Rispettami rispettami non solo perché sono tua mamma, rispettami non solo perché sono tua amica ed amante, rispettami non perché mi prendo cura di te, rispettami non solo perché abbasso la testa quando piango alle tue parole che feriscono l'anima, rispettami, sì! Rispettami solo perché io sono donna e sono il faro che dà luce alla tua vita.
L'unica prigione in cui voglio restare, per abbandonarmi senza remore, l'unica prigione in cui voglio dormire, e svegliarmi è la prigione delle braccia dell'amore, quell'amore che ama, rispetta e ti dice: tu donna, amante, amica mia, sono qui per sorreggerti amarti e rispettarti, non solo oggi ma sempre. Quella è l'unica prigione in cui io voglio addormentarmi nell'eterno riposo.
Alzo gli occhi verso il cielo, una nuvola colpisce la mia anima, quasi sembrano ali di un angelo, sorrido. Forse esiste qualcosa di bello in questa vita che copre gli occhi, quasi come un velo, impedendo all'anima di "vedere". Mentre penso un leggero venticello porta via quel "velo", divina è la "visione". Esiste, esiste qualcosa di bello che mi abbraccerà.
Amo il mare d'inverno, con il suo dolce e freddo sorriso, lo amo. Col suo tepore assaporo il battito dell'anima mia, amo quel mare d'inverno, ricco d'amore infinito che dall'apparenza mesta, alimenta quest'anima malinconica quasi a dare vita ai suoi sogni. Amo il mio mare d'inverno che dona tenere carezze all'anima mia.
Sei nei miei pensieri, sei nei miei occhi, ove vive il riflesso del mio amore, sei, e mai sarai, tu, perso in un'onda selvaggia, tu null'altro che una goccia d'acqua, persa nell'oceano, ed io, mi son perduta mentre annego nei miei pensieri vivi negli occhi che hanno un solo riflesso. Tu.
Alla ricerca del vero tesoro mi perdo, come un pugno di sabbia che scivola via, ascolto le parole di un passante, guardo un fiore che nasce, il volo di un gabbiano, e mi perdo, è quello il vero tesoro cos'è che cerco? Forse una carezza che mi faccia volare? Cos'è che cerco? Dal nulla arrivano parole del vento come un sussurro, stringe l'anima mia, e mi accorgo che solo nel silenzio dell'anima mia giace il vero tesoro.
Tu, tu dietro ogni mio punto e virgola, tu dietro ogni mia parola nascosta, Tu nascosto tra le mie righe dell'anima, pur di farti restare riempiendo i miei spazi infiniti di attimi di noi, lasciando spazio all'attesa della speranza, una speranza che scivolava lentamente negli abissi del mare, lasciando un foglio bianco, in un'attesa infinita, che un giorno tu colorassi "quel" foglio, con dolci parole d'amore. Invano! Quel foglio resta bianco sospeso tra le rughe di un sorriso ormai spento, sporco di lacrime, senza colore.
Cammino a passi lenti per paura di cadere, troppe volte son caduta, troppe volte mi sono rialzata, e, così a passi lenti io cammino, mentre guardo avanti, lasciando la tempesta alle spalle, un ultimo sguardo per continuare il mio cammino il mio sguardo cade sull'arcobaleno, anch'esso dietro di me, ingoio una lacrima e mi dico: chissà se ci sarà un arcobaleno anche per me! E, cammino.
Trepida trasparente anima, è la mia, come un trepido ruscello che scivola nel suo mare, e ne diventa trasparente agli occhi invisibili a chi osserva in silenzio, trepida quest'anima resta davanti ad un alba sconfitta, sconfitta ai fini del senso di ore mai vissute, trepida è quest'anima che vive nell'immenso di un cielo sbagliato.
La vita ci presenta sempre ostacoli, come una porta chiusa ove vi hanno buttato via la chiave, e solo la forza dell'amore, quell'amore che vive in ognuno di noi. E solo quell'Amore ci aiuta a superare qualsiasi ostacolo aprendo tutte quelle porte chiuse da una vita che non dona sconti a nessuno.