Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

In viaggio

Poche parole in viaggio,
un sogno, inchiostro
per tracciarne i contorni e
qualche addio
che ti ricordi la strada.
Capita di perdersi e non tornare
succede a volte...
di crescere nella notte
di dover attendere,
ammirare un paesaggio
che sta lì per caso.
In riva al Fiume hanno acceso i fuochi
hai imparato
e cantato la stessa canzone
non prestando attenzione al pubblico,
agli assenti.
Gli applausi?
Magra consolazione!
Composta martedì 16 ottobre 2012
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    Scritta da: Michele Gentile

    Un Giorno

    Accoglierai, un giorno
    la saggezza delle Vette,
    capirai i quesiti degli Oceani
    la dolcezza delle Tempeste.
    Rispetterai il Vento
    e ogni sudicio fiore,
    manterrai i segreti
    di ogni Fiume.
    Non sarai più in grado
    di sfamare la Rabbia
    dissetare Vendetta,
    aiuterai il Cielo a navigare
    gli errori a naufragare...
    lo vorrai un giorno e
    quel giorno
    ti chiamerò Uomo!
    Composta mercoledì 24 ottobre 2012
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      Scritta da: Michele Gentile

      Il pianto del Lupo

      Luna che sorgi
      parla al suo cuore
      raccogline le lacrime.
      Asciuga quel pianto.
      Il Lupo è ferito.
      Non sa più gioire della notte,
      le nubi dell'orizzonte pesano
      come roccia sulle rose del tempo.
      È stanco
      È solo,
      in fuga dalle ombre
      non vuole più correre.
      Quanta neve cade dal Nord
      Imbianca le torri degli uomini
      E lui una tana più non ha,
      il gelo veste la valle
      lui rimane immobile.
      Quanta vita si perde a Sud
      L'inganno della speranza,
      e lui più speranze non ha,
      il silenzio governa la piana
      lui ti sta pregando.
      Luna che lo hai amato
      accompagnalo in questo viaggio
      accarezzane il respiro
      l'ultimo,
      di un'alba che non lo troverà.
      Composta domenica 3 febbraio 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        Per favore il conto

        Sono uscito senza bancomat
        stasera
        volevi una vita da scout
        che mi facesse pena,
        per favore il conto.
        Suppongo
        sia un diritto
        non rinunciare al proprio habitat
        per cena.
        Volevo darti un passe partout
        e ho digerito bocconi amari
        per far suonar la sveglia,
        pesante come un mammut
        in uno zoo di cristalli.
        Tu mi accarezzi il cuscino e dormi
        per favore il conto
        tu ti accarezzi il pizzo e non parli,
        per favore il conto
        tu voti chi gli pare e non ti senti
        per favore uno sconto.
        Composta lunedì 4 novembre 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          Arresta il Sistema

          Alla tua
          perché la mia
          se n'è già andata,
          oltralpe, seguendo il flusso
          che migra sulla solita strada.
          Arresta il Sistema
          senza aggiornamenti
          se non lo fai adesso
          poi te ne penti.
          Alla sua
          perché la tua
          se la son già presa,
          oltremodo, picchiando quella offesa
          che legge, pensa e lotta,
          che insomma, non s'è arresa.
          Arresta il Sistema
          senza aggiornamento
          se tardi ancora un po
          ci pensa il parlamento?
          E fai una foto che te la fanno
          e fai una festa che te la fanno
          ti piace tanto e condividi il danno
          che questi grattano e vinceranno.
          Alla nostra, all'agorafobia
          al sangue del tuo sangue
          che si diverte e spia,
          abiurando Bury
          ci si allena per garzon
          palleggiando senza testa
          facce a faccia sull'iphone.
          Arresta il Sistema
          prima del contrario
          arresta il Sistema
          senza far rumore
          arresta il Sistema
          che peggio di così
          si muore.
          Composta martedì 5 novembre 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            Castigo

            Ciò che merito.
            Sentire l'aria stracciarsi,
            in fondo all'anima svanire
            strappata via
            come amuleto
            dal collo.
            Adagio le ossa del cielo
            su sabbie di clessidra,
            degno sepolcro
            vestigie di una felicità
            abbattuta dalla ragione.
            Rabbia
            cupa marea avanza!
            Potrai mai cancellare la sua dolce effigie?
            Composta martedì 7 gennaio 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Felice

              Non ti importa
              della pioggia
              che continua
              a chiamarti.
              Né degli occhi
              che invecchiano,
              che non sanno
              più piangere.
              Hai i tuoi tramonti,
              le domande di un bambino.
              Guardi oltre la colpa
              raccogli un po' d'amore.
              Ti vesti di sorrisi...
              un passaggio dall'arcobaleno
              e mi ripeti;
              "bisogna saperla
              indossare la felicità."
              Composta venerdì 2 maggio 2014
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                Scritta da: Michele Gentile

                Hanno ucciso tutti i poeti

                Da non crederci
                me l'ha detto Barbara,
                dopo l'ultimo cliente.
                C'era gente, si
                parecchia gente in strada
                impiegati, dottori, cravattari
                qualche spicciolo di sole
                un piatto di vongole e calamari.
                Io non volevo crederci
                me l'ha confermato Maddalena
                con l'ultimo cliente.
                C'era gente, si
                parecchia gente in piazza
                insegnanti, operai, palazzinari
                qualche spicciolo d'amore
                un piatto di carciofi e un paio di spari.
                Continuavo a dubitare
                mi ha svegliato Veronica
                prima che arrivasse il presidente.
                C'era gente, si
                parecchia gente a casa
                pensionati, poliziotti, cassintegrati
                qualche spicciolo di santità
                un piatto di minestra e un manipolo d'ingrati.
                Dio non voleva crederci...
                Composta venerdì 8 novembre 2013
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