Le lacrime del lupo
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...delle passate generazioni: iniziavano a camminare e parlare prima, da soli costruivano giocattoli sempre più sofisticati e facevano agli adulti strane domande alle quali nessuno sapeva dar loro una risposta soddisfacente. Spesso dovevano inventarla anche se dall'espressione incredula dei loro bimbi capivano di essere stati poco credibili. Non si accorgevano che i loro figlioli divenivano sempre più intelligenti, allo stesso modo di chi, prendendosi cura di una piantina, non riesce a notare che essa piano piano cresce sempre di più fino a che diviene un albero maestoso ed elegante.
I giorni passavano lentamente come delle gocce d'acqua che possono, l'una dietro l'altra, riempire enormi recipienti: il trucco sta nell'avere la pazienza di saper aspettare, ma soprattutto di non lacerare il tempo mentre questo avviene: se facciamo scorrere in quel secchio un bel getto d'acqua certamente finiremo prima, ma poi ci accorgeremo di non aver avuto la possibilità di fare le cose che ci eravamo proposte e avevamo sognate. Allora metteremo tutte le nostre forze per svuotare quel secchio famigerato. Ma ahimè, con nostra sorpresa lo troveremo trasformato in solidissima roccia che neanche cento fortissimi eroi riuscirebbero a spostare. Quel secchio enorme, bambini, è il passato e le gocce innumerevoli che ... [segue »]
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