Poesie inserite da GIUSEPPE BARTOLOMEO

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Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Ho scoperto un mattino di silenzio
nella quiete dell'aurora senza sole
nascosto dietro nuvole di pensieri
pullulando nel cuore e nella mente.

A fine maggio cantano le prime ore
sotto un gran cielo plumbeo e quieto.
Cielo e terra si abbracciano contenti
per lavare perbene il cuore della gente.

Scoppiano fuochi artificiali fra le nuvole
per avvisare uomini e animali a ritirarsi.
Un lavaggio primaverile di campi e piante
accontenta con lacrime di gioia tutti quanti.

Cadono le gocce del cielo come acquasanta
su questo nostro pianeta ricco di vita e pianti.
Il connubio fra terra, cielo, animali e abitanti
sia sempre una festa di gioia, amore e di santi.
Composta venerdì 30 novembre 2018
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Volano i pensieri sui pinnacoli dei cipressi
    snelli, oscuri, immobili e tranquilli
    sotto un cielo che non canta né ride
    in attesa di captare il momento
    di una voce che grida:
    "Aprite le finestre e gioite.
    Il tempo è morto, nasce la vita!".

    Il calendario umano ha la sua lunga storia
    piena di lacrime, sorrisi, vita, morte e gloria.
    Camminiamo su sentieri e deserti del cuore
    per trovare un giorno pieno di fiori
    sbocciati d'improvviso nel silenzio
    di un bacio d'amore senza parole.

    I giorni volano come le aquile nel cielo
    che a picco si lanciano nel vuoto
    carpendo la presa senza pietà
    per sfamare i piccoli con la loro agilità.
    Apriamo gli occhi all'oggi e al domani
    perché cielo e terra sono sorelle
    come uomo e donna
    sono figure gemelle.
    Composta venerdì 30 novembre 2018
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      Un mattino di maggio grigio e ventoso
      guarda il cielo in attesa del bacio
      che ogni mattina schiocca
      col sole che sorge.

      M fermo a contemplare il mattino
      che si sveglia silenzioso
      abbracciandosi alla luce che nasce
      svegliando il giorno che dorme.

      Cammino solitario sotto un cielo biancastro
      al ritmo dei tanti richiami di uccelli
      che riempiono l'aria di musica
      con squilli di passeri allegri.

      Aprire gli occhi nel silenzio mattutino
      quando il borgo dorme tranquillo
      è il momento di ascoltare l'anima sveglia
      che suggerisce una preghiera
      nel silenzio.
      Composta venerdì 30 novembre 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Ascolto il silenzio che parla al cuore
        mentre contemplo solitario
        il giorno che lento muore

        Nascondo i miei occhi chiari
        all'ombra della sera
        che si veste di festa e si allontana.

        Resto con il messaggio del giorno
        chiuso nel calendario della vita
        mentre la luna capta i miei sospiri.

        Tocco l'ultimo filo di luce della sera
        caduto nei miei occhi
        inchinandomi alla notte
        che s'avvicina.
        Composta giovedì 30 novembre 2017
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          La notte si è rinchiusa nei miei occhi
          dandomi il buongiorno in sordina
          non ha voluto svegliare chi dorme
          nella quiete luce del mattino.

          Un uccellino canta sul mio balcone
          all'ombra del verde dei glicini
          avvinghiati come edera
          che dalla terra salgono al cielo.

          Tremolano anche le foglie dell'ulivo
          al soffio delicato del venticello
          salutando l'ultimo giorno del mese
          che le ha regalato sole, pioggia e carezze.

          Anch'io saluto il nuovo giorno che avanza
          baciandomi con la sua dolce luce
          in attesa che i raggi di sole
          illuminano il mondo e i cuori.
          Composta giovedì 30 novembre 2017
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            Il mattino è esploso nella luce
            nascondendo il buio
            nelle grotte oscure della vita
            dove la notte gioca col silenzio
            mentre il giorno abbraccia
            i sogni nati nelle tenebre.

            Nel gioco della luce con le ombre
            nascono tante cose belle
            che portiamo nel cuore e nella mente
            quando la notte e il giorno
            come fratelli siamesi
            sbocciano come fiori in primavera.

            Uomini e donne
            nati nella luce e nelle tenebre
            siamo i signori del giorno
            portandoci appresso la nostra ombra,
            mentre di notte
            è l'ombra che partorisce i nostri sogni.

            Amiamo le tenebre e la luce
            se vogliamo vivere felici.
            Ascoltiamo in silenzio le carezze
            nate quando il mondo tace.
            Il mattino quando ci svegliamo
            prendiamo penna e zappa e lavoriamo.
            Composta giovedì 30 novembre 2017
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              Saremo soli quando il cuore tace
              ascolteremo i suoi singhiozzi
              per aggrappare il giorno
              che sfugge ai nostri occhi
              con lacrime che ci cadono
              sulle mani.

              Ogni tanto la solitudine ci ferma
              negli angoli della notte
              ci richiama a meditare soli
              sotto la luce di lontane stelle
              per noi sollevare lo sguardo in alto
              per non guardare sempre a terra.

              Meditare ogni tanto nel silenzio
              è un richiamo che l'anima ci chiede
              per dare un senso alla vita che passa
              senza dirle né buongiorno né buonasera.
              Bisogna essere soli per capire se stessi
              se vogliano dare alla vita un senso.

              Ascoltiamoci quando il cuore ci parla.
              È un amico che difficilmente sbaglia.
              Ascoltandolo non saremo mai soli
              quando il cielo è nero e la polvere vola.
              Apriamo gli occhi alla finestra del cielo
              se vogliamo volare senza zavorre e veleno.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                Vorrei passeggiare solo
                dietro i confini dei miei sogni
                ascoltare le voci perdute del giorno
                quando il cuore ascolta silenzioso
                la musica che nasce dai ricordi.

                Nella solitudine delle ore corte
                la natura mi accompagna
                con il suo fruscio che accarezza
                il mio viso perduto nella luce
                dell'aurora o del tramonto.

                Il passeggio giornaliero
                è un compagno di avventura
                che mi apre molte tendine chiuse
                su panorami e animali strani
                che se non ti fissi non li ami.

                È bello passeggiare solo
                nel buio e nella luce.
                Il buio mostra le sue avventure
                la luce ti accarezza l'anima
                che non si vede ma parla.
                Composta mercoledì 30 novembre 2016
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  Oggi gli uccelli cantano allegri
                  su alberi fioriti e foglie in abbondanza
                  su questa terra piena di fiori ardenti
                  attirando gli occhi di tutta la gente.

                  Nel cielo limpido di nuvole e gas micidiale
                  si respira meglio passeggiando e sognando.
                  I colori delle aurore si nascondono nei fiori
                  che abbelliscono i campi in giardini di odori.

                  Le persone passeggiano con occhi limpidi
                  specchiandosi in fiumi e ruscelli chiari.
                  La primavera s'inghirlanda di sogni
                  che sbocceranno nel cuore del mondo.

                  Nel fruscio delle foglie che il vento muove
                  ascolto il cuore della gente che si commuove.
                  Il cielo respira, il cuore canta contento
                  la primavera vende fiori e colori:
                  è giunta la sua ora di cambiare stagione.
                  Composta giovedì 30 novembre 2017
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    La primavera del 2020 ha fatto storia:
                    persone a meditare nelle proprie case
                    anziani soli hanno abbracciato la morte
                    altri chiusi in ospedali hanno pianto d'allegria
                    molti soli portati al cimitero senza lacrime
                    né cortei funebri.

                    La terra è rimasta chiusa nel suo silenzio:
                    aerei senza voli né contaminazioni nel cielo
                    treni fermi nelle stazioni e bus urbani vuoti
                    città deserte, fabbriche e commerci sbarrati
                    in pochi giorni milioni di morti per un virus
                    a forma di bomba assassina!

                    La terza guerra mondiale senza eserciti e bombe:
                    è bastata la passeggiata terrestre invisibile
                    di una strana bomba vivente "coronavirus"
                    per mandare ai rispettivi cimiteri o crematori
                    gente di ogni età e nazionalità senza distinzione.
                    La morte sceglie o anche lei è diventata serva?

                    In tuto questo periodo di silenzio e di morte
                    la terra e gli animali sono stati veramente felici.
                    La madre terra si è liberata dello smog
                    regalando le sue mascherine a tutti gli abitanti
                    e gli animali sono ridiventati padroni
                    del loro giardino terrestre senza signori.

                    Chi sono i colpevoli di qesta nuova guerra?
                    La scienza senza cuore di scienziati padroni
                    o è un castigo per gli esseri umani
                    per cambiare vita e diventare signori
                    del creato?
                    Composta domenica 18 ottobre 2020
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