Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)
Frontiere
Scorci di luce
inattesi
imprevisti vagano
per questo inferno.
Acque di oblio
lacrime, grida senza vita.
Ho sognato un bimbo
che non piangeva,
libero di sbagliare.
Un vago ricordo di Dio
sarà il mio domani.
Un principio senza senno
una casa dove annoiarsi,
il canto dei gabbiani.
Scorza di luce in attesa...
gli abissi sono il mio approdo.
Composta giovedì 18 giugno 2015