Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Ostia

Dolce promessa
non mantenuta.
Riposi
fra le braccia del mare
mentre a gran voce
il ricatto del fato
reclama i tuoi seni.
Nuda
come preghiera
recitata in segreto
da mani senza onore.
Dipinto di resina
e orchidee,
sabbia
e frumento,
severe Torri
a guardia
di un tesoro
sepolto dall'infamia.
S'erge la Rocca sul grano
vanto di secoli
che danzano su rovine pazienti.
Dolce menzogna
sulle tue labbra
mi perdo
quando al tramonto
attracca la sera
e una carezza di pace
torna a salvarmi.
Composta mercoledì 19 febbraio 2014
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    Scritta da: Michele Gentile

    Per sempre

    E proverò a cercarti
    amico mio,
    ho un paio di stelle
    ancora
    da chiederti.
    So che hai da fare
    che non basterà una vita
    per lasciarti andare
    ma ho bisogno che qualcuno
    mi spieghi perché
    è già ora di salutarci.
    Continua a tenermi,
    se capiti da queste parti
    ricordami di insistere.
    Ho ritrovato quel gabbiano,
    se ne andava verso il tramonto
    con ali pesanti di pioggia
    rotta senza bussola;
    lo hai convinto a voltarsi.
    Taciturna cala la sera
    e se torna la voce
    amico mio
    sarà solo per venire
    a chiamarti,
    nel cuore
    nelle parole
    per sempre.
    Composta lunedì 7 aprile 2014
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      Scritta da: Michele Gentile

      Gina

      Va Gina,
      vai!
      Fatti scoprire, esci di casa
      sfama pure pargoli di leone.
      Una gita fuori porta
      o qualche settimana
      va... Gina,
      fatti accompagnare.
      E saprai di tutti
      di politica, di lettere
      d'arte e rivoluzione
      questo è il segreto
      agitare molte più persone.
      Io ti aspetto a casa
      al massimo
      su Venere
      non devi preoccuparti;
      ho in testa un paio di idee
      che sembrano vincenti.
      Composta martedì 22 gennaio 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        Capricci

        Tu sola conosci la via
        i gesti, le parole
        per spegnere quest'inferno.
        E se faccio resistenza...
        guardami come guardi un bimbo, un moccioso
        che reclama pochi, assurdi diritti.
        Dovrai aver pazienza
        tenacia
        un dio in più.
        Cosa vuoi farci
        qui dentro fa davvero freddo
        e per scaldarmi
        non basta la fiamma di una candela.
        Composta sabato 10 agosto 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          Alla deriva

          Dove neppure il silenzio
          riesce a credermi.
          Là, oltre il bene e l'assenza
          oltre le acque della resa.
          Persuaso da grumi di stelle
          l'immenso vuoto accoglie
          il sopraggiungere dell'eternità.
          Un'istante prima
          un battito prima
          sprofonderà il male,
          io devo esserci
          io
          non ho mai imparato
          a morire.
          Composta sabato 21 dicembre 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            Esilio

            Distante dalle tue labbra
            in balia di orme confuse.
            Non conosco altra dimora
            che non sia un tuo abbraccio.
            Carezze destinate a sfiorire,
            delicati petali
            guidano fragili sguardi
            verso la più vigliacca delle rese.
            Tanta meraviglia intorno!
            Sento il cielo che non sono
            stringo la pace che non ho.
            Sprecati
            come poesia
            in pasto al silenzio,
            assonanze di rimpianto.
            Oramai,
            solo la solitudine
            viene a farci compagnia.
            Composta sabato 3 maggio 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Mylae

              Taccio
              nel tempio degli occhi
              a te votati.
              Scorro nelle vene
              di un vento antico
              e sento
              e posso
              accudire in un brivido
              le ali del mattino.
              Mi coglie l'immensità
              così, planando
              sull'azzurro frinire.
              La possente rupe
              scruta gli orizzonti
              adagio
              sino a perdersi,
              a dissetare
              queste mie radici.
              Ho l'età del sogno;
              nel sole morente
              ripara il mare,
              profondo singulto
              della sperata ora,
              custode arcigno
              di tanto splendore.
              Mia Mylae
              regina,
              ai petali di un tramonto
              affido il tempo
              del bramato ritorno.
              Composta domenica 2 agosto 2015
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                Scritta da: Michele Gentile

                Impareremo ora

                Impareranno le mani semplici gesti,
                il tepore dei giorni sereni
                da intrecciare all'edera della speranza.
                Scriverà lettere sincere la voce,
                parole nuove da consegnare al vento
                mentre il silenzio ci insegnerà ad ascoltarle.
                Impareremo l'assenza e il dono dell'attesa,
                capiremo che la solitudine è terra da coltivare
                per far fiorire i nostri stessi rami.
                Impareremo a proteggere
                il respiro di ogni creatura.
                Impareremo la strada di casa, ora
                o mai più.
                Composta domenica 5 aprile 2020
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