Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie personali)
Oltre l'apparente
E mentre cammino
passi incerti
che cercano un senso
a questa vita,
cammino cercando
quel senso che va
oltre l'apparente vivere.
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E mentre cammino
passi incerti
che cercano un senso
a questa vita,
cammino cercando
quel senso che va
oltre l'apparente vivere.
Mi hai chiesto: Insegnami!
A fare cosa?
Ad amare,
ti ho preso per mano
ti ho portato in un prato di fiori,
mi hai guardata con occhi perplessi,
ho raccolto un fiore selvaggio
e te l'ho donato,
i tuoi occhi erano pieni di domande,
e, mentre sorridevo, ho sussurrato,
ecco questo è l'amore,
guardarsi, guardare, ed amare
gli attimi, l'attimo di un fiore colto,
in un attimo d'amore!
In un universo infinito!
Hai mai dato un volto a Dio?
No!
"Vediamo" Dio come un uomo,
ma chi è Dio?
E dove vive Dio?
Forse in paradiso
con i suoi angeli?
Quante volte crescendo
immaginavo Dio così.
Ma non è così,
Dio è in un albero
che fiorisce,
nell'essenza di un fiore
lui è nella pioggia e nel sole,
lui è nel volo di un gabbiano,
lui è nei nostri sorrisi e le
nostre lacrime,
lui è sempre con noi,
in ogni nostra emozione,
in una carezza del vento,
nell'infinito è lui. Universo.
E i suoi angeli?
Essi sono in mezzo a noi,
negli occhi di un passante,
nella mano tesa di un'amica,
nell'abbraccio di chi ti comprende,
in un sorriso per chi piange,
angeli in noi, intorno a noi,
ogni giorno.
E noi li chiamiamo amici!
Me ne stavo seduta li,
da sola, con le mie paure,
i dottori non si pronunciavano,
mia cognata piangeva.
Ed io me ne stavo
seduta lì da sola
a contemplare il cielo, poi...
tutto finì nel silenzio assoluto,
l'attesa, quante ore
erano passate?
Una? Due?
Forse tre, o quattro,
non lo sapevo,
il silenzio mi uccideva,
dovevo vedere mio fratello
dovevo!
Parlai con un dottore,
decisa gli chiesi
voglio vedere mio fratello!
Impossibile, mi rispose impossibile!
No!
Non era impossibile,
la forza dell'amore
lo rese possibile,
entrai in quella stanza,
e lo vidi, il mio fratellino,
pieno di macchine
che lo tenevano in vita,
e, poi... la "luce"
bella che era...
un senso di pace mi abbracciava,
una lacrima di gioia,
accarezzai il volto stanco
di mio fratello,
lo baciai sulla fronte,
e gli sussurrai,
dai su c'è l'hai fatta!
E, così fu...
lungo era il cammino
che si presentava,
ma, io sapevo che tutto
sarebbe passato,
che avrei rivisto
mio fratello sorridere,
e quel giorno cupo,
rimaneva solo un ricordo,
si! Un ricordo,
io, avevo visto la "luce",
la luce della rinascita!
È nelle parole
che si perdono
nell'amico vento,
è l'abbraccio silenzioso
che resta indelebile
nell'anima di chi in silenzio
ascolta il tuo silenzio.
Litighiamo
invece di parlarci,
urliamo
invece di sussurrare,
perdendoci
in parole stupide,
pensieri senza senso,
mentre dovremmo parlare,
invece di litigare,
ritrovarci invece di perderci.
Nessuno è immune
al dolore del mondo,
nessuno è immune
alle lacrime della vita
e, questo nessuno,
porta a cambiare,
a non credere al
bello della vita.
e mentre sorridi
al pensiero che
nessuno è immune,
ti accorgi, che sei cambiata,
e, sì sei cambiata,
ma la colpa non è tua!
Rivoglio il sole,
quel sole che un giorno
viveva nell'anima mia,
quel sole che
mi faceva sorridere,
quel sole che, donava
alla mia anima
il volo in posti sconosciuti,
rivoglio quel sole che ho perso,
strada facendo in questa vita
senza senso!
Rivoglio il mio sole!
Raccolgo frammenti di anima,
in silenziosi pensieri cammino,
ed oggi ricomincio daccapo
un nuovo giorno,
passo dopo passo,
ricomincio dal mio primo passo!
Ho imparato a guardarmi intorno
ad ascoltare il suono della pioggia
che seppur spesso è distruttiva
eppur spesso in essa vive la rinascita.
ho imparato a non piangere sul mio essere,
perché nella vita c'è chi
non ha mai visto il sole.
ho imparato a "guardare" intorno ed
ho imparato a "sentire" il dolore
nella risata mentre dietro v'è una lacrima
di dolore ma anche di speranza.
ma quello che di più ho imparato
che le mie lacrime non sono nulla
nulla al confronto di chi lotta
sorridendo contro la morte
a quelle persone va il mio pensiero
e dico grazie.
grazie di esistere
grazie della forza che dimostrate
e chiedo scusa, scusa
perché le vostre lacrime sono più
e le mie?
Nulla al cospetto delle vostre lacrime.