Poesie inserite da GIUSEPPE BARTOLOMEO

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Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Sono rimasto ad ascoltare il vento
in questo pomeriggio afoso
con un cielo cupo di nuvoloni
dove si sono nascosti i tuoni.

La gente si è rinchiusa nel silenzio
guardando il giorno dietro la finestra
mentre un fulmine accende il cielo
abbellendo d'improvviso la sera.

Il giorno va morendo lentamente
rinchiudendosi nelle tane della notte
che dolcemente scende silenziosa
abbracciando le ombre che si muovono.
Composta sabato 6 giugno 2020
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Il canto delle sirene è rimasto nascosto
    nelle profondità di un mare troppo sporco
    dove tutto si getta e niente si trasforma:
    la sporcizia è patrimonio di gente incolta.

    Ci profumiamo ogni mattina per apparire:
    i rifiuti li lasciamo sui campi o sulle strade
    o ammonticchiamo tanta sporcizia in casa
    da sembrare un pollaio e non rifugio umano.

    La terra l'abbiamo ridotta a un immondezzaio
    e se non la ripuliamo, presto avremo molti guai
    perché microbi e altri esseri strani ci avvisano
    che la terra è malata insieme agli esseri umani.

    Togliamoci la maschera che ci copre il vero volto:
    trattiamo la terra, il cielo e il mare come salotti
    pieni di opere d'arte, profumi, amore e vita sana.
    Svegliamoci dal letargo prima che sia troppo tardi.
    Composta martedì 3 marzo 2020
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      La musica del giorno ci accompagna
      insieme ai colori con cui la luce gioca
      con le ombre degli alberi che tremano
      al forte bacio del vento che li scuote.

      Noi camminiamo con i disegni del giorno
      lanciati nel cielo dalle nuvole vagabonde
      mentre con le mani accarezziamo le ore
      che passano svelte assorbite dal sole.

      Il silenzio dell'universo ci matura sorridendo
      seguendo i nostri passi sulla terra che gira
      anche se noi pensiamo che tutto sia fermo
      in questa nostra casa che gioca e ci sorride.

      Le ultime note del giorno che si nasconde
      si chiudono nelle corolle dei fiori terrestri
      in attesa di sentire tenue sinfonie notturne
      che ci invitano a sognare sotto le stelle.
      Composta sabato 4 aprile 2020
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Tremano le foglie alla brezza di maggio
        baciando i fiori di vari colori
        su prati verdi pieni di silenzio
        mentre la notte tace contenta.

        Corro dietro il silenzio del primo mattino
        per ringraziarlo della sua gentilezza
        che mi accompagna sull'orlo del giorno
        che si accende di raggi sull'orizzonte.

        Appare la luce nel silenzio del mattino.
        Il fruscio delle foglie accompagna
        gli stormi di uccelli che corrono al fiume
        dove si radunano tranquilli.

        Mi lavo alla tenue luce del sole di maggio
        in questo mattino primaverile
        dove i sogni della notte sono già sbocciati
        sui verdi prati e con il cuore in pace.
        Composta domenica 10 maggio 2020
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

          Festa della mamma

          Tu, donna, sarai il vero faro della nuova era.
          Finiranno gli abusi e i soprusi dell'uomo:
          per millenni hanno dominato, maltrattato
          e umiliato la compagna e madre di vita.

          È giunta l'ora che la donna sia rispettata
          su questa terra giardino, culla e tomba
          della bella coppia divina uomo – donna.
          Dio ha scelto la donna come sua madre.

          Ogni donna è nostra madre e sorella
          sorgente di vita, d'amore e bellezza.
          È il fiore umano più bello e delicato
          che la fantasia divina abbia creato.

          Grazie madre, per le carezze e il tuo amore
          per il tuo sorriso e la tua devozione.
          Sei il più bel fiore del giardino umano
          che Dio ha regalato all'uomo e al creato.

          Fonte di vita sarai sempre tu, donna madre:
          senza di te l'umanità non esisterebbe
          la terra sarebbe un pianeta morto
          per questo il Creatore ti ha scelto
          come Madre sua e nostra.
          Composta mercoledì 15 aprile 2020
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

            Chiusi in casa

            Siamo chiusi nella prigione di casa:
            con pochi passi fuori se hai un cane
            una scappatina per comprare il cibo
            e molte ore per pensare e pregare.

            Un silenzio ascetico da vero certosino
            aiuta lo spirito e il corpo a volare in alto
            sentire il soffio e voce dello spirito divino
            innalzarci in altre sfere dell'essere umano.

            Ogni tanto una passeggiata silenziosa
            lungo i viali del giardino coltivato dentro
            ci serve a dar senso agli anni che passano
            correndo dietro fantasmi e giorni amari.

            Diamo a questo periodo del coronavirus
            il senso più sublime del cuore che ama,
            ascoltando voci nuove mai captate prima
            indaffarati e prigionieri come eravamo.
            Composta venerdì 17 aprile 2020
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

              Mai così soli nella morte

              Sempre chiusi in casa pensiamo:
              ai giorni trascorsi sotto il sole
              in aule ascoltando o dando lezione
              al teatro con buoni attori
              al circo ridendo con buffoni
              scrivendo su qualche diario
              cose pensate e mai realizzate.

              Oggi nel 2020
              molti siamo chiusi in casa in attesa
              che un virus venuto da lontano
              ci porti in vari ospedali
              o dritto al mondo dei morti
              senza nessuno che ci conforti.

              Si battono le mani dai balconi
              si mette musica per fare qualcosa
              ma il cuore piange forte e solo
              ascoltando radio e televisione.
              Ogni giorno i morti viaggiano soli
              ai cimiteri o forni crematori.
              Né un addio a chi parte solo
              lasciando il tramonto
              per vivere nelle aurore!

              Nemmeno nella morte siamo liberi
              di essere baciati o accompagnati.
              Prima o dopo tutti moriremo,
              ma un'ultima preghiera
              un addio dei familiari e amici
              una lacrima che indica dolore
              è il miglior addio
              per chi muore.
              Composta martedì 21 aprile 2020
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

                Coronavirus

                Cosa succede all'umanità terrestre
                che improvvisamente muore
                per una nuova peste?

                Chiusi nelle case tutto il giorno
                mentre il sole cammina
                e la luna dorme.

                In pochi mesi la gente di oggi
                viene uccisa da invisibili coronavirus
                che viaggiano silenziosi
                senza rimorsi.

                La scienza umana matura in laboratori
                ma spesso invisibili creature mortali
                passeggiano di nascosto
                burlando scienziati, dottori
                e microscopi.

                La natura è savia e gentile
                invia messaggi ai suoi ospiti
                ma spesso ci sentiamo padroni
                della vita e della morte.

                Per fortuna esiste gente buona
                che aiuta, ama e ristora.
                Solo la scienza non cura l'uomo
                se i suoi pilastri non hanno cuore.

                Alcuni momenti tristi della storia umana
                sorgono per noi cambiare strada.
                La nostra vita è appesa a un filo
                e chi lo muove è solo Dio.

                Diamo una grande sterzata alla vita
                se non vogliamo morire soli
                andando al camposanto
                senza familiari
                e lacrime amare.
                Composta sabato 28 marzo 2020
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  Un minuscolo virus mette in ginocchio
                  l'umanità intera rinchiusa nelle sue tane.
                  Si chiude nei suoi misteri pieni di paura
                  in solitudine e i suoi sogni distrutti.

                  Pensiamo di essere padroni e signori
                  di questo grande mondo che ci accoglie
                  invece stiamo ancora leggendo il titolo
                  di questa nostra enciclopedia storica.

                  Siamo umili servitori della filosofia divina
                  che ci parla nel silenzio del cuore umano
                  aprendoci spiragli di luce e di saggezza:
                  la vita è dono e la morte certezza.

                  Ogni tanto un morso alla nostra scienza
                  basta per capire che da soli siamo niente.
                  L'umiltà è la grande stampella della vita
                  apprendiamo dalla semplicità divina.
                  Composta sabato 14 marzo 2020
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    Un invisibile virus chiuso in una goccia
                    diventa corona visibile della nostra fine
                    che ci allontana dalle case dei cari vivi
                    prima ancora che pensassimo di morire.

                    La scienza umana spesso vive in trappole
                    di uomini e donne che studiano la materia
                    viva o morta che sia con un certo rispetto
                    pur sapendo che la vita è appesa a un filo.

                    Basta uno starnuto o un solo colpo di tosse
                    mani sporche, un abbraccio o stretta di mano
                    per trovarci chiusi in ospedali o in quarantena
                    perché il virus previene la scienza e la pena.

                    Spesso dietro i virus c'è la sporca mano dell'uomo
                    che nei laboratori studiano la nuova guerra fredda
                    nata dalla testa di demoni umani su troni di potere
                    senza scrupoli e con delicati fiori di cimiteri.
                    Composta giovedì 20 febbraio 2020
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