Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi
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...vedere i miei sogni realizzarsi spontaneamente, come una magia, senza falsità ed inganni.
Dicevo, quindi, di non ricordare il giorno esatto, ma posso dirvi con assoluta certezza, che da pochi giorni era entrato l'anno 1984 e ci trovavamo ovviamente nel mese di gennaio. Ricordo anche che era una fredda e malinconica mattinata autunnale. E tornando a guidare la famosa e già citata macchina del tempo, posso ancora vedermi così com'ero realmente, mentre camminavo per strada per recarmi, come tutte le mattine, a scuola.
Potevano essere circa le 8, considerando che alle 8, 30 sarebbe suonata la campanella per entrare in classe. Non ero vestito troppo male vista la maniera con la quale uscivo in quel periodo, anche perché, a scuola, dovevo necessariamente presentarmi con un look adeguato, forse troppo, tale da creare così l'eccesso contrario, cioè quello di essere perfettamente intonati col vestiario, al luogo nel quale si opera. Nonostante ciò, avevo sempre nel mio sguardo, quel solito alone di mistero, quel non so che di velata ed indefinibile malinconia. Avevo piuttosto da portare, oltre al mio sempre presente fardello di tristezza, un peso materiale altrettanto consistente, quello dei miei libri che dovevo necessariamente caricarmi sulle spalle e che servivano ... [segue »]
dal libro "Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi" di
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