Amore mentre cerchi invano Amore sul divano Amore in una mano Amore ogni sera Amore a intensità vera Amore di cera Amore stropicciando gli occhi Amore di giochi farlocchi Amore esausto di tocchi Amore, comunque, amato Amore, comunque, desiderato Amore donato.
Quando l'alba s'infrange contro il vento e foglie si staccano in silenzio e fili d'erba colorati di rugiada contano il tempo e nuvole si sorpassano ed è luce intermittente e passi compassati succedono a sguardi sedati e parole strette tra i denti e silenzi seduti comodamente, l'odore di te le tue labbra dipinte di me le nostre dita in se il mio e il tuo addome, beh... caviglie a sfiorarsi capelli a sciogliersi respiri a confondersi.
Un dondolo che culla una nuvola, il sole che fa capolino, la corsa affannata di un giocoso bambino, il mondo come base di un orologio, un foglio che svolazza e lambisce un faggio, il coraggio di un saggio. Mentre un fiume inonda di azzurro e colora di cielo la felicità un vulcano esplode dolce verità e una barca affonda nella vita e una lacrima è solo il segno tangibile della serenità.
E se solo potessi sfiorare il tuo pensiero senza distrarlo e sentirne l'intensità come vento furibondo ad avvolgere mi inginocchierei e ti tenderei la mano per trovare la tua.
Mare imbrattato di cielo di bianco latte increspato giallo solco di sole verde arato il fondale e sabbia d'arancio sminuzzata di neri falò disseminata trasparente il vento scompiglia le piume d'un gabbiano puntato su un grigio scoglio a seguir lo svolazzare d'un foglio che si stropiccia lungo il bagnasciuga
In questo cielo vestito a colori in un sogno di giorni migliori i tuoi occhi nei miei occhi mi sconquassano di pensieri e già sembra ieri quando l'autunno sfiorava i tuoi capelli e le foglie lambivano i nostri cervelli e i tuoi seni attraversati dalla brezza abbracciavano ogni mia carezza. Infiniti piaceri sul mare i desideri iniziavano a remare e la tua mano entusiasta di cercare mi raccontava il candore. In questa stanza chiusi a pensare che fuori, forse, potrebbe essere un giorno migliore col profumo di una pozzanghera perché, comunque, si deve inciampare per sentire il bisogno d'amore e le ore di abbracci silenti e nelle more guerre tra santi in questo mondo che, spesso, gira al contrario il tuo sguardo è il mio santuario. Tra queste stelle che sanno di mare - Noi - divertiti a nuotare e le nostre braccia tese a incrociare quel desiderio che la luna induce a cercare perché si può un mondo migliore perché si deve un mondo migliore basta solo fermarsi a guardare un bambino che inizia a giocare.
Si aprono cieli di spensieratezza in un universo ove non manca la tristezza e s'illuminano volti come fossero stelle e si accendono occhi mentre brillano comete tra le più belle. È l'incanto della fanciullezza di quella genuina giovinezza in cui al mondo si da il proprio nome al sole si lascia l'incanto la luna diventa pavimento e si tende la mano o basta un solo dito per disegnare l'infinito. E sono corse abbracciati al vento mentre i capelli volano in silenzio e le ginocchia si sbucciano ridendo e il cuore si dona si butta si tuffa salta affanna si nasconde e ritorna sudato di felicità perché lo sguardo rivolto al cielo diventa il sogno più bello d'ingenuità e inciampare è solo un gioco come l'alternarsi del giorno e della notte del caldo e del freddo dell'azzurro e del grigio così si nuota nella tempesta più bella si supera l'uragano più intenso si accarezza il deserto si vola come gabbiano cadiamo e ci rialziamo perché la paura più grande è chiudere gli occhi e non (poter) sognare.
E pensa che non ti avrei mai pensato che tante volte ho cercato e, poi, chiusi gli occhi ti ho solo sognato. Sei il magone più magone, l'ansia più ansia, il desiderio più desiderio, sei il più del mio meno.