Scritto da: Silvana Stremiz
'Mara cù non si raspa ch'i sò mani.
Povera chi non si gratta con le sue mani.
Commenta
'Mara cù non si raspa ch'i sò mani.
Povera chi non si gratta con le sue mani.
Andar in còlara l'è da om, stàragh l'è da bestia.
Andare in collera è da uomo, starci è da bestia.
Su da vedar e aria da fessura portan l'omm alla sepultura.
Il sole dal vetro e gli spifferi portano l'uomo ad ammalarsi.
Once bitten, twice shy.
Punto una volta, timido la seconda.
Dove vi sono alberi non vi sono costruttori.
'A quattara ca va all'acqua, o si rumpi o si ciacca.
La brocca che va a prendere l'acqua, o si rompe o si spacca.
A cavaddu stimatu ci lucia u pilu.
Ad un cavallo stimato gli luccica il pelo.
A San Lorenzo l'innocente, piove dal cielo carbone ardente.
Qualche volta chi fa peggio fa meglio.
Aranci, Aranci... cu l'havi si li chianti.
Arance, Arance, chi ce le ha se le piange