Come i maiali
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...fermò anche Matt. Dalla macchina scese per primo il signor Foster, impeccabile come al solito. Vide il vecchio vicino di casa e gli lanciò un saluto con un cenno del capo. "Hey signor Matt, come andiamo?"
"Signor Foster, che piacere". Non ci credeva neanche un po', ma doveva fingere per il bene di Cory. "Tutto bene, grazie. Lei come sta? Si è ambientato nel quartiere? E sua moglie?"
In quell'istante si aprì la portiera posteriore della macchina. Si udirono dei grugniti, dei respiri affannosi. Un piede si abbattè per terra e una mano rotonda, senza più dita, si appoggiò alla portiera. L'essere che si stava issando fuori dalla macchina stava facendo uno sforzo micidiale.
"Che cosa ti hanno fatto..." pensò con profonda pena Matt. Non poteva non guardare e anche il signor Forster si godette lo spettacolo. Quando Cory finì tutte le sue manovre, si sentì uno scricchiolio e la macchina si alzò di dieci centimetri.
"Ciao Cory", fece Matt, "Come va, ragazzo?"
Cory alzò lo sguardo (inarcò la schiena) e i loro occhi si incontrarono per un attimo. E Matt in quel momento capì che quanto aveva immaginato era vero. I suoi genitori volevano mangiarlo. I suoi occhi chiedevano.
Foster aveva ... [segue »]
Composto venerdì 19 novembre 2010
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