Il rifiuto ideologico
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...tutti battezzato "Santicchio" per via della sua balbuzie che non sapeva controllare, lo guardava perplesso: felice certo, ma estremamente imbarazzato. Faceva sempre così quando aveva la possibilità di bearsi della propria felicità a scapito di quella altrui: se solo si azzardava ad esprimere un qualche concetto positivo nei suoi confronti prendeva a balbettare senza sosta, ed alla fine vi rinunciava mestamente, consentendo al suo passato di dominarne il presente ed inevitabilmente il futuro.
"Stai calmo Marco, non ababbiamo ancora vinto la partita. Rilassati e vedi di non portare sfiga, che questi son dei maledetti, po-po-potrebbero pareggiare nell'arco di un minuto..."
"Ecco, il solito portasfiga del cazzo abbiamo qui! Possibile che ogni volta che siamo in vantaggio devi sempre sminuire tutto quello che facciamo? E che cazzo Lory, ma vaffanculo una buona volta!"
Giacomo non seppe trattenersi. Conosciuto da tutti come "Gutturnio" per via della sua vanità, del suo stupido vizio di dare estrema importanza all'aspetto fisico piuttosto che alla bellezza interiore, non era certo l'uomo più colloquiale e diplomatico presente in quel bar. Bello e spietato, Giacomo odiava quell'abituale atteggiamento verso la vita che Lory, a suo modo di vedere, continuava erroneamente ad applicare. Non sopportava quel balbettio continuo, segno di ... [segue »]
Composto domenica 17 gennaio 2010
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