Come i maiali
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...affondare i suoi denti nel suo corpo.
Gli sembra follia la loro (non la sua, lui aveva capito tutto). Aveva paura ma anche tanta rabbia. Aveva anche pensato di affrontare di petto la situazione, ma poi si era guardato allo specchio e aveva desistito. Come mai poteva sperare di uscire vivo da una colluttazione con mister Denti Bianchi? Ormai era sicuro: il signore e la signora Foster stavano mettendo loro figlio all'ingrasso per poi mangiarselo.
Con questa consapevolezza aveva aumentato le sue gite in veranda. Guardava Cory uscire di casa per andare a scuola e tornare verso le 17, sempre con sua padre, sempre con il suo cuoco a fargli da autista. Tentava di incontrare il suo sguardo per fargli capire che lui era lì, che aveva capito e che lo avrebbe aiutato se lui glielo avesse concesso.
Si dice che i maiali non possano portare il loro sguardo al di sopra della linea dell'orizzonte, Cory ormai viveva a testa bassa. Non alzava mai il capo, come una vergogna indicibile da nascondere o come la rassegnazione di chi conosce già il suo futuro.
Alle 19 circa tornava la moglie perfetta con sacchetti contenenti cibo indiano, messicano, cinese, italiano, molto spesso ... [segue »]
Composto venerdì 19 novembre 2010
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