Come i maiali
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...avvertito lo scambio che era avvenuto tra i due. "Dai Cory, a casa che devi fare i compiti", il tono di Foster non era duro, ma Cory ubbidì subito come un cane pavloviano alle scosse di corrente. Poi si rivolse ad Matt, con un tono diverso da quello del buon vicino: "Arrivederci signor Matt, mi stia bene".
Il suo sguardo incenerì Matt. 'Questo cibo è mio! ' sembrava dire. "Non ti avvicinare". Ad Matt venivano in mente gli sguardi di quegli animali che si vedevano nei documentari, quegli animali che lottavano per il cibo e che erano pronti ad uccidere pur di difendere la gazzella ammazzata dopo una lunga corsa faticosa per le pianure africane.
Matt tornò a casa e si chiuse la porta alle spalle. Ormai sapeva che domani Cory sarebbe morto. Mr Denti Bianchi avrebbe affondato le sue zanne onnivore nella carne morbida e grassa del figlio. Lo avrebbe cucinato, forse in padella, con del vino rosso.
Quella notte non riuscì a dormire, pensava a quel ragazzo biondo che ormai era un pezzo informe di carne. Cory divenne un maiale che rotolava nel fango della sua cucina e Matt tentava di fermarlo ma non riusciva ad afferrarlo.
Verso ... [segue »]
Composto venerdì 19 novembre 2010
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