Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Gualtiero

Forza Gualtiero
non esser così severo,
datti da fare, scatena la fantasia
presto
presto,
prima che vada via.
Non è possibile Gualtiero
davvero, non mi par vero
eppur stamane di buon umore
me ne hai fatte di promesse a colazione.
Quanti sacrifici per tirarti su
per farti star bene
giornate intere io e te insieme
e se volevo darti una mano in più
parole oscene.
Pene dell'inferno,
merito a tal punto
di patire?
Ti prego Gualtiero
non hai scelto la retta via
ma stanotte non te la senti di mentire?
Composta lunedì 17 dicembre 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Michele Gentile

    Pietà per noi

    Oggi che la notte migra
    in cerca di altari fedeli
    la mia incerta anima
    non riconosce il proprio cuore.
    Più di domani
    rinascere tra i tuoi sospiri
    non potrò fare,
    accuserò forse
    un'alba inaspettata povera di risvegli
    ma
    la voce del mare
    sempre
    giurerà eterno amore
    al pescatore di sogni.
    Composta domenica 23 dicembre 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Michele Gentile

      Nel vento

      E giungesti a me
      come di brezze un capriccio,
      arrendevole sorriso
      quando ti donai una rosa.
      Rossa
      come i vespri
      come sangue...
      il cuore mio.
      Accettasti le mie promesse
      fremente di vita,
      all'ombra di un abbraccio
      le tue labbra si schiusero.
      Nel vento, ora
      come petali
      le tue carezze volan via
      e quella rosa
      rossa
      come i vespri
      come sangue
      a nessuna mai
      più donerò.
      Composta giovedì 18 luglio 2013
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Michele Gentile

        Un giorno di primavera

        Un giorno
        di primavera,
        forse
        una manciata di petali
        tradirà la mia partenza.
        Saluterà tutto ciò
        che avrò saputo spiegare
        attendere.
        Ogni mio sorriso
        tutte le lacrime,
        per la terra che mi parlò del vento
        per le fiamme di una notte eterna,
        vorranno parlarti di me.
        Vado via...
        così come sono giunto,
        torno alle mura d'Atlantide
        fratello mio,
        senza pane, senza stelle
        con la speranza nel cuore
        di rinascere un giorno di primavera
        forse,
        quando una manciata di petali
        sorriderà al popolo in festa.
        Composta venerdì 19 luglio 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Michele Gentile

          Papà

          Esploravo gli abissi delle mie convinzioni
          rovistando tra i panni del mio greve bagaglio,
          cercando una scusa per le misere azioni
          per convincermi che fossero un incredibile sbaglio.
          La realtà della vita è però più evidente
          Il suo vigliacco fetore non inganna la mente
          ogni tua soave, gentil concessione
          presenta un conto spesso troppo oneroso,
          tant'è vero che penso che la tua sola missione
          non sia proprio quella di un Papà generoso.
          Forse ci osservi un po' divertito
          dal tuo infinito giardino fiorito
          e non riesci ogni volta a capire perché
          tra il fango e la merda
          pregano te.
          Composta domenica 8 dicembre 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Michele Gentile

            Eclissi

            Così vicini.
            Più volte udiamo
            il richiamo degli abissi.
            Eppure
            su acque infestate
            da sguardi corsari
            la parola dovuta
            non naufraga nella malinconia.
            E'tempo di eclissi
            questa notte.
            Ma se la luna
            volesse ascoltarmi
            fin dentro al cuore,
            fin dentro al cuore arrivarmi
            persino a lei rinuncerei
            per una sola tua promessa.
            Composta lunedì 24 marzo 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Michele Gentile

              Il poeta

              Forse si è perso
              fra le righe
              di un tramonto.
              Nelle promesse
              di una lacrima
              incatenata al mare.
              Ineluttabile azzurro,
              arroccato su poggi
              di abile resa
              le sue ali
              non son più parole.
              Stagioni appassite
              piovono sul giorno
              spoglie
              flettono sguardi
              fendono il vento.
              Il poeta
              curvo
              sulla materna ombra
              dona l'età
              al silenzio delle foglie.
              Composta giovedì 4 settembre 2014
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Michele Gentile

                Lupo

                Governa l'inverno.
                Mesta è la sorte
                del viandante
                per cieli d'ambra.
                Orme di ombra
                nel bosco
                pallidi sogni ove
                riposano uomini
                senza memoria.
                Canta la notte
                nel vento, una luna
                spettro d'amore
                sincero richiamo
                alle porte del mare.
                Libera echeggia
                la selvaggia voce
                promessa sposa
                al silenzio
                frastuono di pace
                sulla pelle dei giusti
                sussurra impavida al cuore...
                "il lupo non muore".
                Composta sabato 14 marzo 2015
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Michele Gentile

                  Mare

                  Lascia che asciughi
                  le tue lacrime
                  amato mio mare.
                  Farai ritorno tra gli uomini
                  dopo avermi mostrato
                  come si scoprono nuove isole
                  in questo deserto di nuvole.
                  Il vento della sera
                  ha smesso di chiamare
                  in disparte invecchia
                  una coltre di sole.
                  Giudichino pure questi nostri affanni
                  una semplice circostanza
                  nessuno si accorgerà di un altro silenzio.
                  Le terre temono la verità
                  più di mille tempeste;
                  confondono la stanchezza dei remi
                  con l'eco di antiche accuse.
                  Così termina l'insensato viaggio
                  in attesa di un porto sincero,
                  così s'apre il giusto sentiero
                  verso abissi più cari.
                  Riposerà la pioggia,
                  distratto il faro
                  resteremo insieme
                  a guardare le stelle.
                  Composta martedì 15 marzo 2016
                  Vota la poesia: Commenta