rimani a pensare...
Vale la pena forse di tentare,
buttarsi e perdere la testa
oppure raccogliere i cocci della tua vita
e di quello che resta.
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Scritta da: Anna De Santis

Non è peccato

Sei riuscito a spingermi su per la salita,
raggiungendo il culmine,
quella voglia infinita,
di te che tanto ho desiderato,
amarti non è stato mai peccato.
Abbiamo scalato insieme quella vetta,
senza troppa fretta,
e finalmente liberi ci siam guardati intorno,
su verdi monti, e cieli tersi,
irrimediabilmente ci siamo persi.
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Scritta da: Anna De Santis

La vendemmia

S'alzò la gonna per salir sul carro,
tra i cesti per raccoglier l'uva.
Avea le cosce ben tornite
e le labbra di vino saporite,
coperta era di mosto,
mentre l'uva pestava, tutta di sangue grondava,
fin nel suo seno turgido, c'era uva vermiglia, una meraviglia.
Da un gran calore l'aria fu pervasa,
l'uomo che svuotava i tini, la guardava,
e mosto e amore, complici nel cuore,
un bacio ardente al calor del sole,
tanta voglia di lei,
poi non capì più niente,
ma a sera si trovarono stretti in quell'abbraccio
tra l'euforia del mosto profumato,
non fu peccato.
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Scritta da: Anna De Santis

Sonotuttaundifetto

Sonotuttaundifetto, chi l'avrebbe detto
ma mi amo da morire,
dovrei dimagrire,
potrei meglio, le persone moleste, digerire
ma non mi resta che continuare a vivere, subire
e passare al resto.
Sempre tardi per poter capire che c'è di peggio
come morire,
ma per me è presto.
Sono sull'onda fortunata,
sono sulla rima baciata,
mi ritrovo a far follie
perché di questa vita mi sono un po' scocciata.
Cosa resta a me tuttaundifetto,
prendermela comoda, non più di petto,
le situazioni strane le lascio agli altri
perché non voglio più intervenire,
chi me lo fa fare,
finalmente appagata, me la posso godere!
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Scritta da: Anna De Santis

Piccolo fiore

Una falce assassina
ha reciso quel piccolo fiore.
Un vento l'ha preso
e portato con sé lontano lontano.
S'è posato su un prato; è volato,
un bambino l'ha preso
scambiando per bianca farfalla.
Ha aperto la mano
ed il vento l'ha portato con sé lontano lontano.
È volato nel cielo,
liberando i suoi piccoli semi,
spargendoli ovunque su un prato
dove terra li ha accolti, curati e nutriti.
Sono nati più forti nei cuori,
tanti piccoli fiori.
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