Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Una poesia

Ti dedico una poesia figlio mio
il tramonto.
Ti dedico una casa
che odora di primavera,
il mare e mille stelle
al risveglio del cielo.
Ti dedico fiori di campo
un sorriso sempre.
Ti mostro un sentiero
per non perdere altro tempo
ti svelo la notte
per non temere il giorno.
Ti dedico una poesia
prima di andare,
i giorni, la bruma
il pesco e le vette.
Ti auguro sogni, canzoni
un nome da pensare
ogni carezza di felicità.
Composta venerdì 24 luglio 2015
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    Scritta da: Michele Gentile

    Alla luna

    Arde nuova luna sulla pelle,
    dalla cima innevata incendia
    giudiziosi ciliegi.
    Irrompe nel silenzio
    dell'ingiuria, scorre
    lungo i crinali
    e inquiete acque.
    Parole, insanguinate lame
    nell'oscurità scintillano,
    trafitta la notte
    versano nettare e oblio
    nei calici degli dei.
    Dimora in questa valle
    la memoria dei vinti,
    indomita poesia
    di selvagge reliquie.
    Composta mercoledì 11 gennaio 2017
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      Scritta da: Michele Gentile

      Navigando

      In queste acque senza tregua
      che non conoscono parole, né luna
      queste acque silenziose, tremende
      ho navigato.
      E vivendole come si vive l'inverno
      ho respirato giorni di sale e sete
      ridendo infine delle tempeste.
      Oggi mite è il vento
      dolce brezza mi dona il tuo aroma
      dalle bianche spiagge dove ti sei nascosta
      viene alla luce per un giuramento.
      Fossero l'ultimo lembo di terra
      o il porto più sicuro,
      l'estrema regione di una speranza
      o dinastia di stelle
      gli occhi tuoi abbraccerò.
      Mi prenderò cura delle tue labbra,
      lontani dall'inganno,
      ricameremo candide vele
      sotto lo sguardo attento
      dei ciliegi in fiore.
      Guadagnandoci nuove isole
      insieme
      riprenderemo il mare.
      Composta venerdì 20 gennaio 2017
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        Scritta da: Michele Gentile

        Vivo

        Io lotto per il mio mare
        e per quel cielo che lo rassicura.
        Lotto per queste pietre, per queste radici
        per l'orizzonte che mi ha cresciuto.
        Combatto e vivo per chi mi ama
        e amo,
        e per la mia gente,
        per le mie strade.
        Lotto e vivo
        non mi do pace,
        lotto e vivo
        per i miei inverni
        e le vostre primavere.
        Composta mercoledì 1 febbraio 2017
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          Scritta da: Michele Gentile

          Al quinto giorno di vento

          Me ne andai senza una scusa.
          Sull'orlo delle labbra
          si strapparono parole d'addio.
          Volarono via come foglie secche
          dal ramo. Un foglio ingiallito
          rimbalzava per il vicolo
          oroscopi e defunti.
          Ero dove mi ero lasciato,
          in verticale attesa di un brivido
          che ricucisse il mio intimo abbandono.
          Composta lunedì 3 maggio 2021
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            Scritta da: Michele Gentile

            Che

            Non si consuma
            questa terra,
            questo sangue d'autunno.
            È dolce l'aria
            Rosario lontana
            dalle tue labbra.
            Ha venti e occhi
            per implorarti ma
            l'alba tarda a sorgere
            ed è il nostro male
            più caro.
            Un nome basta
            a sciogliere le mani,
            giunte restano
            quelle delle madri
            a Santa Clara chine
            sulla promessa di una vittoria.
            Non accadranno altre stelle
            o poderose imprese
            ancora la tua pioggia
            che non sa smettere,
            ancora la mia
            che non si rassegna.
            Composta mercoledì 27 aprile 2016
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              Scritta da: Michele Gentile

              Ai poeti

              Ai poeti dico di non tornare
              di insistere, di trovare
              altri silenzi da raccontare.
              Ai poeti auguro di non svegliarsi
              di non attenersi alle regole,
              di non lasciare mai un tramonto
              in balia del proprio cielo.
              Auguro un mare, un deserto,
              una lacrima in più da attraversare.
              Ai poeti dico di non disperare
              quando stillano solitudini,
              di camminare anche al buio
              perché una carezza di luna
              farebbe più male.
              Ai poeti dico di sorridere
              quando il vento della notte
              li trascina via lontano
              perché quando tutto è perduto
              nuove ali e nuove parole
              una volta ancora
              offriranno loro
              la malinconia di vivere.
              Composta giovedì 18 agosto 2016
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