Che fare di me? Che fare? Sorrido mentre gli occhi si riempiono di lacrime, che dire di me? Nulla Se non un non sono adesso. e forse un giorno sarò serena nelle braccia di un ricordo!
Silenzio, esordiente silenzio invade l'anima mia, cosa è che non va? In questi giorni me lo chiedo spesso, senza risposta resta il silenzio, che invade l'anima che silenziosa ascolta, qualcosa che non c'è.
Amami, nonostante le tempeste, amami, anche se la distanza ci divide, amami, perché l'amore è una promessa d'amore, amami senza rimpianti, amami nel mistero indefinito dell'amore, amami con la consapevolezza che domani non esiste, amami come è l'impenetrabile contenimento dell'amore, amami, senza spiegazioni, amami come un fiore in attesa della primavera, amami, amami all'alba del giorno, amami come quando si affaccia il tramonto, amami, ed amami mai come un rischio e mai un rimpianto, amami come un poeta scrive del suo amore amore, amami come l'aria che respiri in un unico respiro, tu... amami!
Noi donne che abbracciamo i nostri sogni, le nostre speranze e le nostre paure. Noi donne che abbracciamo il dolore in silenzio sorridendo a chi ci guarda, noi donne, che diamo un significato ad ogni nostro passo anche quando il significato non c'è, noi donne che viviamo nel credere al domani cercando qualcosa che forse non c'è noi donne il mistero più grande mai svelato agli occhi umani, noi donne anche se perdendo quel che è meraviglioso e magico... non lo perdiamo mai... donne, ancora donne, umiliate da una società ancora ignorante, verso donne. Donne che fanno girare il mondo, donne che mentre piangono, nascondono un sorriso, donne che dan la vita, per esser donne, donne che non han visto il domani... di un sogno chiamato libertà! Donne, svegliatevi dal sonno della libertà... e lottate per la vera libertà d'esser donne!
Tu che dici, noi donne Mistero da scoprire, Tu uomo che di mistero non nascondi nulla. tu uomo creato per amare e rispettare, chi sei tu? Se non un volatile che passa da un fiore all'altro senza soffermarsi un attimo.
Ho imparato a fidarmi di me stessa, ho camminato sempre guardando avanti e mai indietro ho pianto ed ho sorriso. Ho imparato a cadere e rialzarmi, ho imparato a volare in alto quando ero molto in basso. Ho teso una mano a te che ho amato. Quante cose in questo lungo cammino ho imparato. Quante strade aperte e quante chiuse. Ho imparato che è più bello dare che ricevere e che se ho dato sono fiera di aver dato senza chiedere ho imparato molto nel sentiero della vita ma soprattutto ho imparato ad amare me, per saper amare te.
Potessi cambiare il mio passato, potessi io cambiarlo, non avrei mai detto quel "t'amo" tanto cercato, tanto desiderato. tanto odiato Potessi io, ma, non posso. non si può cancellare né modellare il passato, è così che resto persa in questi spazi di tempo, io con il mio "t'amò sussurrato.
E, quando l'anima si perde anche il respiro diventa muto, allo scorrere del tempo, tempo senza tempo, tu che hai abbracciato l'anima mia e l'hai rubata, lasciandola in balia di Zeffìro, leggera come una piuma, essa vaga, alla ricerca di una goccia di rugiada ove possa addormentarsi, sperando di ritrovare quel muto silenzio, che porti pace all'anima persa negli inferi del non senso di un amore mai baciato.
Non appartengo a nessuno, solo a me stessa e a chi saprà ascoltare i miei silenzi, le mie pause i miei intervalli pensierosi. Non appartengo a nessuno, se non a chi in silenzio mi abbraccia e mi chiede: come stai.