Scritto da: Maria Schillaci
La paura è sorella della vigliaccheria e cugina dell'umiltà.
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La paura è sorella della vigliaccheria e cugina dell'umiltà.
Par i'och an fa mai l'alba.
Per le oche non comincia mai la giornata.
Il superbo è la vergogna del creato.
Quand al don i v'l'han zurae. Stae pur zért ch'an la scapae.
Quando le donne ve lo giurano, state pur certi che la si scampa.
Ru cielle ze vede a ru nide.
L'uccello si vede dal nido.
Che 'se dic'? Ca la saard' s'ha mangiat' l'aalisc'.
Che si dice? Che la sarda si è mangiata l'alice.
Chi vuole assai, non domandi poco.
U corbu dici chi u più beddu piulaconu hè u soia.
Il corvo dice che i più bei figli sono i suoi.
El gal l'è l'oroloi del contadin.
Il gallo è la sveglia del contadino.
Spacc e min 'o sole; o sole no bbo ascì e 'e cocozz se perden
Dividi e metti al sole; il sole non vuole uscire e le zucche si perdono