La ragazza del paese stregato
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...perdonarmi se le ho procurato qualche guaio. Nessuna risposta. Poi sono passato ad altri argomenti, più frivoli, e lei ha ripreso a parlare con il tono che le è usuale. Ma all'improvviso, come se avesse fiutato il pericolo passando davanti a una certa casa, mi ha gridato:
" Che cosa vuoi da me, vai via, vai via ".
Gli occhi. I suoi splendidi occhi non esprimevano collera, ma angoscia, paura. Mentre mi allontanavo, la sorella rimasta più indietro mi sorrideva come per rassicurarmi che quelle parole non erano destinate a me, ma a coloro che ascoltano; che non dovevo prestarci fede perché era tutta una commedia...
Una commedia. Anche oggi vicino alla legnaia, in presenza di un'amica Mirta ha assunto un tono formale e annoiato che contrasta con la luce passionale degli occhi, con i tratti del viso.
C'è un divario tra il significato delle parole e la sua maniera di pronunziarle, fra i suoi discorsi che dividono e il suo comportamento che attira e incoraggia.
Fin quando durerà? Nel pomeriggio per evitare di attraversare la piazza ho preso la via dei campi.
Il paese, visto da fuori appare chiuso, serrato. Una striscia di sagome basse e contorte strette sotto le ... [segue »]
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