Il bacio della rosa
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...delicate, tuttora sono ossessionato dalla voglia di baciare le Vostre piene e rosse labbra perché di Voi non ne ho mai a sufficienza!"
"Joel, lasciate che esaudisca il Vostro anelito." Accondiscesi io.
Con occhi frementi di passione mi guardò, e si impossessò della mia bocca.
Ma mancavano ormai pochi istanti all'alba, e l'incanto stava per rompersi.
"Angélique, mio immacolato giglio tra gigli, permettetemi di andare, e di sfuggire alle grinfie del vicino Sole! Prometto che questa notte verrò da Voi."
"Andate, caro, se dovete andare. Il tempo apparirà eterno, fino a quando non riceverò la Vostra visita. L'attesa brucerà nel mio cuore come un rogo in una foresta, come un lampo durante una giornata burrascosa..."
e come apparì, scomparve.
Il ballo era volto ormai a termine, e io rimasi lì, nella penombra del balcone, con lo sguardo rivolto verso la grande sala illuminata, fasciata nel dono di velluto rosso di Joel.
Angélique "
- xix Marzo, Anno del Signore 1632
è notte, notte fonda.
Tutto è buio, tutto è oscuro.
Ho una nuova forma, una nuova vita. O Morte. Ancora devo capirlo.
Ebbene, mio caro Diario, ti sto scrivendo dopo quattro giorni di assenza sotto un nuovo aspetto, molto più complesso di ... [segue »]
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