Le lacrime del lupo
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...lupa il cui nome era Zena, che non appena si fosse sbarazzato dello scocciatore l'avrebbe raggiunta per cenare insieme.
Fortunatamente la natura aveva concesso a Spike il dono della velocità, tanto dovette correre quando raccontò al lupo degli avvenimenti accaduti nella mattina e la sera precedente. La prese male Hunt: lui amava la solitudine, le belle lupe, e il non avere responsabilità: "Figuriamoci che mi metta alla guida del popolo degli animali e, comunque cosa vuoi che sia un inverno particolarmente rigido? Tutti saranno in grado senza me di superarlo fino al sopraggiungere della prossima primavera. " Pensò tra se Hunt quella notte. Qualcosa però lo rendeva inquieto, quasi infastidito. Si conosceva e capiva benissimo quando mentiva con se stesso. Allora pensò a Spike: rivedendo la comicità della scena si addormentò dimentico che poche ore prima aveva invitato qualcuno a cena. Non dormì bene quella notte. La mattina seguente dopo essersi scusato con Zena lasciandole un biglietto sull'uscio, si avviò verso il villaggio a passo sicuro e con le parole ben impresse nella mente che avrebbe detto ai membri del gran consiglio. Ogni tanto borbottava qualcosa forse senza un ben preciso senso.
"Va bene: sarò alla guida del popolo degli ... [segue »]
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