La ragazza del paese stregato
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...veste di scuro e ha i capelli ondulati e impomatati tirati all'indietro. La sua voce è piena di disprezzo e di odio.
Nel tentativo di prender tempo per comprendere la situazione nuova mi sforzo di sorridere.
" Le rifaccio le mie scuse, io non l'avevo visto... "
" No! No! Non - rida quando parla con me ".
Ha i movimenti lenti e un lieve difetto di pronuncia come una specie di balbuzie che lo obbliga a delle pause fra una parola e l'altra. I pochi oziosi seduti davanti alla caffetteria fingono di non vedere.
" Come vede non è successo niente, e inoltre non ho tempo da perdere "gli ripeto.
Adesso l'uomo incomincia a inveire con il braccio alzato e la voce roca. Quando prevedo che sta per aggredirmi mi scosto di lato e mi sento afferrare per un lembo della camicia.
Con uno scatto mi lancio dentro ai giardini e proseguo di corsa verso la riva sinistra del fiume. Raggiungo l'intrico dei vicoli nel cuore di Vielle e lì rallento l'andatura.
Provo un senso di perplessità quando mi accorgo di non essere inseguito.
Penso a quanto è successo e tutto mi sembra così assurdo. Guardo lo strappo sulla camicia ... [segue »]
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