Sortilegio
Scegli la pagina:
...un breve saluto:
"Ciao Nadya".
"Ciao Peter".
Straordinario! Ricordava ancora il mio nome. Il mio nome su quelle labbra che sorridevano aveva un suono strano.
La seguii con lo sguardo mentre camminava nelle ombre celesti del viale. Era una buona occasione. L'amica di Loretta. Quante cose avrei saputo di lei!
Intanto Nadya non era più nel viale. Mi incamminai nella sua direzione fra le ombre, il profumo, il silenzio. Tutto questo mi stordiva e il viale era come una culla per me, il caldo come una ninna nanna.
Proseguii fino davanti al piccolo bar seminascosto dal pergolato e come supponevo Nadya era seduta là, insieme alla sorella e ad alcuni uomini che parlavano forte.
Nadya aveva distolto gli occhi dal gruppo e mi guardava. La guardai anch'io; era bellissima ma non potevo parlarle ora, perciò proseguii fino al grande cespuglio di gelsomini ancora in bocciolo.
Ero stanco. Aspettai un poco poi tornai indietro ed entrai nel bar. Un'oscurità sgradevole mi accolse. Mi appoggiai al banco e attraverso i vetri vedevo Nadya sempre seduta al suo posto.
Dopo un po' di tempo gli uomini andarono via ma altre due amiche erano arrivate. Attesi un istante poi uscii con disinvoltura dalla porta principale, presi ... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti