Io ti amo e se non ti basta ruberò le stelle al cielo per farne ghirlanda e il cielo vuoto non si lamenterà di ciò che ha perso che la tua bellezza sola riempirà l'universo
Io ti amo e se non ti basta vuoterò il mare e tutte le perle verrò a portare davanti a te e il mare non piangerà di questo sgarbo che onde a mille, e sirene non hanno l'incanto di un solo tuo sguardo
Io ti amo e se non ti basta solleverò i vulcani e il loro fuoco metterò nelle tue mani, e sarà ghiaccio per il bruciare delle mie passioni
Io ti amo e se non ti basta anche le nuvole catturerò e te le porterò domate e su te piover dovranno quando d'estate per il caldo non dormi E se non ti basta perché il tempo si fermi fermerò i pianeti in volo e se non ti basta vaffanculo.
In mezzo ad uno scampanare fioco sorse e batté su taciturne case il sole, e trasse d'ogni vetro il fuoco. C'era ad un vetro tuttavia, rossastro un lumicino. Ed ecco il sol lo invase, lo travolse in un gran folgorìo d'astro. E disse, il sole: - Atomo fumido! Io guardo, e tu fosti. - A lui l'umile fiamma: - Ma questa notte tu non c'eri, o dio; e un malatino vide la sua mamma alla mia luce, fin che tu sei sorto. Oh! grande sei, ma non ti vede: è morto! - E poi, guizzando appena: - Chiedeva te! Che tosse! Voleva te! Che pena! Tu ricordavi al cuore suo le farfalle rosse su le ginestre in fiore! Io stavo lì da parte... gli rammentavo sere lunghe di veglia e carte piene di righe nere! Stavo velata e trista, per fargli il ben non vista. -.
Per un tuo sospiro io do sfogo a viventi note di gioia o di dolore. Sono una sola cosa col tuo canto, che sia mattutino o notturno, che entri tra i raggi del sole o tra le ombre della sera... Se dovessi Perdermi nella fuga di questa musica, non ne patirei, tanto questa melodia m'è cara.
Mi domando che madri avete avuto. Se ora vi vedessero al lavoro in un mondo a loro sconosciuto, presi in un giro mai compiuto d'esperienze così diverse dalle loro, che sguardo avrebbero negli occhi? Se fossero lì, mentre voi scrivete il vostro pezzo, conformisti e barocchi, o lo passate a redattori rotti a ogni compromesso, capirebbero chi siete?
Madri vili, con nel viso il timore antico, quello che come un male deforma i lineamenti in un biancore che li annebbia, li allontana dal cuore, li chiude nel vecchio rifiuto morale. Madri vili, poverine, preoccupate che i figli conoscano la viltà per chiedere un posto, per essere pratici, per non offendere anime privilegiate, per difendersi da ogni pietà.
Madri mediocri, che hanno imparato con umiltà di bambine, di noi, un unico, nudo significato, con anime in cui il mondo è dannato a non dare né dolore né gioia. Madri mediocri, che non hanno avuto per voi mai una parola d'amore, se non d'un amore sordidamente muto di bestia, e in esso v'hanno cresciuto, impotenti ai reali richiami del cuore.
Madri servili, abituate da secoli a chinare senza amore la testa, a trasmettere al loro feto l'antico, vergognoso segreto d'accontentarsi dei resti della festa. Madri servili, che vi hanno insegnato come il servo può essere felice odiando chi è, come lui, legato, come può essere, tradendo, beato, e sicuro, facendo ciò che non dice.
Madri feroci, intente a difendere quel poco che, borghesi, possiedono, la normalità e lo stipendio, quasi con rabbia di chi si vendichi o sia stretto da un assurdo assedio. Madri feroci, che vi hanno detto: Sopravvivete! Pensate a voi! Non provate mai pietà o rispetto per nessuno, covate nel petto la vostra integrità di avvoltoi!
Ecco, vili, mediocri, servi, feroci, le vostre povere madri! Che non hanno vergogna a sapervi – nel vostro odio – addirittura superbi, se non è questa che una valle di lacrime. È così che vi appartiene questo mondo: fatti fratelli nelle opposte passioni, o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo a essere diversi: a rispondere del selvaggio dolore di esser uomini.
The woman is perfected. Her dead Body wears the smile of accomplishment, The illusion of a Greek necessity Flows in the scrolls of her toga, Her bare Feet seem to be saying: We have come so far, it is over. Each dead child coiled, a white serpent, One at each little Pitcher of milk, now empty. She has folded Them back into her body as petals Of a rose close when the garden Stiffens and odors bleed From the sweet, deep throats of the night flower. The moon has nothing to be sad about, Staring from her hood of bone. She is used to this sort of thing. Her blacks crackle and drag. Orlo -Sylvia Plath
La donna è a perfezione. Il suo morto
Corpo ha il sorriso del compimento, un'illusione di greca necessità
scorre lungo i drappeggi della sua toga, i suoi nudi
piedi sembran dire: abbiamo tanto camminato, è finita.
Si sono rannicchiati i morti infanti ciascuno come un bianco serpente a una delle due piccole
tazze del latte, ora vuote. Lei li ha riavvolti
Dentro il suo corpo come petali di una rosa richiusa quando il giardino
s'intorpidisce e sanguinano odori dalle dolci, profonde gole del fiore della notte.
Niente di cui rattristarsi ha la luna che guarda dal suo cappuccio d'osso.
A certe cose è ormai abituata. Crepitano, si tendono le sue macchie nere.
I ricordi, queste ombre troppo lunghe del nostro breve corpo, questo strascico di morte che noi lasciamo vivendo i lugubri e durevoli ricordi, eccoli già apparire: melanconici e muti fantasmi agitati da un vento funebre. E tu non sei più che un ricordo. Sei trapassata nella mia memoria. Ora sì, posso dire che che m'appartieni e qualche cosa fra di noi è accaduto irrevocabilmente. Tutto finì, così rapito! Precipitoso e lieve il tempo ci raggiunse. Di fuggevoli istanti ordì una storia ben chiusa e triste. Dovevamo saperlo che l'amore brucia la vita e fa volare il tempo.
Annoda i Lacci alla mia Vita, Signore, Poi, sarò pronta ad andare! Solo un'occhiata ai Cavalli - In fretta! Potrà bastare! Mettimi dal lato più sicuro - Così non cadrò - Visto che dobbiamo cavalcare verso il Giudizio - E una parte, è in discesa - Ma non mi curo dei precipizi - E non mi curo del Mare - Sorretta saldamente nell'Immortale Corsa - Dalla mia stessa Scelta, e da Te - Addio alla Vita che ho vissuto - E al Mondo che ho conosciuto - E Baciate le Colline, per me, basta una volta - Ora - sono pronta ad andare!
Se proprio devi odiarmi fallo ora, ora che il mondo è intento a contrastare ciò che faccio, unisciti all'ostilità della fortuna, piegami non essere l'ultimo colpo che arriva all'improvviso Ah quando il mio cuore avrà superato questa tristezza. Non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto non far seguire ad una notte ventosa un piovoso mattino non far indugiare un rigetto già deciso. Se vuoi lasciarmi non lasciarmi per ultimo quando altri dolori meschini avran fatto il loro danno ma vieni per primo così che io assaggi fin dall'inizio il peggio della forza del destino e le altri dolenti note che ora sembrano dolenti smetteranno di esserlo di fronte la tua perdita.
He ate and drank the precious Words - His Spirit grew robust - He knew no more that he was poor, Nor that his frame was Dust - He danced along the dingy Days And this Bequest of Wings Was but a Book - What Liberty A loosened Spirit brings. Mangiò e bevve le preziose Parole - Il suo Spirito crebbe robusto - Non era più consapevole d'essere povero, Né che le sue ossa fossero Polvere - Danzava lungo gli squallidi Giorni E questo Lascito d'Ali Era soltanto un Libro - Che Libertà Procura uno Spirito affrancato -